Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, farmacista
L’onicomicosi sembra essere un disturbo molto diffuso ed è causa di problemi estetici e dolori fastidiosi. Perché le unghie si spezzano? Esistono rimedi naturali contro questo problema? Per rispondere a tutti questi quesiti, abbiamo rivolto alcune domande a Elisabetta Ciccolella, farmacista e dottoressa in Chimica e Tecnologie farmaceutiche.
Cosa è l’onicomicosi?
Le unghie si indeboliscono e si spezzano a causa dell’onicomicosi, più nota come micosi dell’unghia, ovvero un’infezione dell’unghia provocata da funghi dermatofiti, microscopici organismi capaci di proliferare soprattutto nelle unghie e, più in generale, negli tessuti ricchi in cheratina. Si tratta di un disturbo estremamente diffuso che insorge più spesso sulle unghie dei piedi ma può colpire anche le unghie delle mani.
In particolare, l’onicomicosi rappresenta una patologia che determina non solo problematiche estetiche ma anche fastidio o dolore. Le unghie colpite dall’infezione micotica appaiono opache, dalla superficie irregolare, macchiate o ingiallite, verdi o marroni, si inspessiscono, si sfaldano, si spezzano e, nei casi più gravi, l’unghia si deforma, si solleva e cade.
Generalmente, l’onicomicosi compare dapprima sui lati e sulla punta dell’unghia per poi diffondersi eventualmente verso la radice, lungo la superficie dell’unghia, determinandone il sollevamento o la caduta.
Quali sono le cause delle unghie che si spezzano?
Come già detto, la causa delle unghie che si indeboliscono e si spezzano è data da una infezione causata da un tipo di microrganismo detto micete o fungo. Tuttavia, l’insorgenza della micosi ungueale può risultare favorita da vari fattori come ripetuti traumi alle unghie, presenza di unghie fragili, rallentata crescita delle unghie (tipica della vecchiaia), patologie vascolari periferiche, diabete, familiarità, iperidrosi del piede e abbassamento delle difese immunitarie.
Inoltre, l’infezione micotica prolifera in ambienti caldo-umidi: perciò, frequentare luoghi, quali palestre e piscine, aumenta le possibilità di contagio, così come indossare scarpe strette e poco traspiranti per lungo tempo.
Esistono rimedi naturali per l’onicomicosi?
In molti casi, le micosi alle unghie si possono prevenire o trattare con rimedi naturali. Tra i principali rimedi che la fitoterapia ci fornisce per il trattamento delle unghie fragile viene annoverato il tea tree oil, o olio essenziale di malaleuca, ottenuto a partire dalla Melaleuca alternifolia: si tratta di una potente antimicotico e antibatterico naturale che si può usare sia per trattare la micosi (applicando 3 gocce pure sull’unghia colpita dal disturbo più volte al dì) o per prevenirla (aggiungendo qualche goccia al bagnoschiuma), soprattutto se si frequentano palestre e piscine.
Anche l’olio essenziale di lavanda risulta utilissimo nel trattamento della onicomicosi: si consiglia di applicare qualche goccia di olio di lavanda sull’unghia da curare. In alternativa, è possibile fare un pediluvio sciogliendo in acqua un cucchiaio di bicarbonato a cui saranno già state aggiunte 5 gocce di olio essenziale di lavanda.
Inoltre, è possibile praticare frequenti pediluvi in acqua calda con l’aggiunta solo di un cucchiaio di bicarbonato per prevenire l’onicomicosi in quei soggetti che ne soffrono ripetutamente.
Altro rimedio naturale contro le unghie che si spezzano è l’aceto: è possibile praticare un pediluvio che aiuta a contrastare l’onicomicosi mescolando due parti d’acqua con una di aceto di vino o di mele e tenere poi i piedi a mollo per almeno 15 minuti.
Per disinfettare in modo naturale le unghie colpite da micosi è possibile fare un pediluvio in acqua calda in cui sarà stato disciolto del sale; anche il succo di limone fresco può essere usato direttamente sulla micosi e lasciato agire sulle unghie per alcuni minuti più volte al giorno.
Quali sono le terapie più comuni?
Laddove i rimedi naturali non risultino sufficienti per curare la micosi dell’unghia, risulta indispensabile ricorrere all’utilizzo di un dispositivo medico o di un farmaco vero e proprio.
Più in generale, esistono dispositivi medici per il trattamento dell’onicomicosi che sono in grado di penetrare nell’unghia e modificarne il microambiente mediante un processo di “acidificazione”, abbassando cioè il valore del pH all’interno e al di sotto dell’unghia e creando così un ambiente ostile alla proliferazione dei funghi.
Se neanche l’utilizzo del dispositivo medico risulta efficace nel contrastare la micosi ungueale, diviene necessario trattare l’onicomicosi un farmaco antimicotico specifico, attivo sul microrganismo che causa l’infezione, finché l’unghia malata non sarà cresciuta e sostituita completamente da un’unghia sana.
I principali principi attivi contenuti nei farmaci per il trattamento dell’onicomicosi, formulati generalmente in soluzioni cutanee per uso ungueale applicate mediante un pennellino (come uno smalto) con posologia variabile, sono antimicotici quali tioconazolo, amorolfina e ciclopirox. Molto variabile è la posologia, che varia da 1-2 volte al giorno per ciclopirox e tioconazolo, a 1 volte alla settimana per l’amorolfina.
Spesso, è necessario praticare la terapia per almeno sei mesi prima di ottenere benefici visibili: per questo, le cure per l’onicomicosi richiedono particolare aderenza alla terapia e costanza nell’applicazione dell’antimicotico.