Oki® e alcol: i possibili effetti collaterali

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 25 Settembre, 2024

Un uomo beve da un bicchiere

L'Oki® (ketoprofene) è un farmaco molto comune cui si ricorre per alleviare il dolore o per ridurre un'infiammazione. La combinazione "Oki® - Alcol" può essere deleteria e causare effetti collaterali, soprattutto a carico di stomaco e fegato.

Oki®: cos’è, a cosa serve e ed effetti collaterali

Oki® è uno dei nomi commerciali con cui si trova in vendita il ketoprofene, principio attivo del farmaco che appartiene alla classe degli antinfiammatori non steroidei (FANS), utilizzato per ridurre lo stato infiammatorio, il dolore acuto e cronico e la febbre associati a diverse condizioni, tra cui emicrania, artrite, tendiniti, dolori mestruali e mal di testa.

L'Oki® agisce inibendo gli enzimi cicloossigenasi (COX-1 e COX-2) responsabili della produzione di prostaglandine, sostanze che mediano l'infiammazione e il dolore.

Come anche altri farmaci, l'uso frequente di Oki® può portare all'insorgenza di disturbi gastrointestinali come bruciore di stomaco, nausea o dolore addominale, ulcere a livello gastrico e del duodeno, oppure a emorragie e perforazioni.

Per evitare i sintomi più lievi, è preferibile assumere il farmaco dopo i pasti. Inoltre, si consiglia di non assumere Oki® prima di guidare o svolgere attività che richiedono attenzione perché potrebbe causare sonnolenza o vertigini.

Altri effetti indesiderati meno noti si manifestano attraverso reazioni cutanee, allergiche, problemi renali, difficoltà respiratorie, in presenza di ipersensibilità al principio attivo.

Non solo: l'Oki® può avere effetti collaterali se non si presta attenzione ad alcune interazioni con altre sostanze, in particolare con l'alcol.

Alcol: cosa succede quando il consumo diventa eccessivo

Se assunto in quantità moderate, l'alcol non è dannoso. Quando, invece, se fa un uso che diventa abuso, l'eccesso può causare diversi problemi di salute e mettere anche a repentaglio la sicurezza della persona.

A farne le spese sono organi vitali come il fegato, il sistema cardiovascolare e il sistema nervoso centrale. Il fegato è l'organo maggiormente coinvolto nel processo di metabolizzazione ed eliminazione delle sostanze, un consumo prolungato e in grandi quantità di alcol può sovraccaricarlo o danneggiarlo, portando a condizioni come la steatosi epatica (fenomeno conosciuto anche come fegato grasso), epatite alcolica o cirrosi epatica

Alcol e Oki®: gli effetti dell'interazione

L'assunzione contemporanea di Oki® e alcol può avere effetti dannosi sulla salute, amplificando i rischi associati a ciascuna sostanza.

Effetti a livello epatico

In caso di contemporanea assunzione di alcol e Oki®, il fegato si trova a dover metabolizzare entrambe le sostanze, aumentando il rischio di complicazioni dovute a un sovraccarico funzionale, soprattutto in chi è solito consumare sostanze alcoliche con una certa frequenza. 

Effetti sul tratto gastrointestinale e sanguinamento

L'effetto sinergico delle due sostanze non si limita solamente agli organi deputati al suo metabolismo. Entrambe possono irritare la mucosa del tratto gastrointestinale, causando un dolore allo stomaco simile a bruciore e, nei casi più gravi, ulcere e sanguinamento. 

Diversi studi hanno focalizzato l’attenzione su questo argomento evidenziando l’insorgenza di questi effetti collaterali. Ecco perché, per ridurre l’irritazione a livello della mucosa gastrica, è consigliabile assumere Oki® a stomaco pieno, ma più in generale tutti i farmaci antinfiammatori di questa categoria.


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Il fenomeno del sanguinamento può verificarsi anche a livello di altre parti del corpo, soprattutto se alla base ci sono problemi di coagulazione o se si è in terapia con farmaci anticoagulanti.

Non sono pochi gli studi scientifici che danno evidenza dei rischi di assumere sostanze alcoliche durante una terapia con antinfiammatori appartenenti alla classe dei FANS, tra cui il ketoprofene: una maggiore incidenza di ulcere gastriche e di fenomeni di sanguinamento a livello del tratto gastrointestinale. 

Uno studio pubblicato sul Journal of Rheumatology ha evidenziato che il rischio relativo di sanguinamento gastrointestinale nei pazienti che assumevano FANS e alcol era 2,7 volte superiore rispetto a coloro che non assumevano né FANS né alcol.

Un altro aspetto da considerare è che l'effetto analgesico dell'Oki® potrebbe mascherare i segni di intossicazione da alcol, portando a un consumo eccessivo inconsapevole e rendendo più tardiva la diagnosi. 

Effetti sul sistema cardiovascolare

In alcune circostanze, l'interazione tra alcol e Oki® può rappresentare un rischio per la salute del sistema cardiovascolare. I FANS possono aumentare il rischio di eventi cardiovascolari, mentre l’alcol, se non viene consumato con moderazione può influenzare in modo negativo parametri quali la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco.

Effetti sul sistema nervoso centrale

Altri effetti collaterali derivanti dalla combinazione di queste sostanze riguardano il sistema nervoso centrale. Se assunte insieme, infatti, possono aumentare vertigini, sonnolenza e ridurre la concentrazione, i riflessi e le capacità motorie.

Questo aspetto va preso in considerazione per prevenire i rischi di possibili incidenti, soprattutto quando è necessario guidare o utilizzare macchinari per lavoro o per altre necessità.

Prevenire gli effetti collaterali

Prima di assumere un farmaco, compreso l'Oki®, è sempre opportuno consultare il proprio medico soprattutto nei casi in cui si stanno già assumendo altri farmaci o se si ha una predisposizione a problematiche del tratto gastrointestinale, epatiche o cardiache. Il medico potrà dare indicazioni in base alla propria storia clinica e alle proprie condizioni di salute. 

Evitare il consumo di alcol e Oki® insieme

Durante il trattamento con Oki®, è consigliabile evitare il consumo di alcol o limitarlo al minimo. Se non è possibile, astenersi completamente.

Non superare le dosi di Oki® raccomandate e non prolungarne l'uso

È importante evitare il sovradosaggio, non superare le dosi consigliate che, in genere, vengono stabilite considerando fattori come l'età e il peso della persona.

Una donna beve da un bicchiere

Dosaggio per adulti:

  • 1 bustina da 80mg;
  • Da assumere ogni 4-6 ore;
  • Con un massimo di 3 bustine al giorno.

È anche buon senso non prolungare il trattamento oltre il necessario senza aver prima consultato il medico, che dovrà prescrivere la terapia e supervisionarla; l’Oki®, infatti, è farmaco con obbligo di ricetta medica.

Osservare i possibili sintomi degli effetti indesiderati

Imparare ad ascoltare il corpo diventa fondamentale per cui si deve prestare attenzione all'insorgenza di eventuali effetti indesiderati che, in questo caso, potrebbero riguardare particolarmente i dolori addominali e fastidi quali nausea, vomito o alterazione del colore delle feci che potrebbero presentarsi più scure o sanguinolente. Nel caso si notassero questi, o altri segnali, è bene sospendere subito il farmaco e contattare il medico.

Se si hanno fattori di rischio o preoccupazioni riguardo all'uso di Oki®, è possibile informarsi per adottare alternative terapeutiche, come altri farmaci antinfiammatori o approcci non farmacologici per alleviare il dolore (es. fisioterapia, terapie fisiche).

Fonti

Effetti collaterali dei FANS

PMC - Effects of Non-steroidal Anti-inflammatory Drugs (NSAIDs) and Gastroprotective NSAIDs on the Gastrointestinal Tract: A Narrative Review

Non-steroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDs) and organ damage

ScienceDirect - Non-steroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDs) and organ damage

Journal of Pharmaceutical Policy and Practice

Journal of Pharmaceutical Policy and Practice

Medscape - Nonsteroidal Anti-inflammatory Drug (NSAID) Toxicity

Medscape

Journal of Drug Delivery and Therapeutics - Non-steroidal anti-inflammatory drugs: an overview

Journal of Drug Delivery and Therapeutics

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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