Un team di specialisti della Prometheon Pharma, ospitati presso l'Università della Florida, sede di uno dei più noti incubatori di biotecnologia, classificato come il "Miglior incubatore di biotecnologie del mondo" nel 2013 dalla National Business Incubation Association, sta brevettando una soluzione innovativa e rivoluzionaria che potrebbe cambiare la vita dei pazienti colpiti da diabete.
Il progetto è quello di realizzare e commercializzare un cerotto in grado di sostituire le dolorose e scomode iniezioni di insulina, permettendo ai pazienti di migliorare la qualità delle loro vite.
Ma come è nata l'idea?
Il dr. Hsu ha inventato e brevettato il cerotto per diabetici nella primavera del 2011. Convinto del valore del progetto e del suo enorme potenziale sociale, è stato da subito convinto a non voler lasciare che l'idea finisse con una semplice pubblicazione su una rivista scientifica, senza concretizzarsi. Ad agosto 2012, gli sforzi della Prometheon, come startup biotech, hanno cominciato a prendere forma, essendo stati accettati dalla Università della Florida per intraprendere lì le sperimentazioni necessarie. Assieme al Dr. Stephen Hsu, Devon Grimme e Heshan "Grasshopper" Illangkoon, dottore in esobiologia, sono a capo del progetto. Tre menti brillati che potrebbero radicalmente lanciare sul mercato farmaceutico una soluzione davvero innovativa.
Perché un semplice cerotto sarebbe così rivoluzionario?
Bisogna entrare nella quotidianità dei pazienti diabetici e imedesimarsi nelle loro vite per capire quali siano davvero i vantaggi di un cerotto di insulina. Eccone alcuni, per darvi un'idea:
- minore sofferenza nel somministrare l'insulina;
- migliore qualità di vita del paziente e di convenienza con gli altri;
- riduzione dei costi sanitari di tutto il mondo;
- possibilità di partire con l'insulina, per l'espansione ad ormoni e altri vaccini.
Secondo il team il cerotto potrebbe aiutare 350 milioni di persone in tutto il mondo. Ci sono però due rischi principali che si hanno di fronte:
- Il primo è la sotto-capitalizzazione. Dal momento che il focus è profondamente concentrato sul valore sociale del progetto, non è semplice trovare i finanziamenti adeguati e necessari.
- L'altro rischio importante è il verdetto e l'approvazione della FDA. Questo potrebbe essere ridotto per il fatto che si sta sviluppando solo un nuovo modo di somministrare il farmaco. L'insulina, infatti, è in uso da quasi cento anni, è stata studiata in centinaia di studi clinici, e ha un record di sicurezza ed efficacia. Si dovrà solo dimostrare che questa nuova formulazione è sicura per l'uso umano. Questo darà il vantaggio di richiedere molto meno tempo e denaro per ottenere l'approvazione, rispetto al processo solito che si segue per un nuovo farmaco.
Quali sono i risultati preliminari?
A dire del team i risultati preliminari sembrano essere molto eccitanti. Il patch agisce abbassando i livelli di zuccheri nel sangue, e basta eliminare il cerotto per arrestare la consegna di insulina. Il patch offre dunque la stessa insulina che è stata tranquillamente sul mercato per quasi cento anni. Esso contiene ingredienti non tossici e non irritanti. Il cerotto, come un semplice bendaggio, può essere immerso in acqua e rimanere su, ma se diventa troppo umido o sporco, può essere semplicemente sostituito e la stessa dose continuerà ad essere somministrata.
Come si sta procedendo nella ricerca di finanziamenti?
Attraverso una campagna lanciata da Indiegogo, una delle piattaforme più grandi al mondo per la gestione del crowdfunding, ovvero l’accumulazione di capitali per attivare dei progetti, si stanno trovando i finanziamenti che serviranno per far partire gli studi sugli animali e trovare le prove scientifiche da mostrare alla FDA. Parte dei fondi sarà anche impiegata, oltre che per le spese legate al lavoro degli specialisti, per la Contract Research Organization (CRO) che convaliderà in modo indipendente la sicurezza dei cerotti di insulina.
La campagna #Nopricks mira, dunque, a far conoscere l'idea e a raggiungere il traguardo entro il 2018. Modificando la propria immagine di copertina su Facebook e Twitter con il logo della campagna si permetterà di diffondere il tutto e renderlo virale.
Insomma, un grande e ambizioso progetto che potrebbe davvero avere anche un impatto sociale notevole e influire sulla qualità della vita dei pazienti colpiti da diabete. Non resta altro, per chi lo vorrà, che condividere la campagna su Facebook, Twitter, e scoprire di più su www.nopricks.com, per conoscere il progetto e i passi da giganti che si potrebbero ancora compiere.