Alla vita umana non c’è limite: vivremo fino a 125 anni?

Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it

Ultimo aggiornamento – 04 Luglio, 2017

esiste un limite di età alla vita umana?

La nostra vita potrebbe raggiungere un limite di età inaspettato. Una nuova ricerca, pubblicata su Nature, sembra dirci proprio questo: non esiste un termine geneticamente programmato della vita, così come spesso biologi, matematici, medici e statistici hanno sostenuto.

E se questo dovesse esistere, è ben più alto della “soglia 115” paventata fino ad oggi. Vediamo perché.

Vivere oltre i 125 anni è possibile. Vediamo perché

La vita oltre i 125 anni di età è possibile, dichiarano i ricercatori della McGill University, Bryan G. Hughes e Siegfried Hekimi, confutando un precedente studio dello scorso anno a firma di Xio Dong e colleghi.

È da tempo, infatti, che si discute se la durata della vita umana sia soggetta o meno d un limite intrinseco. E sembra proprio di no.

Nonostante ciò, l’invecchiamento è dovuto al progressivo accumulo di vari tipi di danni, sottoprodotti inevitabili dei normali processi di deperimento molecolari e cellulari. Con l’inesorabile passare del tempo, questi danni, accumulandosi, aumentano il rischio di morte.

Nello studio condotto da Dong, però, si affermava in modo categorico che la curva dell’invecchiamento avrebbe ben presto raggiunto un plateau intorno ai 115 anni di età. E proprio quello sarebbe stato il limite della vita umana.

In particolare, la soglia dei 115 anni era stata accreditata grazie all’analisi del sangue di un’anziana signora danese donatasi alla scienza, Hendrikje van Andel-Schipper, morta lucidissima nel 2005, a 115 anni appunto. Qualsiasi eccezione, ovviamente, avrebbe confermato la regola.

Ricordate Emma Morano, l’italiana scomparsa lo scorso aprile alla veneranda età di 117 anni? Ecco, secondo Dong, il suo caso non sarebbe stato altro che una rara eccezione che non andava ad intaccare in nessun modo i risultati del suo studio.

Secondo Hughes e Hekimi, invece, l’esistenza di quel plateau è solo un artefatto statistico e, soprattutto, frutto di qualche errore di calcolo. Nulla di più.

Gli scenari possibili, a quanto affermato da questa nuova ricerca sono due. Uno in cui si raggiunge comunque un limite (ma ad un età decisamente superiore!) e uno in cui non esiste alcun limite “predefinito” alla durata della vita.

Senza generalizzare, si può tranquillamente affermare che la vita media e quella massima aumenteranno nel futuro prossimo, fino ad arrivare a 125 anni di età” – sostengono i ricercatori.

Il dibattito è ben lontano da una soluzione definitiva. I nuovi lavori, però, sembrano smentire l’esistenza di un timer che stabilisca quando debba finire la nostra vita. Insomma, l’invecchiamento sembra essere più imprevedibile di quanto si credesse.

Uno studio interessante o spaventoso? Qual è la vostra opinione?

Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it
Scritto da Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it

Con Pazienti.it ho l’occasione di “impugnare la penna” ogni giorno, costruire piani editoriali su misura dei lettori e rispondere attraverso i contenuti a tutte le curiosità di salute di chi ci segue. Il blog e i social rappresentano un canale di comunicazione immediato e ricco di stimoli, che cerco di cogliere pienamente.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Una persona si tiene il polso dolorante
Parestesia e ansia: quale collegamento? Ecco cosa sapere

Senti spesso formicolii e pensi che sia un problema circolatorio? Scopri come l'ansia può manifestarsi anche attraverso sintomi fisici come le parestesie.

Il primo piano di uno stetoscopio
Nuove cure gratuite: dalla celiachia all'endometriosi. Cosa cambia?

Dal prossimo 30 dicembre saranno disponibili nuovi Lea, ovvero cure gratuite e benefici a carico proprio del Servizio Sanitario Nazionale. Scopri quali sono.