L’ansia: un disturbo molto diffuso
“Che ansia!” è una delle espressioni più utilizzate dei nostri giorni.
Sarà la vita sempre più frenetica, sarà la paura di fallire, sarà il timore di non riuscire a svolgere tutto ciò che si programma, fatto sta che sempre più persone soffrono di disturbi legati all’essere troppo ansiosi.
Il Disturbo d’Ansia Generalizzato, ad esempio, è un disturbo cronico che causa una presenza perenne di ansia e preoccupazione.
La cosa migliore da fare, se si è molto ansiosi, è seguire una serie di consigli per far sì che l’ansia non interferisca troppo sulle nostre azioni quotidiane.
Consigli per controllare l’ansia
- non perdere ore di sonno: l’ideale sarebbe dormire dalle 7 alle 9 ore a notte. Jack B. Nitschke, professore associato di psichiatria e psicologia presso la Scuola di Medicina dell’Università del Wisconsin, ci spiega che la perdita di sonno attiva, all’interno del cervello, le stesse aree che si attivano quando si soffre d’ansia. Sarebbe utile annotare su un foglio tutte le preoccupazioni che abbiamo e tenere la mente lontana dai dispositivi elettronici a partire da 30 minuti prima di andare a dormire;
- terapia cognitivo-comportamentale: Peter Norton, direttore della Clinica di disturbi ansiosi dell’Università di Houston, consiglia di effettuare sessioni di un’ora a settimana per 3-4 mesi, perché aiutano a valutare il reale grado di pericolo e a controllare l’ansia;
- massaggi: abbassano i livelli di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress“. Secondo Tiffany Field, direttrice dell’Istituto di ricerca Touch della scuola di medicina dell’Università di Miami, la dose ideale sarebbe un messaggio settimanale di 20 minuti per circa un mese, in modo da alleviare l’ansia;
- meditazione: gli studi effettuati da Fadel Zeidan, ricercatore presso la Wake Forest School of Medicine, dimostrano che, nelle persone ansiose, vi è una disattivazione dell’area del cervello che governa i pensieri. Perciò, fermarsi a meditare su ciò che ci preoccupa, aiuta a ridurre il livello di ansia;
- esercizi di respirazione: riducono l’ansia, fino a dimezzarla, come rivela Jasper A. J. Smiths, professore di psicologia dell’Università del Texas ad Austin;
- yoga: Chris C. Streeter, professore associato presso la scuola di medicina dell’Università di Boston, ha effettuato uno studio sulle persone che fanno yoga ed è emerso che, questa attività, aiuta a diminuire l’ansia. Lo yoga, infatti, si basa sulla respirazione, che stimola il sistema nervoso parasimpatico, associato alla capacità di rilassarsi e, inoltre, diminuisce il livello di acido gamma-amminobutirrico, un amminoacido del cervello che riduce il sonno e il rilassamento;
- modifica dell’attenzione: gli studi di Risa Weisber, professoressa associata all’Alpert Medical School della Brown University, dimostrano che la modifica dell’attenzione, effettuabile tramite appositi programmi per pc, aiuta a ridurre l’ansia attraverso la visualizzazione di immagini che ci conducono a pensare su cosa ci spaventi e cosa no;
- erbe: alcune, come il kava, hanno proprietà ansiolitiche, sedative e rilassanti, molto utili nei disturbi legati all’ansia;
- farmaci: in caso di ansia cronica, il medico può prescrivere farmaci contenenti paroxetina e sertralina, che migliorano l’umore, influendo sulla serotonina e riducono l’ansia, o anche tranquillanti come l’alprazolam. E’ consigliabile, però, assumerli per brevi periodi perché causano dipendenza, e mai mischiarli con l’alcol.
Seguendo questi consigli, si può imparare a gestire l’ansia e convivere con essa, senza che causi troppi problemi alla vita quotidiana. Come ha detto Khalil Gibran: “ La nostra ansia non viene dal pensare al futuro, ma dal volerlo controllare.”