Per studiare gli effetti dell’attività fisica sul cervello uno studio ha recentemente preso in esame un gruppo di studenti universitari maschi sedentari per eseguire dei test sulla memoria.
I volontari che si sono sottoposti ad esercizio fisico sono risultati di molto superiori nel test della memoria rispetto ai volontari che erano stati a riposo.
Intanto, campioni di sangue prelevati durante l’esperimento, hanno offerto una spiegazione biologica a questo risultato: subito dopo un’attività che richieda sforzo, i livelli di una proteina del cervello nota come neurofattore BDNF (brain-derived neurotrophic factor) si alzano notevolmente.
Nei ragazzi che invece non hanno eseguito alcuna attività non si è verificato alcun cambiamento nei livelli di BDNF.
Anche se non è chiaro quali parti del cervello siano coinvolte in questo processo anche altri studi recenti hanno raggiunto conclusioni simili.
“Molti altri studi dimostrano che l’esercizio fisico aumenta i livelli di BDNF,” sostiene il Dr Ahmad Salehi, professore associato di psichiatria e scienze comportamentali alla Stanford University, autore dell’esperimento.
Osservando che altri fattori di crescita e altre sostanze chimiche del corpo subiscono l’influsso dell’esercizio fisico egli ritiene che però la BDNF sia la proteina maggiormente influenzata.
Questa proteina “sembra essere la chiave per mantenere non solo la memoria ma tutte le prestazioni cognitive a livelli altissimi”