Il medico di base è obbligato a visitare un paziente a domicilio nel caso in cui non possa uscire di casa? Capita spesso, infatti, che il proprio medico curante dica di essere troppo impegnato con le visite in ambulatorio o in altre attività lavorative, per andare a visitare un paziente a casa. Ma cosa prevede la legge?
Il dottore è tenuto a visitare il paziente in caso di necessità e non trasferibilità. Al contempo, viene lasciata ampia discrezionalità al medico stesso nel definire i casi in cui le condizioni di salute del paziente impongono l’impossibilità a muoversi e la necessità della visita. Se ha la febbre alta, ad esempio, il paziente è ritenuto non trasferibile? Ovviamente, dipende dall’età e dallo stato generale di salute del soggetto, ma in ogni caso sarà il medico a dare il proprio parere.
Cosa succede se il medico si rifiuta di visitare un paziente a domicilio?
Nel caso in cui il medico si rifiuti di visitare il paziente presso la sua abitazione, nonostante la non trasferibilità e l’urgenza della condizione di salute del malato, scatta il reato di “omissione di atti di ufficio” e può essere denunciato. Se, infatti, il medico valuta in modo non corretto la situazione, e non visita il paziente che effettivamente versa in condizioni gravi, ne risponde penalmente, anche nei casi in cui il paziente è ricoverato in una casa di cura.
Il reato scatta a prescindere dalle conseguenze sullo stato di salute del paziente, in quanto la denuncia può essere presentata anche solo per aver esposto il paziente ad un pericolo serio. Assumono quindi un’importanza fondamentale le informazioni che il medico riceve per telefono dal malato o dai suoi familiari.
Dunque, è fondamentale che tali informazioni siano il più accurate possibile, visto che sarà infatti da quella telefonata che il medico dovrà valutare la sussistenza della necessità e dell’urgenza della visita domiciliare e la non trasferibilità del paziente.
Entro quanto tempo il medico deve andare a casa del malato?
Se il paziente chiama il medico prima delle 10.00 di mattina, la visita dovrà essere effettuata in giornata; se la richiesta viene fatta dopo le 10.00, il medico dovrà visitare il paziente entro le ore 12.00 del giorno dopo. Il sabato, il medico è obbligato a effettuare in giornata le visite richieste entro le ore 10.00 di sabato stesso e di visitare coloro che lo avevano chiamato il giorno precedente.
Le stesse regole valgono per tutti i prefestivi. Ovviamente, in caso di particolare urgenza e indifferibilità della visita, il medico è chiamato a recarsi presso il domicilio del malato il più presto possibile. Tolti questi paletti, è affidata comunque al medico ampia discrezionalità sia per la modalità di ricezione delle richieste di visita a domicilio sia per l’organizzazione delle visite stesse, valutando la gravità dei singoli pazienti e rispettando gli orari delle visite in ambulatorio.
La visita a domicilio è gratuita?
Se il paziente non è trasferibile, le visite domiciliari sono gratuite. Se invece un paziente richiede una visita a casa nonostante sia in grado di uscire di casa, il medico può chiedere il pagamento delle prestazioni. Quando la visita a domicilio non è indispensabile, infatti, diventa una visita privata, eseguita dal medico come libero professionista. Nei casi in cui la visita medica venga eseguita da un dottore che non è il proprio medico di base, la visita dovrà essere pagata sia se effettuata a domicilio che in ambulatorio.