Il mal di testa rappresenta uno tra i disturbi più diffusi tra la popolazione, soprattutto tra bambini e adolescenti. Uno su cento ne soffre e spesso l’insorgenza del mal di testa è invalidante.
Anche se ci si sposta nell’universo degli adulti, i dati sono molto allarmanti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, il 46% della popolazione ha sofferto di almeno un episodio di cefalea e almeno il 10% di emicrania. Il problema principale, in questo caso, sta nella correlazione medico-paziente: tra tutti coloro che hanno sofferto di una qualche forma di mal di testa, ben il 50% non si è mai rivolto a un medico. Tutti hanno assunto farmaci più o meno utili per risolvere il problema, affidandosi al famoso (ma spesso inefficace!) “fai da te“.
Tra le tante cose da chiarire, è bene evidenziare che i mal di testa non sono tutti uguali l’uno all’altro. Per chi soffre di cefalee primarie, ad esempio, il dolore alla testa rappresenta esso stesso la malattia. Tra queste, si annovera l’emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo. Nelle cefalee secondarie, invece, il mal di testa è solo uno dei sintomi con cui si manifestano altre malattie, come ad esempio l’influenza o patologie magari molto più gravi.
Nonostante l’alta diffusione, affrontare in modo corretto questo disturbo non sembra essere così semplice. A disorientare ancora di più la già complicata situazione, spesso ci si approccia a emicrania e affini in maniera non corretta, con il rischio di cronicizzare il dolore o, ancor peggio, di medicalizzare il bambino.
Che fare? Arrivano in nostro aiuto i medici del Centro Cefalee del Bambino Gesù di Roma, con un decalogo sui falsi miti intorno al mal di testa.
10 miti da sfatare sul mal di testa
Ecco le convinzioni più comuni intorno al mal di testa, da sconfiggere e sfatare!
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Il mal di testa è un disturbo che interessa solo gli adulti.
Il mal di testa può presentarsi a qualsiasi età, non solo in età adulta. Anche nei primi mesi di vita, ad esempio, si possono manifestare dei sintomi – come le coliche infantili – riferibili all’emicrania. Ascoltiamo i nostri bimbi… anche noi adulti sappiamo quanto il mal di testa possa essere disabilitante. E nei bimbi ancor di più! -
Il mal di testa è solo di origine psicologica
Quando è espressione di una cefalea primaria, il mal di testa è legato a una predisposizione costituzionale. I fattori psicologici devono essere presi nella dovuta considerazione, soprattutto nei casi particolarmente gravi, perché possono peggiorare l’emicrania o una cefalea tensiva la cui causa, tuttavia, è di tipo organico. -
I difetti della vista danno il via al mal di testa
Il mal di testa non è sintomo diretto dei difetti della vista. In caso di mal di testa, la visita oculistica si esegue per valutare il fondo oculare, per diagnosticare o meno un ipertensione endocranica. -
La sinusite causa il mal di testa, e deve essere curato con l’aerosol
La sinusite non riguarda i bambini più piccoli di 8 anni: i loro seni nasali non sono ancora anatomicamente sviluppati. Eventuali diagnosi di sinusite associata a mal di testa (curato poi con aerosol!) sono da considerarsi errate nei più piccoli. Anche negli adulti, questa correlazione è spesso errata. -
Non è necessario rivolgersi ad uno specialista
Il mal di testa può essere un campanello di allarme per altre patologie ben più gravi e risulta necessario rivolgersi immediatamente allo specialista. Ovviamente, non è necessario allarmarsi per un singolo episodio… ma è necessario affrontare in modo corretto quelle cefalee che per assiduità e intensità interferiscono con la vita quotidiana. -
Chi soffre di mal di testa… deve resistere al dolore
Le cefalee si possono e si devono curare! Il dolore si può alleviare, per ridurre l’effetto disabilitante. Mal di testa non adeguatamente trattati, infatti, possono comportare la sensibilizzazione delle aree del cervello deputate all’elaborazione del dolore che cominceranno a interpretare come dolore anche i segnali di tipo non doloroso. E’ così che può aumentare la frequenza degli attacchi, cronicizzando il problema. -
L’automedicazione fa passare il mal di testa
Le terapie devono essere sempre seguite sotto stretto controllo medico. Sbagliare il dosaggio degli antidolorifici o assumerne più di 15 dosi mensili – la tendenza generale di chi adotta la cura “fai da te” è quella di abusare dei farmaci – può infatti portare alla cronicizzazione del mal di testa. E’ sbagliato anche dare ai bambini una quantità ridotta di farmaco rispetto a quella prescritta dal medico: il rischio è quello che, a una manifestazione successiva del mal di testa, si debbano somministrare più dosi del dovuto. -
Il mal di testa può essere curato con gli integratori
Sono spesso prescritti al posto di farmaci appropriati, ma ad oggi non esistono evidenze scientifiche sull’efficacia degli integratori a base di erbe per la cura del mal di testa (es. partenio, magnesio, coenzima Q10, ecc.). -
Un antidolorifico equivale ad un altro
Gli antidolorifici hanno effetti diversi a seconda del principio attivo di cui sono composti. L’uso del paracetamolo, ad esempio, non è uguale a quello dell’ibuprofene, che presenta maggiori evidenze di efficacia documentate in letteratura scientifica. -
Non si possono prevenire i mal di testa
La prevenzione esiste, sempre! Può essere di tipo farmacologico ma non solo. È possibile agire sugli stili di vita e condurre una vita regolare evitando, per esempio, l’esposizione a temperature estreme, i sovraccarichi di stress e le alterazioni del ritmo sonno-veglia. Inoltre, dormire un adeguato numero di ore previene l’aumento della frequenza degli attacchi di mal di testa.
Per fornire alle famiglie informazioni corrette e valutazioni gratuite, gli specialisti del Centro Cefalee dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (neurologi, psicologi, infermieri specializzati) hanno promosso un Open Day che si terrà sabato 20 maggio 2017. L’appuntamento è dalle 10 alle 16 presso la sede di San Paolo.