Lingua nera villosa: le cause e le cure del disturbo

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 05 Ottobre, 2017

lingua villosa: cosa fare

La lingua nera villosa è una condizione, non pericolosa, in cui la lingua appare nera, ma può anche avere sfumature giallognole e marroni. La lingua nera villosa presenta propaggini villose di lunghezza variabile. Solitamente, si risolve con appropriate terapie e una migliore igiene orale. Ci possono essere altri sintomi associati alla lingua nera, tra cui un aspetto peloso, un alito cattivo e un’alterazione del gusto.

Come si presenta la lingua nera villosa?

La lingua è composta principalmente da muscolatura. La superficie superiore della lingua presenta le papille gustative che ci permettono di percepire il senso del gusto. Sulla superficie della lingua nera villosa si presenta ipercheratosi delle papille filiformi. È proprio sulla superficie della lingua che si possono accumulare pigmenti che la rendono nera, appunto. La colorazione scura, infatti, è data dall’accumulo di pigmenti esogeni contenuti in sostanze, come caffè e tabacco, non eliminati con una corretta igiene orale, ma non solo.

Quali sono le cause della lingua nera villosa?

Tra le possibili cause della lingua nera villosa ricordiamo:

  • Batteri cromogeni
  • Consumo di tabacco
  • Consumo di caffè
  • Chemioterapia e radioterapia per il trattamento di varie forme di cancro alla testa e del collo
  • Utilizzo di terapie antibiotiche
  • Scarsa igiene orale
  • Xerostomia (secchezza cronica della mucosa orale)
  • Sindrome di Sjӧgren
  • Diabete
  • HIV e AIDS

Quale meccanismo sta alla base della lingua nera villosa?

Quando un fattore di natura esogena – come per esempio una terapia antibiotica che distrugge la flora batterica del cavo orale – intacca la mucosa della lingua, questa trasforma la sua struttura. Le papille filiformi diventano ipertrofiche ed allungate e tendono a intrappolare residui di cibo e di microrganismi che, quindi, proliferano in maniera patologica.

Questa condizione favorisce l’insorgenza di una infezione secondaria, dovuta al fungo Aspergillus niger, che ne determina la pigmentazione nerastra. Anche nei soggetti fumatori, molto spesso, si verifica questa condizione, in seguito a una riduzione delle normali cellule di difesa del cavo orale, la lingua diventa più suscettibile a un attacco esterno da agenti patogeni.

Quindi, qualsiasi condizione che determini una riduzione delle difese a livello del cavo orale, rende la lingua suscettibile ad alterazioni morfologiche e, dunque, a infezioni di vario genere.

Come viene fatta la diagnosi?

La diagnosi si basa innanzitutto sull’esame obiettivo. La presenza di una colorazione nera e con macchie della superficie della lingua è una caratteristica piuttosto semplice da individuare. Le macchie possono essere sia sparse sulla superficie della lingua, sia raggruppate in un unico punto. In alcuni casi, è possibile eseguire un tampone da fare analizzare in laboratorio, per verificare l’eventuale presenza di diversi microrganismi patogeni.

Qual è la terapia?

Il medico prescriverà una terapia idonea in base alla causa scatenante. Se alla base c’è un’infezione fungina, è consigliato l’impiego di antimicotici. Inoltre, ove possibile, sarebbe opportuno eliminare la causa che ne ha determinato l’insorgenza. Tra i consigli utili possiamo elencare:

  • eliminare fattori irritante come fumo, alcool, caffè, caramelle alla liquirizia;
  • spazzolare la lingua con uno spazzolino da denti o con un apposito pulisci lingua, per eliminare il materiale che si deposita tra i villi;
  • evitati collutori aggressivi a base di clorexidina;
  • lavare la lingua con bicarbonato e collutori a base di acqua ossigenata;
  • assunzione di integratori alimentari multivitaminici.

Stile di vita e rimedi casalinghi

Praticare una buona igiene orale e rimuovere le macchie dalla lingua, spazzolandola adeguatamente ogni volta che spazzolate i denti per rimuovere le cellule morte, i batteri e i residui di cibo. Come sopra detto, è consigliato l’utilizzo di uno spazzolino da denti morbido o un apposito raschiatore flessibile.

La lingua, così come i denti, va spazzolata almeno due volte al giorno e, idealmente, dopo ogni pasto, utilizzando dentifricio a base di fluoruro. È bene anche utilizzare il filo interdentale per rimuove le particelle di cibo e la placca tra i denti.

È importante andare regolarmente dal dentista per una pulizia professionale del cavo orale. Anche un’alimentazione sana e il mantenimento di una buona idratazione contribuiscono a mantenere il cavo orale in ottima salute.

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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