Marco B. ha cinquant’anni, è leggermente sovrappeso e fuma. Se vivesse negli anni 50 si potrebbe definire a tutti gli effetti un uomo sano. Ma ai nostri giorni Marco B. è sottoposto a controlli periodici per diagnosticare precocemente eventuali malattie, cerca di dimagrire e smettere di fumare perché conosce l’importanza della prevenzione e vive con la consapevolezza di possedere dei fattori di rischio per sviluppare alcune patologie in futuro.
La medicina è cambiata negli anni, si è espansa e , per il nostro bene, ha allargato il proprio campo di intervento cercando sempre di più di intercettare le malattie anche prima che si presentino. Ma fino a che punto? Fino a dove si può e si deve spingere questa tendenza a “medicalizzare” la nostra vita?
Fino a che punto si possono classificare i problemi della popolazione come malattie? Lo ha chiesto qualche anno fa il direttore del “ British Medical Journal”, quasi provocatoriamente, ai propri lettori, cercando di interrogarli su dove fosse il confine tra ciò che è malattia e ciò che non lo è…o meglio, quali fossero le non-malattie che vengono considerate dai medici, dalla società e dalle case farmaceutiche “problemi di natura medica”.
Ecco la classifica delle più citate e votate:
1. Vecchiaia
2. Lavoro
3. Noia
4. Borse sotto gli occhi
5. Ignoranza
6. Calvizie
7. Lentiggini
8. Orecchie a sventola
9. Capelli bianchi
10. Bruttezza
Nell’elenco compaiono anche la gravidanza e la nascita, l’infelicità, la solitudine , l’ansia per le dimensioni del pene, il jet lag, i disturbi della menopausa e la cellulite.
E’ evidente come alcune delle condizioni sopra citate già compaiano in trattati di medicina e vengano definite e curate come vere patologie. La medicina moderna, che è riuscita a ridurre malattie e sofferenze, può concedersi di spostare il limite del trattamento dal sopravvivere allo star bene o allo star sempre meglio. Il rischio è perdere però il confine tra curare e perfezionare, sia il fisico sia gli stati d’animo e i sentimenti.
Possiamo accettare che si confonda la salute con la felicità?