Muffa in casa? Ci sono pericolose conseguenze sulla salute

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Conseguenze della muffa sulla salute: come eliminarla

È il Ministero della Salute a confermarlo: l’esposizione alle muffe – dunque all’umidità – può avere spiacevoli conseguenze sulla salute. Purtroppo, però, in tanti hanno a che fare quotidianamente con questo problema, proprio tra le mura domestiche. Ma cosa potrebbero provocare? Quali sono le conseguenze sulla salute?

Cosa è la muffa e dove si trova

Le muffe sono dei piccoli (piccolissimi!) funghi che, durante il loro proliferare, producono particelle di forma sferica, chiamate spore, che si disperdono nell’aria con maggior frequenza in autunno ed estate.

Possono crescere ovunque, sia all’interno sia all’esterno delle abitazioni. All’interno, alloggiano soprattutto dove vi è eccesso di umidità, oltre ad una scarsa ventilazione. Fate attenzione soprattutto agli angoli più bui della casa, e laddove ci sono umidificatori, caloriferi, sistema di condizionamento, frigoriferi e… in bagno!

Conseguenze della muffa sulla salute

Alcune spore sono così piccole da riuscire facilmente a penetrare in profondità nelle vie respiratorie, raggiungendo bronchi e alveoli polmonari, con conseguenze sulla salute da non sottovalutare:

  • Congiuntivite – L’esposizione costante alla muffa può provocare infiammazione agli occhi, sfociando nei casi più gravi in congiuntivite, caratterizzata da sintomi ben riconoscibili: secrezioni oculari, prurito e costante bruciore.
  • Rush cutanei – La muffa può innescare anche problemi dermatologici, dermatite in primis, dunque desquamazione della pelle, eruzioni cutanee e prurito incessante.
  • Asma bronchiale allergica – Nella sua variante allergica, l’asma può essere scatenata anche da un ambiente domestico malsano: se la respirazione si fa intensa e la sensazione di soffocamento non tarda a mancare (soprattutto quando si trascorrono molte ore in casa) è probabile che la causa sia da ricercarsi o nelle muffe o negli acari della polvere. Particolare attenzione è da porre alle spore di Alternaria, uno dei generi di muffa più diffusi negli ambienti con un’umidità relativa superiore al 50-60%.
  • Rinite allergica – Naso chiuso, irritazione degli occhi, tosse, spossatezza e mal di testa sono i sintomi più comuni della rinite allergica. Quando presente in modo permanente, a prescindere dalle stagioni, potrebbe essere causata anche in questo caso dalla presenza di muffe domestiche. Ricordiamoci, infatti, che le spore delle muffe disperse nell’aria, se inalate da soggetti sensibili agli allergeni, possono scatenare fastidiose reazioni allergiche.
  • Polmonite da ipersensibilità – Si tratta di una vera e propria sindrome caratterizzata da tosse, respiro affannoso e astenia e causata dall’inalazione di antigeni, spore delle muffe comprese. Non sottovalutate questi sintomi, che potrebbero sfociare anche in febbre alta, con serie complicanze.

Insomma, i problemi di salute causati dalla muffa non sono da sottovalutare: eliminarla diventa pressoché obbligatorio.

Eliminare la muffa dalle pareti (con rimedi naturali)

Per evitare queste spiacevole conseguenze, è bene eliminare al più presto la muffa dalle pareti. Come? Ci sono anche rimedi naturali, tra cui:

  • Aceto di vino – L’aceto di vino bianco rappresenta una valida soluzione per eliminare la muffa dai muri con rimedi naturali. Diluite tre tazze di aceto ogni litro e mezzo d’acqua, immergete una spugnetta e strofinatela in modo vigoroso sulle zone colpite dalla muffa e lasciate agire alcuni minuti. Strofinate fino a rimuovere completamente la muffa. Per rendere più efficace l’azione, fate una seconda passata con dell’aceto pure e, al di là della presenza o meno di muffa, prendete come buona abitudine questo tipo di pulizia: è efficacia anche per prevenire il problema.
  • Bicarbonato – Per rimuovere la muffa, sciogliete due cucchiai di bicarbonato di sodio in mezzo litro di acqua calda, aggiungendo poi una manciata di sale. Una volta pronta la miscela, strofinatela sulla muffa fino alla completa rimozione. Utile per risolvere e prevenire il problema.
  • Tea tree oil – Il tea tree oil rappresenta una valida soluzione antimuffa, di semplice preparazione. Diluite dunque in mezzo litro d’acqua due cucchiai di sale e 20 gocce di tea tree. Spruzzate il preparato sulle pareti con muffa, lasciate agire qualche minuto e strofinate finché non ve ne sia più traccia. In alternativa, potrete optare con dell’olio essenziale di lavanda.
  • Acqua ossigenata – Procuratevi (magari dal ferramenta) dell’acqua ossigenata a 130 volumi e diluitene due bicchieri in un litro d’acqua calda. Strofinate la parete con questa soluzione, facendo molta attenzione a proteggere bene mani e occhi.

Ovviamente, ci sono anche delle buone abitudini per prevenire la comparsa della muffa in casa. In ogni caso, è sempre bene utilizzare apposite vernici antimuffa, evitare (ove possibile) di stendere la biancheria in luoghi già di per sé umidi e monitorare lo stato delle tubature, per scongiurare possibili perdite d’acqua. Infine, arieggiate le stanze e, laddove l’umidità sembra rimanere costante, procuratevi un deumidificatore: risolverà gran parte dei vostri problemi!

Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di P. by pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale, con il supporto di studi scientifici e fonti autorevoli. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Salute

1807 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Una persona si tiene il polso dolorante
Parestesia e ansia: quale collegamento? Ecco cosa sapere

Senti spesso formicolii e pensi che sia un problema circolatorio? Scopri come l'ansia può manifestarsi anche attraverso sintomi fisici come le parestesie.

Del tonno in scatola
Mercurio nel tonno in scatola: fino a che punto è pericoloso per il nostro organismo?

Un’inchiesta sul tonno in scatola ha rivelato livelli pericolosamente sopra la soglia di sicurezza di mercurio. Clicca qui per scoprire di più.