La carne? Meglio se ben cotta

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 07 Febbraio, 2017

carne cruda: perché fa male alla salute

In quanti sanno davvero resistere al fascino e alla bontà della carne poco cotta, e perché no? Magari anche al sangue. Per non parlare della classica tartare. E come si fa a rinunciare all’eccellente carpaccio di carne di cavallo o alla sempreverde pancetta cruda?

La scienza è molto chiara in proposito: il consumo di carne cruda o non cotta nel modo più corretto, a lungo andare, può provocare danni molto gravi all’organismo. Ed ecco che la rinuncia, se non totale, almeno parziale, è presto fatta. Vediamo insieme quali sono i rischi del consumo prolungato dovuti alla carne al sangue.

Quali carni sono più a rischio?

La consuetudine di mangiare carni poco cotte, al sangue e crude è molto diffusa nel nostro Paese e ogni giorno è la principale causa di gastriti e disturbi gastrointestinali in genere. Il rischio di danneggiare l’organismo è maggiore per chi predilige spesso:

  • carpaccio
  • tartare
  • carne alla griglia al sangue
  • insaccati
  • carni salate e affumicate, come per esempio lo speck, il prosciutto crudo e via dicendo

Inoltre, esistono delle carni particolarmente suscettibili da un punto di vista igienico, come suini e pollame, che risultano essere a più alta diffusione di patogeni, quali virus, parassiti e batteri.

Il periodo peggiore è proprio l’estate, quando non solo è alta la voglia di mangiare cibi freschi e crudi, ma le temperature elevate favoriscono la proliferazione dei batteri in modo esponenziale, specie sulla carne.

Per quanto riguarda la scelta della carne in sé, l’unico suggerimento possibile è controllare sempre la provenienza e il rispetto delle norme di produzione prima dell’acquisto attraverso gli appositi codici, riportati sulla confezione. Chiaramente, è necessario conservare il prodotto sempre al fresco.

Quali malattie può diffondere la carne cruda?

La contaminazione da carne cruda può essere di ben tre tipologie:

  • batterica, causata dalla cattiva macellazione dell’animale, può provocare malattie quali salmonella, listeria, escherichia coli, fino a patologie più gravi come epatite, pancreatite e meningite;
  • virale, cioè quando il virus agisce sulle cellule della carne;
  • parassitaria, quando i parassiti nidificano nei tessuti muscolari della carne dell’animale. Questo genere di contaminazione può provocare malattie come tenia, sarcosporidiosi, toxoplasmosi, trichinellosi, responsabili di disturbi anche gravi.

Quali sono i sintomi della contaminazione?

I sintomi e le malattie causate dalla carne contaminata dipendono dal genere di contaminazione:

  • Campylobacter: è un battere che provoca febbre, crampi addominali e dissenteria. Si trova maggiormente nel pollame;
  • Taenia: è il parassita comunemente noto come “verme solitario”, nidifica nell’intestino e può raggiungere la lunghezza di otto metri. Questo parassita è completamente privo di apparato digerente e pertanto assorbe direttamente le sostanze nutritive presenti nell’intestino dell’organismo ospitante. I sintomi più comuni sono fame eccessiva accompagnata sempre da stanchezza e debolezza, dissenteria alternata a stitichezza, dolori addominali, nausea e vomito. Questo parassita si può eliminare tramite cura farmacologica e solo nei casi più gravi, tramite intervento chirurgico.
  • Sarcocystis: sono dei batteri che si inseriscono fra le fibre muscolari, causando cisti di diverse dimensioni, tra i pochi millimetri, fino a qualche centimetro. Tale malattia è priva di sintomi, è molto rara nell’uomo e guarisce facendo il suo decorso.
  • Trichinella Spiralis: è un batterio che si trova principalmente nella carne della salsiccia di maiale. Le larve si muovono nell’intestino dell’organismo ospite attraverso la mucosa intestinale e si moltiplicano fino ad arrivare ai muscoli, provocando emorragie, febbre alta e gravi danni alla salute. Questa malattia si cura attraverso un ciclo di farmaci chemioterapia specifici.
  • Listerina: un batterio particolarmente pericoloso per le persone in età avanzata, per le donne in gravidanza e per i neonati. Provoca febbre, dolori addominali, dissenterie e disturbi gastrointestinali, ma anche torcicollo, emicrania, perdita di equilibrio e convulsioni.
  • Salmonella: batterio che si trova principalmente negli intestini di rettili, uccelli e mammiferi, provoca dissenteria, vomito e crampi addominali. Inoltre, può compromettere gravemente la salute nei soggetti con sistemi immunitari deboli.
  • Escherichia coli: parassiti che producono una tossina molto tossica per l’uomo e che provoca dissenteria, colite emorragica e insufficienza renale acuta nei bambini.
  • Toxoplasma: parassita trasmesso maggiormente da animali domestici, ma anche topi, piccioni, polli attraverso la contaminazione delle feci. Tale malattia è particolarmente rischiosa per le donne in gravidanza, che la possono trasmettere al feto causando gravi malformazioni.

Come prevenire il contagio?

Quando non è proprio possibile fare a meno della carne cruda, è necessario prendere alcune precauzioni laddove possibile e sperare che durante la produzione siano state rispettate tutte le norme igieniche:

  • non deve essere mai stato interrotto il ciclo di freddo e di conservazione ottimale della carne;
  • acquistare solo carne controllata, certificata e fresca;
  • evitare che il prodotto vada a temperatura ambiente prima del consumo.
Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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