Uno studio, compiuto sugli animali, ha confermato quello che già si sapeva, cioè che durante la cupa stagione invernale, caratterizzata da giornate più brevi e buie, l’aggressività tende ad aumentare, in special modo nelle donne.
Questa situazione poteva essere considerata normale in epoche lontane, quando si lottava per il cibo, che d’inverno era più scarso, ma ha perso totalmente di valore nella società moderna.
Quali sono i meccanismi che fanno sì che d’inverno siamo più aggressivi?
Questo fenomeno è spiegato da un meccanismo che si origina da fattori ormonali, che si presentano in modo diverso in uomini e donne.
Una ricerca dell’Indiana University, svolta sui criceti e pubblicata sulla rivista Proceedings of the Royal Academy Bed, mostra come esista un cosidetto “effetto inverno“. Nelle femmine sembra essere collegato a un fattore ormonale che mette in evidenza un legame tra aggressività e ormoni sessuali. Lo studio potrebbe portare a sviluppi nel trattamento di questa stessa situazione, quando si verifica negli esseri umani.
La dottoressa Nikki Rendon, autrice dello studio in questione, afferma che ciò avviene a causa della melatonina, che agisce sulle ghiandole adrenaliniche e va scatenando l’aggressività invernale, attivando tutta una serie di ormoni. Nei maschi il meccanismo si manifesta in modo diverso.
Lo studio che è stato compiuto sui criceti, condotto dal team del dottor Gregory Demas, ha usato dei roditori, noti animali territoriali, e li ha sottoposti a un clima da inverno virtuale. Ne ha poi valutato le reazioni in situazioni dove un animale veniva considerato come un intruso.
Ha registrato le reazioni fisiche e ormonali delle femmine e le ha paragonate con quelle delle loro simili, che non erano state sottoposte all’effetto inverno. Si è visto come gli ormoni sessuali siano fondamentali nel comportamento del genere femminile e non solo nei criceti.
Randon conclude dicendo che lui e il suo team stanno “contribuendo a comprendere gli effetti degli ormoni sul comportamento sociale”.