Invecchiamento, lo studio rivela: sono due i picchi chiave

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 02 Settembre, 2024

Due persone anziane che corrono

Uno studio pubblicato sulla rivisita Nature Aging, ad opera della Scuola di Medicina dell'Università americana di Stanford, sottolinea come il corpo umano non invecchi in modo lineare: esistono due momenti distinti all’interno dei quali avvengono drastici mutamenti a livello molecolare.

Ecco, nel dettaglio, cosa è emerso dalla ricerca.

L’indagine sull’invecchiamento

Stando allo studio condotto dalla Scuola di Medicina dell’Università di Stanford, l’invecchiamento non è un processo lineare: in concomitanza dei 44 anni e dei 60, si possono riscontrare cambiamenti a livello biomolecolare che vanno ad aumentare o diminuire in maniera drastica i microrganismi presenti nel corpo umano.

La ricerca ha esaminato 108 volontari tra i 25 e i 75 anni, analizzandone e prelevandone campioni di feci, sangue e batteri da naso, pelle e bocca al fine di comprendere al meglio la biologia dell’invecchiamento.

Il monitoraggio, dunque, è avvenuto su più di 135 mila microbi e molecole diverse, tutti microrganismi che subiscono importanti cambiamenti nel corso degli anni: si parla di un totale di 5.405 campioni biologici, 135.239 caratteristiche biologiche e 246 miliardi di punti dati.

Lo studio, però, presenta alcuni limiti: pur avendo raccolto una grande quantità di dati, si è basato su un numero limitato di persone che vivono vicino all'Università di Stanford – quindi appartengono a una comunità di individui a reddito medio-alto, non rappresentativi del campione generale di popolazione.

Gli stessi autori della ricerca confessano che sono comunque necessari ulteriori approfondimenti per convalidare i dati raccolti, incorporando coorti più ampie per indagare l'intera complessità dell'invecchiamento.

I due “scalini” dell’invecchiamento

Il primo risultato emerso dallo studio è che solo il 6,6% dei soggetti presi in esame hanno avuto cambiamenti lineari durante il corso degli anni: l’81% delle molecole osservate si è evoluto in momenti specifici.

I cambiamenti, appunto, sono stati più marcati a 44 anni e a 60 anni:

  • a 44 anni, le molecole coinvolte sono legate al metabolismo della caffeina, dell’alcool, dei grassi e quelle legate alle condizioni cardiovascolari. Le cellule muscolari e cutanee impiegano molto più tempo a recuperare dopo un periodo di attività fisica, favorendo la comparsa delle prime rughe, dei capelli grigi e di un primissimo calo energetico;
  • a 60 anni, le molecole coinvolte sono quelle che interessano il metabolismo di carboidrati e caffeina e quelle relative al sistema immunitario, renale e cardiovascolare. In questa fase, si nota una disfunzione immunitaria legata alla funzione renale e cardiaca (ma anche al metabolismo dei carboidrati). È, infatti, attorno a questa età compaiono con maggiore frequenza disturbi come il diabete di tipo 2. A partire dai 60 anni inizia anche ad aumentare la percentuale di tumori, favorita da un calo dell'efficacia del sistema immunitario.

In entrambi i casi, i disturbi neurologici e cardiovascolari presentano picchi di prevalenza, ma la ricerca non fornisce alcuna spiegazione in merito.

Il dato che ha colpito maggiormente i ricercatori è quello relativo ai 44 anni: se, da una parte, è noto che il rischio di sviluppare molti disturbi legati all'età aumentano proprio nella fascia relativa ai 60 anni, dall’altro è stata inaspettata la presenza del gradino dei 44 anni, poiché riguarda allo stesso modo uomini e donne (e non è, quindi, dovuta alla menopausa).

Secondo gli autori dell'articolo, è possibile che alcuni dei cambiamenti siano legati allo stile di vita o a comportamenti tipici di queste fasce d'età, piuttosto che a fattori biologici.

Lo studio, secondo i ricercatori, può indurre a prestare attenzione alla propria salute e adattare lo stile di vita soprattutto in questi momenti-chiave della vita.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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