Affinchè una terapia farmacologica sia efficace, è necessario che sia accompagnata da diversi fattori, tra i quali spesso un adeguato riposo e soprattutto un'adeguata alimentazione.
L'interazione tra farmaci e altri elementi, come altri medicinali, vitamine o prodotti alimentari, è uno de campi più soggetti ad attenzione da parte degli enti regolatori.
La Food and Drug Administration americana, in collaborazione con la National Consumers League (la Lega Nazionale dei Consumatori) ha recentemente elaborato una guida che dà importanti indicazioni proprio per evitare l'interazione tra cibi e farmaci.
Cibi e bevande possono infatti influenzare gli effetti secondari delle medicine, renderle più o meno efficaci e aumentare o diminuire la loro tossicità. Inoltre, possono influire sull'assorbimento, sul metabolismo, sulla biodisponibilità e sull'escrezione del farmaco.
Quali sono le principali interazioni contenute nella guida?
Queste sono alcune delle indicazioni contenute nel documento:
- l'alcol può diminuire o amplificare gli effetti di molti medicinali ed è bene quindi limitare o eliminare del tutto il suo uso durante le terapie;
- la liquirizia può aumentare il rischio di tossicità dei farmaci che contengono digossina (come quelli per l'insufficienza cardiaca) e interferire con l'azione di quelli per la pressione arteriosa;
- il cioccolato, che contiene caffeina, può potenziare l'effetto degli stimolanti (come il metalfenidato) o contrestare l'effetto dei sedativi (come zolpidem). Così, il ginseng può influire sugli effetti del warfarin, dell'eparina, dell'aspirina e di farmaci anti-infiammatori;
- gli integratori alimentari possono provocare effetti indesiderati;
- è meglio evitare il succo di pompelmo se si assumono ciclosporina, buspirone, chinino, triazolam e alcuni farmaci calcio-antagonisti, antistaminici e per l'ipertensione.
Consultare il foglio illustrativo
La guida sottolinea l'importanza di consultare sempre il foglio illustrativo e rispettare sempre le indicazioni elencate, tra cui quelle riguardanti la necessità di assumere il farmaco a stomaco pieno o vuoto.
In caso di dubbio, è bene consultare il proprio medico.