Quando andiamo al supermercato, i cereali integrali dovrebbero essere tra le prime cose da mettere nel carrello; la crusca e il germe, parti del grano, infatti, forniscono fibre, proteine e molti nutrienti essenziali.
Differenti sono, invece, i cereali raffinati che, spesso, perdono gran parte delle proprietà nutritive, dopo i processi di macinazione e di raffinazione, divenendo meno ricchi di vitamine e minerali.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e i benefici che i cosiddetti “grani interi” apportano all’organismo, permettendovi così di scegliere con maggior consapevolezza il tipo di cereale più gustoso per voi!
- Frumento: è il Re dei cereali. Ricco di beta-carotene, vitamine E, B6 e B3. Può essere “duro”, tipicamente utilizzato per produrre la pasta; “tenero”, trasformato in farina, ideale per prodotti da forno.
- Riso integrale: una buona fonte di fibre, ideale per mantenere l’equilibrio della flora intestinale. Fosforo, magnesio, potassio e silicio (oltre alle vitamine del gruppo B) rendono il riso un alleato della salute.
- Mais: soffrite di carenze di ferro? Allora è il caso di preparare una buona insalata di mais. Leggero e privo di glutine, la scelta giusta anche per i celiaci.
- Farro: servito caldo o freddo è sempre un cibo che stuzzica l’appetito. La ricchezza di magnesio lo rende un alimento adatto a chi fa sport.
- Orzo: da bambini, soprattutto, si è soliti consumarlo a colazione, poiché molto digeribile e ricco di calcio, ferro e dell’aminoacido lisina, indispensabile per la crescita.
- Avena: ricchissima di principi nutritivi, in primis proteine e potassio che la rendono un ottimo energetico!
- Segale: ricco di fibre e in grado di dare un senso di sazietà. Perché, dunque, non mangiarlo quando si segue una dieta?
- Miglio: fonte preziosa di ferro, fosforo, magnesio, potassio, selenio e zinco; contiene più proteine del riso. Privo, anch’esso, di glutine.
Cereali: il loro ruolo nelle malattie renali
Mai pensato ai cereali come “amici dei reni”? Sì, è proprio così.
Le patologie renali sono molto complesse e, spesso, viene raccomandato di limitare l’apporto proteico per evitare di sovraccaricare il lavoro dei reni. Il fabbisogno nutrizionale andrebbe, quindi, calcolato con attenzione. Eccedere quotidianamente con le proteine potrebbe peggiorare il danno renale. D’altro canto, una carenza proteica risulterebbe, a lungo andare, deleteria e, quindi, è necessaria una dieta bilanciata e adeguata alle condizioni del paziente.
Un nutrizionista esperto di problemi renali può essere la soluzione per conoscere il giusto apporto proteico da introdurre giornalmente, bilanciando le proteine di origine animale con quelle di origine vegetale. In soccorso arrivano, quindi, i cereali integrali, ricchi di proteine, ma leggeri e in grado di non appesantire il carico di lavoro dei reni.
I cereali (ma anche i legumi) più ricchi di proteine
Tra i cereali e i legumi che fungono da fonti proteiche troviamo:
- Semi di chia
- Quinoa
- Tempeh (a base di soia fermentata)
- Semi di canapa
- Ceci
- Lenticchie
- Fagioli
- Avena
- Miglio
In poche parole, cibi semplici e facilmente digeribili. Perché non inserirli nella lista della spesa? I vostri reni potranno trarne giovamento, assieme a tutto il resto dell’organismo. Parlatene con il vostro specialista per avere dei validi consigli e studiare una dieta equilibrata, ricca e capace di soddisfare al meglio le vostre esigenze.
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