Il rischio cardiovascolare nei pazienti con diabete

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 16 Novembre, 2016

Il diabete aumenta il rischio di malattie al cuore

Il diabete è un problema di salute molto serio, ma fortunatamente può essere curato, anche se in chi ne soffre va ad aumentare notevolmente la possibilità che si presentino malattie cardiache, come un infarto o un ictus.

In modo particolare sono le persone che soffrono di diabete di tipo 2 quelle a maggior rischio di patologie cardiovascolari. Ben il 68% delle persone con più di 65 anni che soffrono di diabete muoiono, infatti, a causa di una malattia cardiaca e il 16% a seguito di ictus. Gli adulti con diabete hanno una probabilità di quattro volte superiore che si presenti una malattia cardiovascolare rispetto a un coetaneo che non se soffre.

L’American Health Association sostiene che il diabete sia uno dei sette principali fattori di rischio controllabile per le malattie cardiovascolari.

Perché il diabete è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari?

Il diabete è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari per vari motivi. Infatti, in pazienti che soffrono di pressione alta si genera una correlazione tra questa e l’insilino-resistenza, che porta al raddoppiarsi del rischio che possano insorgere malattie cardiovascolari. I pazienti che soffrono di diabete spesso presentano livelli anomali del colesterolo, sia del colesterolo hdl (quello buono) che del colesterolo ldl (colesterolo cattivo). Anche i livelli di trigliceridi (alti) sono fuori norma.

Anche il sovrappeso e l’obesità sono un fattore di rischio per la malattie cardiovascolari e che sono strettamente legati all’insulina-resistenza.

La perdita di peso aiuta molto a far diminuire il rischio cardiovascolare e a far aumentare la sensibilità all’insulina.

Quando due o più di questi fattori di rischio sono presenti, come ad esempio pressione alta e colesterolo (alto), la situazione diventa pericolosa ed è necessario andare a correre ai ripari.

Quali sono gli altri fattori di rischio per le malattie cardiovascolari?

Le malattie cardiovascolari possono essere causate da numerose situazioni. I maggiori fattori che ne determinano l’insorgenza sono:

  • l’ipertensione;
  • il fumo, anche nei soggetti che non soffrono di diabete;
  • Livelli alti di colesterolo.

Quali sono i sintomi del diabete?

Chi soffre di diabete di tipo 2 di solito non presenta sintomi evidenti e spesso la diagnosi avviene in modo casuale e quando la malattia è ormai in uno stadio avanzato. Ne sono affette maggiormente persone adulte o anziane, sovrappeso o con casi di diabetici nella storia familiare. Quando il diabete di tipo 2 diviene evidente si presenta con:

  • Stanchezza
  • Frequenza nella minzione, specialmente di notte
  • Sete inusuale
  • Perdita di peso improvvisa e senza motivo
  • Guarigione lenta delle ferite
  • Vista offuscata

Il diabete di tipo 1 si caratterizza invece per l’aumento del volume delle urine (poliuria), l’aumento della sete (polidipsia) e per la perdita di peso improvvisa ed immotivata (polifagia paradossa).

Quali sono i sintomi delle malattie cardiovascolari?

Quando si presentano dei danni al cuore e ai vasi sanguigni siamo in presenza di una malattia cardiovascolare. Questa può essere macrovascolare, quando il problema tocca i grandi vasi sanguigni che portano il sangue al cuore o microvascolari, quelle che toccano i piccoli capillari, che si occupano delle scambio tra ossigeno ed anidride carbonica.

I principali sintomi di una malattia cardiovascolare sono:

  • Dispnea
  • Dolore al torace
  • Edema all’altezza di braccia e gambe
  • Anomalie del battito cardiaco
  • Sensazione di affaticamento, stanchezza muscolare e malessere
  • Mal di stomaco e nausea
  • Giramenti di testa
  • Dolore al braccio, che può coinvolgere anche collo, mascella e schiena

Quali misure adottare per prevenire il diabete?

Una delle misure più semplici da attuare per prevenire l’insorgenza del diabete è l’attività fisica. L’allenamento consigliato consiste in 150 ore mensili, a intensità moderata. Strutturate in sedute da 30 minuti 5 giorni a settimana.

Se l’allenamento è più intenso bastano 25 minuti 3 volte alla settimana, per un totale di 75 ore mensili. A questo va aggiunto uno stile di vita e un’alimentazione sana.

 

 

 

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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