Il cuore delle donne invecchia meglio

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 04 Novembre, 2015

Un recente studio, condotto presso la Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora (USA), mostra come la probabilità di soffrire di patologie cardiache sia diversa tra uomini e donne.

L’insufficienza cardiaca è una patologia molto diffusa negli Stati Uniti. In particolare, più di cinque milioni di persone convivono con questo disturbo e circa il cinquanta percento di coloro che soffre di insufficienza cardiaca non sopravvive nei cinque anni successivi alla diagnosi.

Ma quali sono i fattori di rischio dell’insufficienza cardiaca?

Ipertensione, diabete e obesità aumentano in modo notevole la probabilità che insorga la patologia cardiaca e, inoltre, vari studi mostrano come un cuore più vecchio corra maggiori rischi di ammalarsi rispetto al cuore di un giovane.

Precedenti indagini avevano già dimostrato che le dimensioni del ventricolo sinistro si riducono con l’invecchiamento. In realtà, l’innovativo studio mostra come nell’uomo la struttura muscolare che avvolge il ventricolo sinistro si ingrossi invecchiando e che, invece, nelle donne le dimensioni di questo stesso muscolo non cambino con l’età. Secondo il Dottor John Eng, Docente di Radiologia presso la Johns Hopkins University School of Medicine e principale autore dello studio, condizioni quali un ingrossamento del muscolo cardiaco e un ridotto volume del ventricolo sinistro aumentano le probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca in età matura, ma sembra che donne e uomini sviluppino la patologia con meccanismi e per ragioni differenti.

Inoltre, nella maggior parte dei casi di insufficienza cardiaca, il paziente viene sottoposto a terapie farmacologiche volte a migliorare le prestazioni cardiovascolari, riducendo lo spessore del muscolo cardiaco: questa nuova ricerca suggerisce che le donne non traggano gli stessi benefici degli uomini da questi trattamenti, in quanto il muscolo cardiaco delle donne tende a rimanere della stessa dimensione naturalmente.

Cosa è emerso?

Nel corso dello studio, svoltosi tra il 2002 e il 2012, sono stati presi in esami i casi di circa 3.000 adulti non affetti da patologie cardiache. In particolare, i volontari sono stati sottoposti a una risonanza magnetica sia all’inizio che alla fine della ricerca e, grazie a questi esami diagnostici, i ricercatori hanno potuto analizzare i cambiamenti subiti nel tempo dal cuore dei volontari, in particolar modo hanno valutato le variazioni nel tempo di volume e dimensioni del muscolo cardiaco.

Dai risultati dello studio, emerge come nel corso dei 10 anni di durata della ricerca il peso del ventricolo sinistro medio negli uomini sia aumentato di 8 grammi e invece risulti diminuito di 1,6 grammi nelle donne e come la quantità di sangue che il ventricolo sinistro può contenere nell’intervallo di tempo che intercorre tra i battiti cardiaci è diminuita in entrambi i sessi, ma in misura maggiore nelle donne.

Secondo il dottor Joao Lima, autore dello studio, questi risultati dimostrano come i disturbi cardiaci possano avere una fisiopatologia diversa negli uomini e nelle donne e come da ciò nasca la necessità di trattamenti su misura per affrontare le importanti differenze biologiche esistenti tra maschi e femmine.

Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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