Le scapole alate sono caratteristiche di una condizione postulare alterata (cosiddetto paramorfismo), per la quale una o entrambe le scapole non si presentano piatte, ma sporgenti rispetto alla gabbia toracica e alla colonna vertebrale.
Si tratta di una condizione che, seppur rara, può dipendere da vari fattori e che può avere conseguenze sulla postura e sul corretto funzionamento dell’apparato scheletrico.
Dunque, quali sono i rimedi cui si può ricorrere quando si soffre di questo paramoformismo? Quali sono gli esercizi utili per le scapole alate? Vediamolo insieme.
Le cause delle scapole alate
Innanzitutto, occorre delineare quali sono le principali cause delle scapole alate. Esse possono essere ricondotte a:
- Danni ai nervi: il danneggiamento può interessare il nervo toracico lungo (che permette l’azione del dentato anteriore) oppure del nervo scapolare dorsale (che controlla i romboidi) o del nervo accessorio spinale (che regola l’azione del trapezio). Si tratta dei nervi che collegano la schiena, il collo e le braccia.
- Lesioni: possono essere legate a traumi ai muscoli o ai nervi di spalla, schiena o collo.
- Cause strutturali: legate, per esempio, a particolari condizioni dell’apparato scheletrico, come la scoliosi.
Anche atteggiamenti posturali scorretti possono influire sulle scapole alate. Il movimento delle scapole, infatti, influisce anche sul funzionamento della spalla, per questo motivo, questa condizione può comportare scarsa elasticità e debolezza, con difficoltà nella distensione del braccio o nel sollevamento di oggetti.
Rimedi ed esercizi per le scapole alate
É bene sottolineare che per trattare le scapole alate è necessario rivolgersi allo specialista in ortopedia, fisiatria, fisoterapia.
La diagnosi avverrà tramite un esame fisico e alla raccolta di informazioni sulla propria storia clinica, e potrà essere supportata da esami diagnostici anche per valutare l’eventualità di alterazioni della colonna vertebrale o dei muscoli.
I rimedi per le scapole alate possono prevedere:
- Trattamenti non chirurgici: questi possono comprendere il ricorso alla fisioterapia, esercizi mirati oppure l’utilizzo di un tutore specifico per le scapole alate. Soprattutto nei casi di danno al nervo scapolare dorsale, potrebbero essere prescritti anche farmaci analgesici o antinfiammatori.
- Trattamento chirurgico: qualora le opzioni sopracitate non dovessero essere sufficienti, lo specialista potrebbe decidere di ricorrere all’intervento chirurgico, tramite il trasferimento dei muscoli, una procedura che prevede il ricorso a nervi funzionanti per sopperire al danno.
Generalmente, il trattamento conservativo, così come degli esercizi mirati a ristabilire equilibrio e rafforzamento scapolare e una corretta postura restano la prima opzione.
Alcuni esercizi, infatti, possono andare a migliorare il trapezio, il romboide e il deltoide, i muscoli della zona scapolare.Vediamo insieme qualche esempio:
- Posizionarsi in piedi, poi far avvicinare le mani sopra la testa, avendo cura di piegare i gomiti dapprima verso l’esterno e poi verso il basso, mentre si abbassano le braccia.
- Per alcune ripetizioni, stendere la schiena e le gambe e procedere il graduale il piegamento dei gomiti sul pavimento, in modo da abbassare e poi risollevare il corpo, riprendendo la posizione iniziale.
- In piedi, tirare all’indietro le scapole per alcuni secondi, riposare e ripetere.
- Distendersi a pancia in giù e allargare le braccia, formando una T. Staccare il più possibile le braccia da terra e cercare di avvicinare le scapole.
Per alcuni esercizi, potrà essere d’aiuto anche l’utilizzo di un bilanciere, di una panca o di appositi attrezzi volti a coinvolgere anche altri muscoli.
In ogni caso, è opportuno rivolgersi a un professionista, poiché si deve tener conto della specificità di ogni condizione, inoltre alcuni esercizi potrebbero andare a peggiorare le scapole alate.