I farmaci da evitare se si guida (e perché)

Redazione

Ultimo aggiornamento – 25 Maggio, 2022

Pillole e Sonno

Guidare si sa, richiede la massima attenzione e concentrazione. 

Proprio per questo, aggiornamenti e modificazioni del Codice della Strada non sono eventi così inusuali, basti pensare alle nuove regole introdotte già negli ultimi mesi del 2021, relative proprio alle disposizioni da seguire quando ci si mette alla guida.

È importante, perciò, essere sempre informati, soprattutto quando si conduce una vettura. 

A questo proposito, ci si potrebbe anche chiedere: esistono dei farmaci che è meglio non assumere quando si guida? Se sì, quali sono?

Oggi lo vediamo insieme.

Quali sono i farmaci da evitare, se si guida?

Sappiamo che non è consentito mettersi alla guida se si è in stato di ebbrezza o se si sono assunte droghe, in quanto, possono alterare le condizioni psicofisiche del conducente. 

In realtà, anche alcuni tipi di farmaci, soprattutto se non assunti correttamente, possono essere in grado di compromettere la lucidità necessaria per quando si è alla guida. Tra questi, si possono menzionare:

E ancora, il sito della U.S. Food and Drug Administration segnala anche gli analgesici oppiodei, antipsicotici e farmaci antiepilettici.

In generale, come riportato anche in un articolo pubblicato sul National Center for Biotechnology Information, se da un lato esiste il rischio concreto che certi tipi di farmaci, in alcuni casi, possano impattare sulla qualità della guida del conducente (poiché possono alterarne gli stati d’animo), dall’altro alto, proprio perché servono a migliorare le condizioni mediche del soggetto, potrebbero servire a stabilizzare, in un certo senso, le condizioni di guida. 

In ogni caso, è sempre necessaria la consultazione del medico per stabilire il tipo di terapia più adatta, con gli annessi dosaggi.

Ma perché si utilizzano questi farmaci? Approfondiamo di più.

I farmaci che potrebbero compromettere la guida

Tra i farmaci che potrebbero compromettere la capacità di guidare si possono ritrovare anche:

  • alcuni medicinali contenenti stimolanti, come: caffeina, efedrine, pseudo efedrine (per esempio, pillole dimagranti, farmaci per la congestione nasale) 
  • antidolorifici oppiacei;
  • farmaci a base di codeina, principio attivo contenuto in farmaci somministrati come sedativi della tosse.

Ma vediamo adesso, più nel dettaglio, quali sono gli altri farmaci che potrebbero compromettere la guida e alcuni degli effetti collaterali.

Ansiolitici

Si tratta di psicofarmaci che vengono utilizzati per trattare disturbi generati dall’ansia e dallo stress, talvolta utilizzati anche per trattare i disturbi del sonno. Quelli più diffusi sono a base di Benzodiazepine. Tra gli effetti collaterali più diffusi si possono avere: sedazione, sonnolenza, difficoltà psicomotorie.

Antidepressivi

Vengono utilizzati per trattare la depressione ed agiscono su alcuni neurotrasmettitori del cervello. Gli effetti collaterali possono variare a seconda del gruppo di farmaci che si utilizza, in ogni caso, qui possiamo menzionare: disturbi visivi, sonnolenza, agitazione.

Sonniferi

Questi farmaci si usano per trattare i problemi di insonnia. Tra gli effetti collaterali più comuni si riscontrano: possibili formicolii in diverse zone del corpo, vertigini, mal di testa, difficoltà di concentrazione.

Miorilassanti

Questo tipo di farmaci ha lo scopo di rilassare sia la muscolatura scheletrica che quella liscia (perlopiù involontaria) e sono utilizzati principalmente per alleviare la sensazione di dolore, in seguito a problemi muscolari. Esistono diverse categorie di miorilassanti. Tra le possibili controindicazioni, possiamo qui menzionare: vertigini, sonnolenza, disturbi del sonno.

Antistaminici

Si usano in caso di allergie. Ce ne sono di diversi tipi e alcuni degli effetti collaterali comprendono: difficoltà nella respirazione, sonnolenza e stordimento. 

Quali sono i possibili rischi?

Dunque, si può dedurre che alcuni tipi di farmaci possono influenzare le condizioni di guida, poiché potrebbero alterarne la concentrazione, la capacità visiva, potrebbero provocare sonnolenza e, in generale, impattare sulle condizioni psicofisiche e sui riflessi di chi è al volante.

Tuttavia, proprio perché consapevole del fatto che ha assunto un farmaco di questo tipo, il conducente potrebbe concentrarsi maggiormente quando è alla guida.

Ciò che è importante, è consultare periodicamente il proprio medico e valutare sempre la relazione rischi-benefici, se si assumono determinati farmaci, per scongiurare qualsiasi effetto collaterale.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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