Gli atleti e i culturisti stanno cambiando verso un’alimentazione sempre più a base di proteine vegetali. In commercio, ormai, ci sono molte proteine in polvere disponibili, derivate da fonti vegetali, ma nella dieta vanno inserite anche le fonti originali da cui provengono per avere un giusto apporto di proteine e grassi sani, come ad esempio i pistacchi e altri tipi di frutta secca.
I pistacchi possono aiutare a rimanere a dieta
Uno studio del 2011, ha provocato quello che oggi è soprannominato il “principio del pistacchio“. Lo studio ha dimostrato che lasciare i gusci vuoti dei pistacchi mangiati di fronte alle persone per tutto il giorno potrebbe far ridurre il consumo di calorie. I partecipanti hanno ridotto il consumo di calorie del 18% rispetto a quelli i cui gusci sono stati portati via, perchè hanno beneficiato della visione di quanti ne avevano consumati.
Pistacchi e mandorle possono migliorare la salute intestinale
Una ricerca preliminare del 2014 suggerisce che mangiare regolarmente pistacchi o mandorle può influenzare la composizione della flora intestinale. In un piccolo studio, condotto su 16 persone e pubblicato sul British Journal of Nutrition, i ricercatori hanno osservato che le persone che mangiavano 70g di pistacchi (circa due porzioni) o 70g di mandorle al giorno hanno avuto un aumento del numero di batteri potenzialmente benefici, che producono butirrato. La ricerca suggerisce che il butirrato può essere una fonte di energia per le cellule epiteliali del colon e può svolgere un ruolo importante nella salute intestinale nell’uomo.
Studi condotti in vitro hanno dimostrato che l’acido butirrico esercita diversi ruoli, regola il trasporto di fluidi, protegge i colonociti dalla stress ossidativo, influenza la motilità lungo il tratto gastrointestinale, modula la proliferazione cellulare e il differenziamento cellulare, inoltre, regola l’espressione genica.
Sulla base di numerosi studi si è così ipotizzato che l’effetto protettivo esercitato dalle fibre alimentari contro l’insorgenza di alcuni tumori intestinali sia dovuto non solo alla riduzione del transito intestinale che riduce l’esposizione della mucosa intestinale a carcinogeni, tossine batteriche e amine biogene.
Aumentare il consumo di noci aiuta a sentirsi sazi
Non importa il motivo per cui si sta cercando di tagliare il grasso corporeo, il consumo regolare di pistacchi e altri frutti a guscio può essere uno spuntino intelligente per snellire il giro vita.
I pistacchi e altre noci contengono i grassi sani insieme con le proteine e le fibre e possono aiutare a mantenersi sazi e soddisfatti più a lungo.
Aumentate quindi il consumo di noci, pistacchi, mandorle del Brasile, anacardi, nocciole, noci pecan e pinoli. Sono tutti una buona fonte di nutrienti da includere nella la prima colazione o nello spuntino di mezzogiorno o prima di andare a dormire.
Aggiungere 30 grammi di noci due volte al giorno alla vostra dieta, diventa un sano spuntino che sazia meglio di alimenti come la pasta e il pane. Attenzione però a non eccedere con le quantità perchè un consumo eccessivo di questi alimenti potrebbe portare dei piccoli problemi di salute.
Quali possono essere gli effetti collaterali del pistacchio?
I pistacchi contengono grassi insaturi sani e forniscono vitamine e minerali molti importanti, come il rame, il manganese, il fosforo, la vitamina B-6 e la tiamina. Anche se i pistacchi sono relativamente sani, mangiarne troppi potrebbe avere effetti collaterali sul peso, la pressione sanguigna e creare problemi nel tratto gastrointestinale.
Aumento di peso
L’alto contenuto di proteine e di fibre rende i pistacchi un spuntino soddisfacente per molte persone. Tuttavia, se non si sta attenti quando si mangia i pistacchi e ne mangiamo una manciata alla volta, si potrebbe aumentare di peso. Ad esempio, una tazza piena di pistacchi equivale a circa 700 calorie, ossia surplus di 3.500 calorie, che è l’equivalente di un chilo di grasso in più nel corpo.
Pressione sanguigna
I pistacchi naturali hanno livelli molto bassi di sodio, circa 1 mg per 30 grammi. Tuttavia, i pistacchi tostati sono conditi con sale e possono contenere fino a 121 mg di sodio per porzione, secondo il database Nazionale Americano dei nutrienti, che non sarebbe poi così male, se fosse possibile controllare attentamente la quantità di quanti ne stiamo mangiando.
Mangiare da mezza a una tazza di pistacchi salati potrebbe aumentare l’apporto di sodio fino a 526 mg, portando così ad un aumento della pressione del sangue come un effetto collaterale.
Si raccomanda sempre di limitare l’assunzione di sodio per mantenere la pressione sanguigna sotto controllo e il cuore sano.