Durante il Congresso Nazionale di SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, si è parlato di come promuovere il neuro-sviluppo del bambino fin dalla nascita.
In questo senso, è stato stilato un decalogo per il corretto sviluppo mentale e fisico dei più piccoli.
Vediamolo insieme.
I disturbi del neuro-sviluppo
Si stima che, in Italia, almeno 1 bambino su 77 abbia a che fare con il disturbo dello spettro autistico; i disturbi dell’apprendimento, invece, sono più frequenti nei soggetti in età scolare (insieme a quelli dell’apprendimento o da deficit dell’attenzione e iperattività).
In questo caso, quando si parla di neuro-sviluppo, ci si riferisce a quel processo cognitivo, motorio, comunicativo emotivo e sociale di crescita che, dal concepimento, arriva fino all’età adulta.
Per comprendere i disturbi del neuro-sviluppo è necessario valutare diversi aspetti: il ritardo nel raggiungimento delle tappe evolutive, la cronicità che può influire negativamente sullo sviluppo, la compromissione cognitiva – sia essa primaria, come nel caso della disabilità intellettiva, o secondaria, la presenza di sintomi sovrapposti e, infine, il possibile impatto di fattori genetici e ambientali.
Elisa Fazzi, Presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, SINPIA e Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia, spiega come i disturbi del neuro-sviluppo presentino manifestazioni molto diverse tra loro per tipologia, decorso e prognosi.
“Si passa – dice – dai disturbi dello spettro autistico, che colpiscono la comunicazione e l’interazione sociale, ai disturbi del linguaggio e dell'apprendimento o dell’attenzione, ai disturbi psichiatrici, ai disturbi neuromotori come il disturbo della coordinazione motoria fino ad arrivare alle paralisi cerebrali infantili che pure possono essere considerate disturbi del neuro-sviluppo. Tutte queste condizioni rappresentano uno scenario complesso, alcune a esordio precoce, altre a comparsa più tardiva come in adolescenza. Dipendono tutte da diversi fattori”.
Stando alle parole di Fazzi, si tratta di disturbi che sono in costante aumento in Italia, sia in termini di prevalenza che di incidenza e che rappresentano un’area di intervento prioritario.
Le dieci regole
Nell’ambito della promozione del neurosviluppo, la SINPIA propone in un decalogo le principali raccomandazioni per garantire una buona salute mentale e fisica a partire dalle prime fasi della vita.
Eccole:
- promozione dell’interazione comunicativa tramite gioco (imitazione, attività simbolica, attenzione congiunta);
- promozione della lettura in famiglia;
- creare regole di vita e abitudini sane di relazione (porre limiti costruttivi per esempio);
- promozione di tutte le esperienze sensoriali/multisensoriali (tattili, uditive-musica-visive) e motorie per favorire la curiosità per l’esplorazione dell’ambiente;
- promozione dello sguardo mutuale tra madre/padre e neonato/lattante;
- prevenzione dell’eccesso, ma soprattutto uso consapevole e adeguato all’età dell’uso di strumenti informatici (cellulari, tablet, internet);
- promozione delle interazioni sociali e della vita di relazione in tutti i contesti di vita;
- corrette abitudini di vita prima del concepimento (per esempio no fumo, no alcol, no inquinanti ambientali, riduzione stress, attività fisica);
- promozione dell’allattamento al seno;
- cura e igiene del sonno.