I Google Glass sono già entrati in sala operatoria ma, fino ad ora, mai per un intervento importante come un prelievo di fegato.
La prima mondiale, per così dire, è avvenuta lo scorso Novembre all’Ospedale fiorentino di Careggi, e non deve trattarsi di un fatto del tutto casuale, visto che i De’ Medici, antichi proprietari della location, erano noti proprio per il loro mecenatismo e per l’attenzione verso gli artisti di valore e gli scienziati innovativi. Lo si apprende dalla Regione Toscana che, con un certo orgoglio, ha comunicato che il progetto ‘Google Glass a supporto della sicurezza e della qualità dei prelievi d’organo’ è una novità nel mondo dei trapianti.
Il progetto
Il progetto è stato realizzato insieme all’Organizzazione Toscana Trapianti (Ott) e all’Aido Toscana, ed è stato effettuato dai chirurghi Emanuele Balzano e Davide Ghinolfi dell’Unità Operativa di chirurgia epatica e trapianti di fegato dell’AOU Pisana.
Gli ormai celebri Google Glass si indossano e, mantenendo le mani libere, permettono di effettuare una serie di operazioni a comando vocale. Molto utili, in questo caso, le possibilità di inviare via web filmati e fotografie. Infatti, durante l’intervento effettuato dai chirurghi di Careggi, immagini registrate con i Google Glass relative al processo di valutazione macroscopica del fegato sono state inviate in tempo reale al coordinatore locale per i trapianti di fegato localizzato a Pisa. Ciò ha permesso di diminuire i tempi tecnici di valutazione dell’organo, riducendo quelli che i chirurghi chiamano “tempi di ischemia” e ottenendo un miglior risultato più rapidamente.
La possibilità di poter condividere, facilmente e in tempo reale, le fasi dell’intervento, possono poi rivelarsi altrettanto utili.
Le parti più importanti dell’intervento, inoltre, sono state registrate per diventare la parte saliente di un video didattico per chirurghi in fase di specializzazione. La particolare utilità della tecnologia offerta da questi occhiali interattivi ai fini formativi è da ricercarsi sia nell’altissima qualità delle immagini, che nel possibilità di ottenere la stessa visuale del chirurgo che pratica l’intervento.
Dal punto di vista didattico, spiega il responsabile dell’AOU Pisana dr. Franco Filipponi, “i Google Glass sono rivoluzionari perché i chirurghi in formazione non si limiteranno a osservare, ma apprenderanno la tecnica chirurgica come se fossero loro stessi al tavolo operatorio”.