Gli errori più comuni che si fanno quando ci laviamo il viso

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 12 Dicembre, 2017

Come lavarsi il viso: ecco alcuni consigli utili

La salute della pelle varia da persona a persona, perché la sua struttura non è uguale per tutti. Infatti, la pelle può considerarsi come il frutto di scelte e caratteristiche uniche, che comprendono: dove si vive, le attività svolte durante la giornata, i prodotti che si usano, i problemi legati alla cute e quanto è grassa o secca. Tutti questi fattori determinano l’aspetto della nostra pelle, per cui non esiste un unico modo giusto di lavarsi il viso, ma diverse attenzioni che influiscono sulla cute.

Gli esperti consigliano di lavarsi il viso due volte al giorno, la mattina e la sera prima di andare a dormire, per eliminare tutte le impurità, i residui e la polvere, che possono compromettere la struttura della pelle, disidratarla e causare l’insorgenza di alcune aree secche.

Lavarsi la faccia sembra essere molto semplice, ma la verità è che ci sono molte abitudini sbagliate che potrebbero danneggiare la cute. Ecco quali sono gli errori più comuni che si fanno quando ci laviamo il viso.

Scegliete il sapone per il viso giusto

Secondo il dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico di Milano, il professor Antonino di Pietro, è necessario scegliere un prodotto non eccessivamente aggressivo, che non elimini completamente lo strato lipidico e sebaceo dal viso.

Infatti, proprio questi due strati costituiscono una barriera protettiva che rende la pelle impermeabile e le cellule cutanee più coese. Quindi, è necessario preferire un detergente dolce, che non intacchi gli olii naturali della pelle, pur eliminando le impurità.

L’ideale sarebbe un prodotto che non contiene profumo, coloranti e conservanti sintetici come i parabeni. Se il prodotto è eccessivamente schiumoso, allora è meglio metterlo da parte, perché significa che contiene una quantità eccessiva di tensioattivi, che rendono la pelle molto secca.

Inoltre, i prodotti troppo profumati possono contenere sostanze che non solo irritano la pelle, ma che provocano anche reazioni allergiche. Meglio scegliere detergenti neutri e naturali.

Troppi lavaggi: NO!

Lavarsi più di due volte al giorno può irritare la pelle e renderla persino più unta. Se proprio si sente la necessità di lavarsi la faccia a metà giornata, si consiglia di farlo utilizzando solo acqua fresca, senza aggiungere nessun detergente. In questo modo, la pelle sarà rinfrescata, senza l’aggressività dei prodotti.

Tenere l’acqua calda lontana dal vostro viso

Dovete fare la pulizia del viso? Allora lo innaffiate di acqua bollente per far aprire i pori. Per avere una pelle più giovanile, invece, preferite docce di acqua ghiacciata, per far chiudere i pori?

In realtà, i pori non devono né aprirsi, né chiudersi. È innegabile che un po’ di vapore dia sollievo alla pelle, perché la rende più morbida, ma è importante ricordare che l’acqua calda aiutata l’azione dei detergenti, scioglie il sebo dal viso, rendendo la cute più esposta a irritazioni, infezioni e problemi vari.

Per rispettare gli oli naturali della pelle, è sempre meglio lavarsi il volto con acqua tiepida, mai bollente, facendo attenzione alle temperature dell’acqua persino sotto la doccia.

Esfoliare sì, ma non esageriamo

Eliminare le cellule morte con un buon esfoliante naturale e non aggressivo due volte alla settimana va benissimo, anche perché così facendo si stimola la rigenerazione delle cellule epiteliali, donando al viso un aspetto più sano.

Anche in questo caso, però, esagerare con l’esfoliante favorisce irritazioni, arrossamenti e intacca le naturali difese della pelle.

Scarsa igiene

Lavarsi la faccia la mattina aiuta a svegliarsi, oltre ad eliminare il grasso che si crea nella notte, mentre la sera favorisce l’eliminazione delle impurità dovute all’inquinamento e alla sporcizia accumulati durante tutto il giorno.

Saltare questi appuntamenti quotidiani con l’igiene favorisce l’ostruzione dei pori della pelle, rendendola più secca. Inoltre, per quanto sia difficile concentrarsi la mattina, appena svegli, è importante insistere in alcuni punti, spesso trascurati, quali mascella, attaccatura del naso e dei capelli.

Fate attenzione all’asciugamano!

In molti sono convinti che sfregare l’asciugamano sulla pelle favorisca la caduta delle cellule morte, rendendo la pelle più pulita. Questa convinzione non è solo sbagliata, ma anche dannosa. Infatti, bisognerebbe tamponare il viso e non strofinarlo con l’asciugamano, altrimenti si rischia di lasciare la pelle disidratata, farle perdere elasticità e renderla più soggetta alla formazione delle rughe.

Applicare la crema al momento giusto

Applicare la crema sulla pelle completamente asciutta ne riduce l’azione idratante, perché non viene assorbita in profondità, lasciando la pelle lucida e appiccicosa.

L’applicazione della crema, infatti, dovrebbe avvenire quando la pelle è ancora umida. Questo favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive della crema e un’idratazione più profonda. Ricordate, inoltre, che un detergente costoso non necessariamente è migliore. Infatti, se è particolarmente aggressivo, non farà che rovinare la pelle.

L’olio non è un detergente

Gli oli naturali sono stati di recente rivalutati. Infatti, grazie alle loro proprietà e caratteristiche più disparate ce ne sono per tutti i tipi di pelle, dall’emolliente al nutriente.

È importante però non considerare l’olio come un detergente, ma utilizzarlo in sostituzione alle creme di tanto in tanto, applicandolo sempre sulla pelle umida, massaggiando con movimenti circolari e avendo cura di rimuovere l’eccesso con un panno bagnato di acqua calda.

A questo punto lavarsi il viso sembra essere un’impresa più complicata del previsto. In realtà, è sufficiente fare un po’ di attenzione in più per avere numerosi benefici, come ritardare la comparsa delle rughe e avere una pelle luminosa e visibilmente più sana.

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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