Giornata Mondiale per la lotta contro l'HPV: l’importanza della prevenzione

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 04 Marzo, 2024

Dottoressa con paziente donna seduta sul lettino

Il Papilloma Virus (HPV) è un'infezione virale diffusa che colpisce la pelle e le mucose, causando diversi disturbi, tra cui il cancro cervicale.

La sua trasmissione avviene principalmente attraverso i rapporti sessuali non protetti, rappresentando una delle malattie sessualmente trasmesse più comuni.

Di seguito una panoramica su questo virus e sull’importanza della prevenzione vaccinale per contrastarlo.

Papilloma Virus: cos’è, sintomi, diagnosi

L'HPV è una famiglia di virus che possono infettare la pelle e le mucose di varie parti del corpo: esistono oltre 100 tipi di HPV, alcuni dei quali possono portare a condizioni più gravi.

Il Papilloma Virus si suddivide in genotipi a basso e alto rischio oncogeno: quelli a basso rischio, come l'HPV 4, 6 e 11, sono associati a lesioni genitali a bassa capacità di trasformazione maligna e alta capacità di regressione spontanea; i 14 genotipi ad alto rischio, tra cui l'HPV 16, 18, 31, 33, 45, 52, 58, sono noti per il loro potenziale oncogeno elevato, portando a lesioni che, se non trattate, possono progredire verso lo stadio tumorale.

Il virus, infatti, ha la capacità di penetrare nelle cellule della pelle e delle mucose, modificandone il DNA e causando la crescita di cellule anomale.

I genotipi a basso rischio possono manifestarsi come verruche, mentre quelli ad alto rischio possono portare a lesioni precancerose o cancerose. L'identificazione precoce di questi segnali, infatti, può favorire un intervento tempestivo e ridurre il rischio di complicazioni.

La diagnosi delle manifestazioni come verruche e condilomi avviene attraverso una visita specialistica ginecologica o dermatologica. Esistono anche test diagnostici che rilevano la presenza del DNA virale, come l'HPV DNA test, e esami per individuare lesioni precancerose o neoplastiche, come il Pap test e la colposcopia.

Contrariamente ad altri virus, l'infezione da HPV non conferisce un'immunità permanente: la stragrande maggioranza della popolazione si infetta almeno una volta nella vita, ma in più del 90% dei casi l'infezione si risolve spontaneamente senza sintomi evidenti. Tuttavia, nel restante 10% dei casi, l'infezione persiste, potenzialmente causando lesioni precancerose e cancerose.

Il dato più significativo è che l'HPV è responsabile di quasi tutti i casi di cancro della cervice, che rappresenta il quarto tumore più comune tra le donne e il 5% di tutte le neoplasie a livello globale: ogni anno, circa 570.000 donne e 60.000 uomini sviluppano un tumore correlato all'HPV. Questi numeri sottolineano l'importanza della consapevolezza e della prevenzione.

HPV: la prevenzione vaccinale è fondamentale

Per massimizzare l'efficacia di questo strumento preventivo, le istituzioni sanitarie raccomandano fortemente la somministrazione precoce del vaccino

Viene consigliato sia per le ragazze che per i ragazzi prima dell'inizio dell'attività sessuale: può, infatti, proteggere contro i tipi di HPV più comuni e ridurre significativamente il rischio di sviluppare complicazioni serie.

Secondo le indicazioni dell'OMS, la fascia raccomandata per la vaccinazione si colloca tra i 9 e i 14 anni: ricerche recenti, infatti, come una review condotta dalla Yale University, confermano che l'efficacia del vaccino contro le infezioni da HPV, verruche anogenitali, lesioni e tumori alla cervice è massima quando la somministrazione avviene in età precoce, pur mantenendosi elevata anche in giovane età.

Non sorprende quindi che, oltre alla vaccinazione nella fascia ideale, si stiano diffondendo raccomandazioni per attività di recupero anche tra i giovani che non sono stati precedentemente vaccinati: la vaccinazione di recupero (catch-up) è consigliata soprattutto alle donne di età fino a 26 anni che non hanno ricevuto il vaccino in precedenza o che non hanno completato il ciclo vaccinale.

In Italia il vaccino è gratuito per le ragazze fino ai 26 anni e per i ragazzi fino ai 18 anni. Tuttavia, c'è un crescente sostegno a estendere la gratuità fino ai 45 anni per entrambi i sessi, superando le casistiche attualmente previste.

Come sottolineato in un articolo di Wired.it, tra i sostenitori di questa estensione vi sono esperti autorevoli, ad esempio Carlo Foresta, professore ordinario di Endocrinologia presso l'Università degli Studi di Padova, e Giancarlo Icardi, professore ordinario di Igiene presso l'Università degli Studi di Genova.

I due specialisti invitano a una riflessione più ampia sull'utilità del vaccino, considerando la diffusione dell'HPV anche nella popolazione maschile.

La richiesta è di estendere la vaccinazione gratuita fino ai 45 anni, non solo per la prevenzione delle patologie HPV-correlate, ma anche per ridurre la probabilità di contrarre l'infezione da HPV, con benefici sulla fertilità e sulla poli-abortività nelle fasce d'età più attive sessualmente.

È importante chiarire che il vaccino non ha il potere di curare un'infezione o un tumore già correlato all'HPV; tuttavia, anche in presenza di un'attuale infezione la vaccinazione è fortemente consigliata, poiché offre una protezione contro le future reinfezioni e gli altri ceppi di HPV.

Nessun vaccino per contrastare il Papilloma Virus offre una protezione del 100%, è quindi essenziale comprendere che il rischio residuo non può essere completamente eliminato: per garantire una copertura completa è consigliabile adottare ulteriori misure preventive e praticare comportamenti sessuali sicuri.

Vaccinazione in Italia: modalità e tempistiche

La vaccinazione contro l'HPV non è obbligatoria in Italia, ma assume un ruolo di rilievo essendo inclusa nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

È raccomandata e offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi dall'età di 11 anni: il regime standard prevede due dosi somministrate a sei mesi di distanza fino ai 14 anni, mentre dalle età successive si consigliano tre dosi.

Per la somministrazione negli anni successivi le politiche regionali variano e, in alcuni casi, potrebbe essere previsto un sistema di co-pagamento che coinvolge il cittadino a sostenere parte del costo.

Tutte le regioni offrono il vaccino HPV gratuitamente alle ragazze fino ai 25 anni: a quest'età viene, inoltre, emesso il primo invito allo screening cervicale (Pap test); in alcune regioni anche le donne a cui è stata diagnosticata una lesione cervicale di grado CIN2 o superiore possono accedere a questa forma di prevenzione gratuita. 

Occorre, dunque, essere sempre informati sulle specifiche politiche regionali per garantire un accesso consapevole e agevole alla vaccinazione per questo virus in Italia. 

Il caso scozzese: traguardo storico della vaccinazione

La vaccinazione contro l’HPV in Scozia ha raggiunto un risultato incredibile, confermando la sua efficacia e portando a zero casi di tumore cervicale tra le ragazze e le donne nate tra il 1988 e il 1996.

Questi risultati, emersi da uno studio su un'intera generazione di circa 450.000 persone vaccinate, evidenziano il potere protettivo del vaccino, somministrato anche con una sola dose a ragazze di 12-13 anni.

Il Journal of the National Cancer Institute ha pubblicato recentemente questo studio, basato su un'analisi attenta dei dati dei Registri Tumori, dimostrando che la vaccinazione ha completamente azzerato il rischio oncologico senza mostrare alcun effetto collaterale o problema.

Dal 2008 la Scozia ha implementato una massiccia campagna di vaccinazione, raggiungendo il 90% di copertura vaccinale tra gli studenti di circa 15 anni. Questo successo sottolinea l'importanza di una copertura vaccinale ampia per massimizzare l'efficacia del programma.

È importante, inoltre, ricordare nuovamente che la vaccinazione dovrebbe avvenire prima dell'inizio dell'attività sessuale, garantendo una copertura completa e contribuendo a ridurre ulteriormente la circolazione del virus.

I risultati positivi in Scozia riflettono tendenze simili in tutto il mondo, come dimostrato dalle esperienze di paesi come l'Australia e la Finlandia, che hanno adottato con decisione la strada delle vaccinazioni di massa. A confronto, negli Stati Uniti, dove le campagne vaccinali sono meno estese, solo il 60% degli adolescenti tra i 13 e i 17 anni è vaccinato.

La vaccinazione contro l'HPV emerge così non solo come un successo individuale, ma come una strategia vincente nella lotta contro il tumore cervicale e le sue gravi conseguenze.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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