La poliomielite, una malattia molto contagiosa causata dal poliovirus, colpisce il sistema nervoso portando a paralisi anche totale. Ad oggi non esistono cure definitive, ma trattamenti in grado di minimizzarne gli effetti.
L’unica modalità di prevenzione rimane il vaccino: nel corso degli ultimi trent’anni, questo siero ha prevenuto 10 milioni di casi al mondo.
Facciamo il punto della situazione.
L’importanza della vaccinazione
Più di trenta anni fa, la polio colpiva dieci bambini ogni 15 minuti in quasi tutti i Paesi del mondo. Dal 1988, l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) partecipa all’iniziativa globale per l'eradicazione della polio, che ha come intento quello di eliminare la poliomielite in tutto il mondo.
Dopo l’approvazione del piano, le campagne di vaccinazione hanno ridotto i casi di poliomielite di oltre il 99%: da circa 350.000 casi stimati in oltre 125 paesi endemici, a 6 casi in due paesi endemici nel 2022, Afghanistan e Pakistan.
Di recente, però, questa malattia è ricomparsa nel bacino del Mediterraneo, ma occorre ricordare che ogni caso di poliomielite è prevenibile attraverso il vaccino: secondo l'Unicef, infatti, negli ultimi tre decenni nel mondo oltre 2,5 miliardi di bambini sono stati vaccinati.
Il vaccino (orale o inattivato) può proteggere un bambino per tutta la vita e protegge anche i sistemi sanitari: l'eradicazione farebbe risparmiare tra i 40 e i 50 miliardi di dollari l'anno, soprattutto nei paesi a basso reddito.
L’Istituto superiore di sanità ricorda che “in Italia la vaccinazione antipolio è obbligatoria dal 1966 e l'ultimo caso endemico si è verificato nel 1982. Nel 2002 il nostro paese ha ottenuto la certificazione ufficiale di Paese polio free e nello stesso anno la malattia è stata ufficialmente dichiarata eradicata dalla regione europea”.
La situazione
Il 2024 rappresenta un anno decisivo per gli sforzi globali volti all'eradicazione della poliomielite, come evidenziato dalla Global Polio Eradication Initiative (Gpei). Un focolaio di poliovirus variante di tipo 2 a Gaza ha dimostrato che finché il virus circolerà in qualsiasi parte del mondo, ogni Paese rimarrà a rischio.
Per contrastare questa emergenza, sono stati avviati due cicli di vaccinazione tra settembre e ottobre, raggiungendo oltre mezzo milione di bambini con un nuovo vaccino orale contro il poliovirus di tipo 2, insieme ad altri interventi sanitari. Tuttavia, l'Organizzazione mondiale della sanità ha espresso preoccupazione, segnalando che questi sforzi sono ora in pericolo a causa della sospensione della campagna a seguito di intensi bombardamenti.
L'OMS ha sottolineato che se tali interventi sono stati possibili, nonostante le gravi difficoltà, possono essere replicati ovunque. La Giornata mondiale della poliomielite di quest'anno rappresenta quindi non solo un momento per celebrare i risultati raggiunti, ma anche un'opportunità per rinnovare il sostegno globale e completare finalmente il percorso verso l'eradicazione della malattia.