Secondo alcuni ricercatori, attraverso la visione di esami ecografici ad alta risoluzione, capaci di mostrare tutti i piccoli movimenti di un feto, è possibile rilevare gli effetti negativi che il fumo materno in periodo di gravidanza ha sul futuro neonato.
Feti sani iniziano a fare conoscenza con i propri arti e le diverse parti del corpo toccandosi la testa, sfiorandosi il viso, muovendo la bocca in molti modi. Tutti questi movimenti diventano meno frequenti quando il sistema nervoso centrale che controlla il movimento inizia a svilupparsi.
La ricerca
Un team britannico, guidato da Nadja Reissland della Durham University, ha osservato migliaia di movimenti della bocca e degli arti (circa 80 scansioni ecografiche in 4D) di 20 feti: 4 appartenevano a donne che fumavano in media quattordici sigarette al giorno, gli altri 16 erano di madri non fumatrici.
Le scansioni sono state prese a quattro diversi intervalli di tempo, compresi fra le 24 e le 36 settimane di gravidanza. Le donne hanno anche compilato questionari sul loro stato di stress o depressivo. “La tecnologia ci consente ora di vedere ciò che prima era nascosto, rivelando come il fumo influisca sullo sviluppo del feto in modi di cui non ci si era mai realmente accorti”, afferma Brian Francis della Lancaster University, co-autore della ricerca. “Questa è un’ulteriore prova degli effetti negativi del fumo in gravidanza”.
Tutti i bambini sono nati completamente sani. Tuttavia, i feti delle madri fumatrici hanno mostrato un tasso significativamente più alto di movimenti della bocca e degli arti, rispetto alla normale riduzione di movimenti prevista in un feto durante la gravidanza.
Il fumo danneggia il feto
I ricercatori sostengono che la ragione di questa differenza potrebbe corrispondere a un significativo rallentamento dello sviluppo del sistema nervoso centrale dei feti di madri fumatrici: “Le immagini sembrano suggerire che i feti delle donne che fumano sono meno maturi nei loro comportamenti”, afferma Reissland all’USA Today.
Studi precedenti avevano già evidenziato un ritardo nella capacità di elaborazione vocale di bambini esposti al fumo prenatale. “I nostri risultati concordano con altri studi: lo stress e la depressione delle madri hanno un impatto significativo sui movimenti del feto e sono aspetti che vanno monitorati”, sostiene Reissland, “ma in aggiunta a questo, è del tutto evidente come anche l’esposizione alla nicotina abbia un effetto negativo sullo sviluppo fetale”.
I risultati di questo progetto pilota sono stati pubblicati sulla rivista Acta Paediatrica. Ovviamente saranno necessari studi più ampi per confermare questi risultati, così da poter considerare anche ulteriori effetti specifici del fumo di una madre sul proprio feto.