Fosforo e salute delle ossa: dove trovarlo

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Il fosforo è un elemento essenziale per il nostro organismo; esso si concentra prevalentemente nelle ossa e nei denti (per l’80%) e in piccola percentuale nel sangue, nelle cellule del sistema nervoso, nel collagene e nel tessuto muscolare.

Il giusto equilibrio tra fosforo e calcio condiziona notevolmente la salute delle ossa, che nel lungo termine può essere compromessa a causa delle carenza di uno o dell’altro minerale.

Oltre alla calcificazione delle ossa, il fosforo ha un ruolo fondamentale per il benessere generale dell’organismo: esso è implicato nella salute dei reni, nella produzione di energia da parte delle cellule, nella regolamentazione del pH, nell’attivazione di alcune vitamine e nella formazione di enzimi e proteine.

L’eliminazione dei fosfati avviene tramite feci e urina, pertanto, è necessario assicurarsi una continua e adeguata somministrazione a reintegro della parte espulsa, per evitare casi di carenza di fosforo, in medicina noti come ipofosfosfatemia.

L’importanza del fosforo

Il fabbisogno giornaliero di fosforo consigliato varia a seconda dell’età e delle condizioni di salute, esso oscilla dai 100 mg per i neonati, ai 700 mg per adulti, con picchi di 1250 mg in età adolescenziale, con eccezioni particolari in presenza di allattamento, gravidanza, malattie renali e osteoporosi.

Disturbi nervosi, irregolarità respiratoria, stanchezza fisica, difficoltà di compiere esercizi, disturbi intestinali, dolore e fragilità ossea, prurito, occhi rossi, nausea e vomito, sono i più comuni sintomi di condizioni di carenza di fosforo. Similari sono i sintomi di casi di eccesso di fosforo (ipofosfatemia), spesso riconducibili a disfunzioni renali.

Al manifestarsi e al prolungarsi di questi sintomi, è bene consultare un medico; nella maggior parte dei casi sarà sufficiente seguire una dieta sana ed equilibrata, accompagnata da una corretta idratazione, da esercizio fisico corretto e costante, per ottimizzare i livelli di fosforo carenti o in esubero nel proprio organismo.

L’alimentazione, purché opportunamente diversificata, rappresenta la migliore soluzione a problemi legati a carenza. Fortunatamente, il fosforo è un elemento naturalmente presente in molti alimenti di facile reperibilità.

Carenza di fosforo? Ecco cosa mangiare!

Ecco alcuni elementi da introdurre in modo versatile nella propria dieta per assicurarsi un corretto assorbimento di fosforo:

  • Pesce: orate, spigole, merluzzi, tonno sono particolarmente ricchi di fosforo, non per altro consigliato anche per i più piccoli.
  • Legumi: ceci, lenticchie, fagioli sono un vera e propria riserva di fosforo, nonché facili da usare in cucina.
  • Semi e cereali: farro, semi di girasole e soprattutto semi di zucca.
  • Frutta secca: noci, mandorle, pistacchi, pinoli sono fonti di minerali tra cui il fosforo.
  • Latte, uova, formaggi e derivati: sono ottime fonti di fosforo.
  • Carne: manzo e pollame.

Solo in taluni casi, potrebbe risultare necessario ricorrere a integratori a base di fosforo, ad esempio per donne adulte affette da osteoporosi, condizione in cui, l’eccessiva assunzione di calcio per ottemperare ai rischi di fragilità ossea, rende difficoltoso l’assorbimento da parte dell’apparato scheletrico di minerali quali il fosforo.

La bresaola della Valtellina IGP, ottima fonte di fosforo

Dove altro trovare il fosforo, senza rinunciare al gusto? In pochi sanno che la bresaola è ricca di preziosi minerali, tra cui il fosforo, terzo in ordine di concentrazione a sodio e potassio, a favore della salute dello scheletro e dei denti e per l’ottimale funzionamento del metabolismo.

bresaola: fosforo e salute

La bresaola è classificabile come uno degli affettati più pregiati disponibili al banco gastronomia: protagonista indiscussa della Valtellina.

La produzione, la selezione delle materie prime, l’alimentazione dei bovini e la controllata lavorazione delle carni hanno consentito alla bresaola della Valtellina di ottenere il riconoscimento del marchio comunitario IGP, ovvero di Indicazione geografica protetta.

Gustosa, particolarmente magra rispetto ad altri salumi, quali prosciutto cotto e crudo, versatile in cucina, la bresaola della Valtellina IGP è un’ottima soluzione alimentare per chi ha necessità di controllare i livelli di fosforo, per anziani, per sportivi e per chi segue un alimentazione sana.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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