Novità sul Patto per la Salute. Il ministro, Beatrice Lorenzin, ha annunciato il raggiungimento di un accordo sul fronte Fondo Sanitario 2014-2016 e sui nuovi Livelli Essenziali di Assistenza.
In particolare, secondo un comunicato diffuso dal Ministero della Salute al termine dell'incontro tenutosi il 28 gennaio scorso, il nuovo Fondo 2014-2016 assicura l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza con la definizione dell'elenco entro il 30 giugno 2014.
È stata raggiunta un’intesa anche circa l’impianto complessivo della norma e sul concetto di spending review interna, necessaria per ottenere una ottimizzazione dei costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale, nell'ottica di un forte miglioramento della Sanità pubblica.
Luca Coletto, coordinatore della Conferenza delle Regioni, assicura che il Ministro della Salute Lorenzin si è fortemente impegnato affinché i soldi risparmiati, grazie ai tagli programmati dal nuovo patto, siano reinvestiti nel comparto Sanità.
Cosa sarà previsto dalla nuova spending review?
La spending review, prevista dal Patto per la Salute, fornirà le risorse da usare per le classi meno agiate, soprattutto disoccupati e cassintegrati. Inoltre, il Ministro e il team di lavoro, formato dagli Assessori e dai Presidenti di regione, si dicono soddisfatti per il confronto sul Patto della Salute che prosegue a ritmi serrati con incontri già programmati.
Alla stesura del Patto partecipano sia il Ministero della Salute che le Regioni. Più precisamente, al tavolo saranno presenti Umbria, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Sicilia, Campania, Calabria, Basilicata e Liguria, più il Veneto capofila.
Oltre gli Assessori alla Sanità, ci saranno anche Presidenti e Assessori al bilancio: una rappresentanza ufficiale della Conferenza delle Regioni.
Le novità contenute nel Patto per la salute probabilmente si riferiranno alla compartecipazione della spesa. Secondo Colletto, infatti, non si vogliono aumentare i ticket, ma addirittura renderli più accessibili per le fasce sociali che necessitano di una maggiore tutela, come i disoccupati e i meno abbienti.
Parla addirittura di una “new deal” per la sanità, Raffaele Calabrò, Capogruppo del NCD in Commissione Salute alla Camera, secondo il quale il nuovo Patto aiuterà a disegnare una sanità che sappia rispondere alla crescente domanda di salute, cancellando prestazioni vecchie e costose.