«Una mela al giorno toglie il medico di torno». Chi di voi non ha mai sentito questo proverbio? Attenzione, però. Non è solo una banale credenza popolare!
Grazie a uno studio condotto da ricercatori italiani possiamo infatti trovare una vera e propria spiegazione scientifica al perché di questo modo di dire così diffuso in ogni angolo d’Italia.
Eccolo.
Buccia e polpa sono ugualmente importanti
Nella buccia e nella polpa delle mele ci sono polifenoli, più precisamente molecole naturali con funzione antiossidante.
Ma facciamo un passo indietro. Ricordiamo, prima di tutto, che l’intestino di ognuno di noi è ricoperto da una parete chiamata flora intestinale, una sorta di muro di difesa del nostro organismo.
Quando mangiamo una mela, di qualsiasi forma o colore, la nostra flora intestinale agisce sui polifenoli della mela, trasformandoli in composti bioattivi di vitale importanza per il nostro benessere.
Addirittura, sembrerebbe che forniscano protezione contro tumori, infiammazioni e diabete.
Perché le mele fanno così bene
È stato un team di scienziati della Fondazione Edmund Mach (conosciuta anche con acronimo FEM), in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), a rilevare dai dati scientifici perché una mela al giorno toglie il medico di torno.
Nello studio, pubblicato sulla rivista Food Research International, si descrive come gli studiosi abbiano scelto di focalizzarsi sulla cosiddetta nutricinetica o, in altre parole, sul percorso che le sostanze nutritive compiono all’interno del nostro organismo. In particolare, sono stati analizzati 110 polifenoli, presenti sia nella polpa sia nella buccia, per riuscire a osservare come la flora intestinale riesca a trasformarli in sostanze così salutari per il nostro organismo.
Le proprietà dei polifenoli della mela che, come abbiamo specificato, sono principalmente antiossidanti, vengono attivate dall’azione dei batteri intestinali rilasciando le loro caratteristiche naturali anti-diabetiche, antinfiammatorie e antitumorali.
Tuttavia, gli studiosi hanno dichiarato che esistono variazioni significative di quantità e di permanenza di questi principi attivi in ogni organismo a causa sia delle varie differenze genetiche che potrebbero esserci sia delle differenze nella composizione del microbiota intestinale.
Malattie cardiache e tumori: perché dovremmo mangiare le mele
Dunque, i ricercato ci hanno convinto degli enormi benefici che può avere il consumo di una mela al giorno.
Se il detto popolare – e questa recente ricerca – non bastasse a convincervi sulle numerose proprietà nutritive della mela, esistono altri due importanti studi che confermano i pregi di questo frutto in termini di salute.
La prima ricerca a cui si fa riferimento risale agli anni Duemila ed è stata pubblicata su Annals of Oncology. In particolare, un team di ricercatori italiani ha analizzato i dati provenienti da studi condotti tra il 1991 e il 2002.
L’obiettivo era quello di indagare il rapporto tra consumo di mele e cancro, partendo dal presupposto che molti tumori del tratto digerente sarebbero associati a un basso consumo di frutta e verdura. I risultati? Sembrerebbe esiste un rapporto inverso: più mele mangi, più si abbassa il rischio di ammalarsi di cancro.
Infine, abbiamo lo studio A statin a day keeps the doctor away: comparative proverb assessment modelling study, pubblicato dall’Università di Oxford nel 2013, che ha constatato come il consumo giornaliero di mele potrebbe prevenire e contrastare circa 8500 decessi nel Regno Unito, legati a malattie cardiovascolari nelle persone dai 50 anni in su.
Insomma, sembra proprio vero, quindi, che una mela al giorno toglie il medico di torno. Un solo consiglio: mangiate le mele con la buccia, ricca di vitamine, fibre e nutrienti e se temete la presenza di pesticidi, preferite il tipo biologico. Le ricette non mancano!