I fibromi sono tumori muscolari, quasi sempre di natura benigna, che si sviluppano nella parete dell’utero. Sono conosciuti anche con il nome di “leiomiomi” o “miomi“. Si può sviluppare un singolo mioma o più miomi, contemporaneamente, all’interno dell’utero. Possono essere piccoli come un seme di mela, grandi come un pompelmo o anche di più.
Una percentuale che varia dal 20 all’80%, nelle donne tra i 40 e i 50 anni, sviluppa dei fibromi.
I sintomi vanno da lievi a molto gravi e ciò dipende anche dall’entità, dalle dimensioni del fibroma e dal grado di vascolarizzazione.
Quali sono i fattori che aumentano il rischio di fibromi?
Tra i fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare un fibroma troviamo:
- Età: le donne in età fertile hanno più probabilità di sviluppare dei fibromi. Il rischio si riduce dopo la menopausa.
- Storia familiare: il rischio di sviluppare un fibroma diventa tre volte maggiore nelle donne la cui madre ha sofferto di questo problema.
- Origine etnica: i fibromi sono più frequenti nelle donne afro-americane.
- Obesità: il rischio di avere fibromi è in questi casi tre volte superiore alla media.
- Abitudini alimentari: le carni rosse e gli insaccati espongono maggiormente al rischio di fibromi, mentre, sembra che, mangiare molta verdura ne diminuisca il rischio.
Dove possono crescere i fibromi?
I fibromi crescono, per lo più, all’interno delle pareti dell’utero. Vengono distinti tre tipi di fibromi, in base al punto in cui si sviluppano:
- Fibromi sottomucosi: crescono nella cavità uterina.
- Fibromi intramurali: crescono all’interno della parete dell’utero.
- Fibromi sottosierosi: crescono all’esterno dell’utero.
Esistono anche i fibromi peduncolati, questi tendono ad ampliarsi restando attaccati alle pareti dell’utero attraverso una sorta di gambo.
Quali sono i sintomi dei fibromi?
I sintomi più frequenti sono:
- Emorragie
- Dismenorrea (Ciclo doloroso)
- Sensazione di pienezza nella zona pelvica
- Distensione addominale
- Minzione frequente
- Dolore durante il sesso
- Mal di schiena
Quali sono le cause dei fibromi?
Fattori genetici e ormonali possono combinarsi ed esporre al rischio di fibromi. Nonostante si conosca ancora poco il meccanismo, è stato ormai dimostrato che i fibromi sono sotto controllo ormonale (estrogeno e progesterone).
I fibromi possono trasformarsi in cancro?
I fibromi sono quasi sempre benigni, solo raramente si verificano casi di fibromi cancerosi detti leiomiosarcomi che, tuttavia, non nascono da fibromi benigni già esistenti.
Cosa succede se una gravidanza e hanno fibromi?
La maggior parte delle donne con fibromi ha una gravidanza normale ma possono esserci problemi durante il parto, quali:
- Taglio cesareo
- Bambino in posizione podalica
- Distacco della placenta
- Parto prematuro
Come si fa a sapere con certezza che si ha un fibroma?
Durante una normale visita ginecologica il medico può individuare la presenza di fibromi. La diagnosi si avvale del supporto di alcuni esami strumentali quali:
- Ecografia
- Risonanza magnetica
- Radiografie
- TAC
In alcuni casi si ricorre ad interventi chirurgici come:
- Laparoscopia – viene effettuata una piccola incisione vicino all’ombelico e, attraverso una sonda con telecamera, si può visualizzare l’utero su un monitor.
- Isteroscopia – Una sonda provvista di telecamera attraversa la vagina e la cervice nell’utero. Con questa procedura il medico può visualizzare l’utero.
Come vengono trattati i fibromi?
Il trattamento dei fibromi dipende da vari fattori:
- Età e Sintomi
- Gravidanze future
- Dimensione e posizione dei fibromi
Fibromi asintomatici possono non richiedere alcun trattamento. Se i sintomi sono lievi è possibile controllarli solo attraverso dei farmaci anti-infiammatori o farmaci anticoncezionali.
Altri farmaci utilizzati per trattare i fibromi sono gli “agonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine” che, sebbene ben tollerati dalla maggior parte delle donne, possono avere diversi effetti collaterali incluse vampate di calore, depressione, insonnia, diminuzione della libido, assottigliamento delle ossa e dolori articolari.
Chirurgia
Se i sintomi sono gravi, la chirurgia può essere il modo migliore per curare i fibromi. Esistono diversi approcci chirurgici:
- Miomectomia – vengono rimossi i fibromi senza prendere il tessuto sano dell’utero.
- Isterectomia – prevede l’asportazione dell’utero.
- Ablazione endometriale – il rivestimento dell’utero viene distrutto per controllare il sanguinamento eccessivo.
- Miolisi – eseguito in laparoscopia, un ago viene inserito nei fibromi che vengono distrutti.
- Embolizzazione dell’arteria uterina – un tubo sottile viene inserito nei vasi sanguigni che irrorano il fibroma. All’interno dei vasi vengono iniettate particelle di gel che bloccano l’afflusso di sangue al fibroma, inducendolo a ridursi.
Quali nuovi trattamenti sono disponibili?
Trattamento innovativo, l’ablazione con radiofrequenza, è ancora una tecnica poco utilizzata. Utilizza il calore per distruggere il tessuto fibroso circostante senza danneggiare il normale tessuto uterino. I fibromi rimangono all’interno dell’utero, ma si riducono le dimensioni.