Feldenkrais: quel nuovo metodo per dire addio al mal di schiena

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 01 Giugno, 2022

Metodo Feldenkrais per il mal di schiena

Il metodo Feldenkrais rappresenta una nuova tecnica contro il tanto temuto mal di schiena, che si presenta come il risultato di un complesso studio tra discipline diverse: 

  1. anatomia;
  2. psicologia; 
  3. neurofisiologia. 

Esso porta il nome dell’israeliano Moshe Feldenkrais, ingegnere fisico ed esperto di arti marziali.

Attenzione, però. Non è una ginnastica, né una terapia. 

Si potrebbe facilmente cadere nella tentazione di considerarla l’ennesima trovata New Age senza basi scientifiche, invece questo metodo è una delle tante tecniche che si basano sull’integrazione tra corpo e mente

Imparando come il nostro corpo interagisce con l’ambiente e come possiamo muoverci in modo meno stressante, possiamo capire quali sono, e quindi abbandonare, quei movimenti abituali che sono all’origine dei nostri dolori.

Che non si tratti di metodi alternativi, è dimostrato anche da alcuni studi scientifici.

Nel 2015, ad esempio, è stata pubblicata sulla rivista Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine una revisione di oltre 120 studi sull’efficacia del metodo Feldenkrais e gli esperti sostengono che i risultati emersi sono molto promettenti nel campo della gestione del dolore cronico, così come per chi soffre di problemi di equilibrio e in soggetti a rischio di caduta, come gli anziani

Vediamo di cosa si tratta.

Metodo Feldenkrais: quali principi?

Ancora poco conosciuto e poco accreditato in medicina, il metodo Feldenkrais è, insomma, definibile come un programma educativo, piuttosto che una ginnastica, una cura o una terapia.

Condizione necessaria per la buona riuscita di una seduta di Feldenkrais è lo stato di rilassamento del paziente, non solo fisico ma soprattutto mentale: mente e corpo devono interagire tra di loro.

Grazie a una serie di movimenti, lenti e dolci, accompagnati da esercizi respiratori, il paziente prende consapevolezza del proprio corpo, dei propri punti di debolezza e dei propri punti di forza.

 L’insegnante, però, non impone dall’alto il modo giusto di muoversi o compiere un’azione, ma aiuta il singolo ad ascoltarsi, a percepirsi mentre esegue i movimenti per poterli effettuare nel modo più congeniale

Il metodo Feldenkrais contro il mal di schiena prevede:

  • Lezioni individuali: l’insegnante aiuta il paziente ad eseguire determinati movimenti, senza applicare pressione sul corpo o tensione emotiva. Le lezioni individuali hanno una durata media di 30 minuti.
  • Lezioni collettive: l’insegnate invita i pazienti ad effettuare determinati movimenti, senza indicare le modalità di esecuzione e senza generare uno stato di competizione tra i soggetti che partecipano alla seduta. La durata media delle lezioni è di 60 minuti.

I primi risultati si possono evidenziare già dopo le prime 10 sedute, laddove lezioni individuali e lezioni di gruppo siano alternate in modo opportuno.

Attualmente il metodo non ha chiare evidenze scientifiche ma, nonostante ciò, conta già le prime introduzioni in alcune strutture ospedaliere italiane, tra cui l’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma e l’ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo.

Ricordiamo che le sedute di Feldenkrais sono consigliate a soggetti affetti a osteoporosi, fibromialgia, lombalgia, cervicalgia, problemi posturali, ma anche a sportivi e attori, per consentire loro di conoscere meglio il proprio corpo e di sfruttare al massimo i movimenti e le sue potenzialità anche nella vita lavorativa.

Se il mal di schiena rende impossibili le vostre giornate, se gli antidolorifici non hanno più l’effetto desiderato, non disperate: rilassatevi, ascoltate il vostro corpo, muovetevi lentamente ed in poco tempo il tanto temuto mal di schiena sarà solo un lontano ricordo.

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Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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