Il muco nelle feci è una situazione chiamata “mucorrea” che, il più delle volte, fa parte dei meccanismi fisiologici dovuti alla peristalsi intestinale. In altri casi invece, potrebbe essere la spia di alcuni problemi più seri.
Vediamo in questo articolo cos’è il muco nelle feci nei neonati e quando è il caso di preoccuparsi.
Cos’è la mucorrea
Il muco è una sostanza gelatinosa biancastra che viene prodotta fisiologicamente dal tratto intestinale al fine di mantenere una certa lubrificazione delle pareti del tratto digerente.
È quindi del tutto normale che una certa quantità di muco venga espulsa attraverso le feci del neonato. Nella maggior parte dei casi questo fenomeno passa quasi inosservato perché, normalmente, il muco ha una colorazione chiara, quasi trasparente, spesso prende la colorazioni delle feci. Tuttavia, in alcuni casi assume un colore tendente al giallo e questo rende indubbiamente il fenomeno più visibile.
Il muco viene spesso confuso con il grasso presente all’interno delle feci. Questa condizione, chiamata steatorrea, si differenzia, oltre che per il colore delle chiazze, anche per l’aspetto delle feci in sé. In caso di steatorrea, infatti, le feci appaiono traslucide, brillanti, con piccoli pallini all’interno delle feci , mentre in presenza di muco ci sono semplicemente delle chiazze biancastre, talvolta tendenti al giallo, possono presentarsi anche con aspetto filamentoso.
Muco nelle feci del lattante: possibili cause
Nelle righe precedenti è stato messo in luce il fatto che l’intestino produce fisiologicamente una certa quantità di muco, che si rivela utile per consentire un passaggio agevole delle feci attraverso il tratto digerente.
Se quindi il muco nelle feci di un neonato è presente in piccole quantità o solo occasionalmente, si può definire un fenomeno del tutto normale dovuto alla peristalsi intestinale. Questa situazione è oltretutto esacerbata se il bambino presenta stitichezza. Ciò accade perché, dal momento che le feci da alvo stitico sono dure e disidratate, si attiva un fenomeno compensatorio che porta ad una maggior produzione di muco.
Diverso è il caso in cui il muco rappresenta una costante nelle scariche del neonato o si presenta in quantità elevate, perché in questo caso potrebbe trattarsi di una condizione meritevole di un approfondimento medico.
I casi in cui il muco nelle feci del neonato assume un risvolto patologico sono generalmente:
- Infezioni intestinali.
- Allergie o intolleranze alimentari, che compaiono soprattutto durante il periodo dello svezzamento.
Altre possibili patologie o condizioni legate alla presenza non occasionale di muco nelle feci potrebbero essere:
- Sindromi da malassorbimento (tra cui la celiachia).
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa).
- Malassorbimenti dovuti ad allergie alimentari (tra cui l’intolleranza alle proteine del latte).
- Parassitosi (come ad esempio la Giardiasi, una malattia causata dall’infezione da Giardia Lamblia).
- Deficit enzimatici (ad esempio la carenza degli enzimi lattasi o sucrasi-isomaltasi).
- Malattie congenite (linfangectasia intestinale).
Cacca mucosa nel neonato da infezione intestinale
Come detto sopra, il muco nelle feci dei neonati può essere segno di un’infezione intestinale che, se presente, va riconosciuta e trattata adeguatamente.
Nel caso si tratti di gastroenterite, il muco nelle feci deriva dall’infiammazione intestinale causata dall’infezione.
I sintomi che caratterizzano la gastroenterite infantile sono:
- Vomito.
- Diarrea.
- Dolore addominale che si intensifica con le scariche diarroiche.
- Febbre o febbricola (sotto i 37,5 °C).
- Acetone (formazione dei corpi chetonici).
Questa sintomatologia, oltre ad essere fonte di disagio per il bambino, può portare ad un certo grado di disidratazione a causa della cospicua perdita di liquidi. Generalmente la disidratazione è tanto più intensa quanto più piccolo è il bambino.
La gastroenterite generalmente si risolve spontaneamente entro qualche giorno senza bisogno di alcun trattamento farmacologico.
Cacca gelatinosa nei bambini da giardiasi
La giardiasi è l’infezione che scaturisce dall’ingestione del parassita Giardia, più frequente tra i bambini che frequentano gli asili.
Nonostante alcune persone possano sviluppare l’infezione in maniera asintomatica, in una percentuale di soggetti si verificano sintomi che coinvolgono il tratto digerente, soprattutto nei bambini più piccoli che hanno un sistema immunitario ancora immaturo.
I sintomi riferibili a giardiasi sono:
- Dolore addominale crampiforme.
- Accumulo di gas intestinale
- Flatulenza.
- Scariche diarroiche liquide.
- Nausea.
- Astenia.
- Inappetenza.
Sintomi secondari sono invece:
- Intolleranza al lattosio insorta inseguito all’infezione.
- Malassorbimento delle sostanze nutritive.
Nel caso in cui il bimbo abbia sviluppato la giardiasi, l’infiammazione intestinale con muco, può derivare dai seguenti meccanismi:
- Abbassamento dei villi intestinali dovuti ad un danneggiamento delle cellule epiteliali.
- Malassorbimento dei nutrienti con conseguente fermentazione.
- Moltiplicazione batterica incontrollata all’interno dell’intestino.
- Inibizione degli enzimi digestivi all’interno del tratto intestinale.
Feci mucose neonato: quando rivolgersi al medico?
Come anticipato, la mucorrea può essere un fenomeno normale quando è occasionale ed il muco espulso è ridotto. Tuttavia, quando si nota una produzione costante e cospicua di muco, è bene contattare il medico che suggerirà la strada da intraprendere.
Inoltre, è consigliato far visitare il neonato dal pediatra anche nei casi in cui il muco occasionale è abbinato a:
- Diarrea.
- Vomito.
- Sangue nelle feci (anche se nella maggior parte dei casi si tratta di una lesione del canale anale).
- Mal di stomaco.
- Dolori crampiformi.
- Temperatura corporea superiore a 38 °C.
- Sintomi di disidratazione (stanchezza, scarsa produzione di urina e di colore scuro).
Diagnosi mucorrea: esami di laboratorio
Per accertare la presenza di mucorrea e stabilirne la causa, il primo step da seguire prima di effettuare esami più invasivi è un esame delle feci.
Si può quindi prelevare un campione di feci dal neonato ed inserirle nell’apposito contenitore sterile. Il prelievo va fatto a digiuno e il barattolo con le feci va conservato in frigorifero fino alla consegna (che deve avvenire entro 12 ore dalla raccolta).
Per quanto riguarda invece l’esame parassitologico, solitamente il laboratorio consegna direttamente dei contenitori pre-riempiti di un apposito liquido di conservazione, a cui andrà aggiunta e disciolta all'interno una piccola quantità di materiale fecale.