Farmaci per vertigini: una guida completa

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 27 Agosto, 2024

Ragazza che si appoggia al muro durante un giramento

Le vertigini sono ben più di un semplice capogiro passeggero. Si tratta di una condizione debilitante caratterizzata da stordimento, confusione e perdita di equilibrio, dovuta alla sensazione che l'ambiente circostante sia in movimento o rotazione. 

Questo disturbo vestibolare può manifestarsi improvvisamente, coinvolgendo occhi e orecchie, compromettendo l'equilibrio e la stabilità, e potendo causare persino svenimenti.

Gli episodi possono durare da pochi secondi a diversi giorni, influenzando significativamente le attività quotidiane, la capacità lavorativa e persino la sicurezza personale.

Le cause delle vertigini sono molteplici e vanno dai disturbi dell'orecchio interno a condizioni neurologiche più complesse. 

Fortunatamente, esistono trattamenti efficaci, tra cui farmaci specifici per le vertigini, che possono alleviare i sintomi e migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti.

Cos'è la vertigine

La vertigine è un disturbo dell'equilibrio caratterizzato dalla percezione illusoria di movimento o rotazione dell'ambiente circostante o di sé stessi. 

Dal punto di vista medico, è classificata come un sintomo, non una malattia, e può essere il risultato di varie condizioni che coinvolgono il sistema vestibolare, l'orecchio interno o, in alcuni casi, il sistema nervoso centrale.

Sintomi delle vertigini

Le vertigini possono variare in intensità e durata, ma in genere si manifestano con alcuni sintomi:

  • sensazione di rotazione o movimento dell'ambiente;
  • perdita di equilibrio o instabilità;
  • nausea e vomito;
  • nistagmo (movimento involontario degli occhi);
  • sudorazione fredda;
  • acufeni (ronzii o fischi nelle orecchie);
  • mal di testa;
  • visione offuscata o doppia.

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I sintomi possono essere talmente invalidanti da richiedere l'intervento di un trattamento con medicine per giramenti di testa, farmaci contro vertigini e altri disturbi associati.

Ma per capire quale medicinale per vertigini può fare al caso specifico, è necessario innanzitutto risalire alle cause, al perché si sono verificate. 

Alcune cause sono legate a condizioni mediche specifiche che richiederanno un trattamento specifico; altre cause sono da ricercare in alcune condizioni più comuni come la labirintite e i disturbi della cervicale.

Cause delle vertigini

Tra le cause principali delle vertigini vi sono condizioni quali:

  • vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB): causata da alcune posizioni della testa, dovuta al movimento nell'orecchio interno di alcuni cristalli detti otoliti (detta anche cupololitiasi)
  • malattia di Ménière: disturbo dell'orecchio interno caratterizzato da episodi ricorrenti di vertigini;
  • labirintite o neurite vestibolare: infiammazioni dell'orecchio interno spesso dovute a infezioni virali;
  • emicrania vestibolare: vertigini associate a emicrania
  • problemi cervicali: disturbi della colonna cervicale possono causare vertigini (vertigine cervicogenica);
  • infezione all'orecchio, come otite;
  • calo improvviso della pressione;
  • disidratazione;
  • anemia;
  • ipoglicemia;
  • disturbi cerebrovascolari: come ischemia o TIA che coinvolgono aree cerebrali responsabili dell'equilibrio;
  • farmaci: alcuni medicinali possono causare vertigini come effetto collaterale;
  • ansia e disturbi psicologici possono manifestarsi con sintomi simili alla vertigine;
  • tumori: raramente, masse che coinvolgono il cervello o l'orecchio interno possono causare vertigini.

La causa più generica e comune delle vertigini è la labirintite, una condizione solitamente trattata con questi medicinali:

  • farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre l'infiammazione;
  • antistaminici e steroidi per ridurre la risposta immunitaria o infiammatoria;
  • anticolinergici che riducono la sudorazione e altre funzioni del sistema nervoso;
  • antiemetici per trattare la nausea o il vomito;
  • benzodiazepine per indurre la calma.

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Un'altra causa tra le più comuni delle vertigini riguarda i disturbi della cervicale; il farmaco per vertigini da cervicale punta a risolvere l'infiammazione a livello muscolare e nervoso.

I farmaci più comunemente utilizzati per i disturbi cervicali comprendono:

  1. antinfiammatori come l'ibuprofene o il naproxene agiscono riducendo l'infiammazione e il dolore associati ai problemi cervicali;
  2. antidolorifici per alleviare il dolore acuto: possono essere utilizzati analgesici come il paracetamolo.
  3. miorilassanti come il ciclobenzaprina o il tizanidina aiutano a ridurre la tensione muscolare nella zona cervicale;
  4. antivertiginosi: in caso di vertigini associate a problemi cervicali possono essere prescritti farmaci come il betaistina (Vertiserc) o la meclizina.

Esistono poi anche alcuni medicinali da banco, ossia farmaci per capogiri e per vertigini che non richiedono la prescrizione medica. Da valutare sempre che qualsiasi medicina per vertigini può avere effetti collaterali

Per esempio, i farmaci che hanno un effetto calmante, come gli antistaminici, le benzodiazepine e l'olanzapina, possono causare sonnolenza o abbassamento della pressione sanguigna. 

Gli antistaminici e gli anticolinergici possono anche causare secchezza degli occhi o della bocca. A breve li vedremo nel dettaglio.

Farmaci per vertigini

Il trattamento farmacologico si basa su diverse classi di medicine per vertigini, ciascuna con un ruolo specifico nel gestire i sintomi e affrontare le cause sottostanti. 

Ecco una panoramica dei principali tipi di farmaci utilizzati.

Antivertiginosi

Sono farmaci antistaminici utilizzati nella terapia delle allergie ma che agiscono direttamente sull'orecchio interno, sul sistema vestibolare, alleviando le vertigini, migliorando la circolazione sanguigna nell'orecchio interno e regolando la trasmissione dei segnali nervosi legati all'equilibrio:

  • betaistina;
  • dimenidrinato;
  • cinnarizina;
  • flunarizina.

Attenzione ad alcuni effetti collaterali, tra i quali:

  • sonnolenza;
  • secchezza delle fauci;
  • disturbi gastrointestinali;
  • in alcuni casi, cefalea.

Antiemetici

Tra le medicine per le vertigini, gli antiemetici sono impiegati per contrastare sintomi correlati come nausea e vomito:

  • metoclopramide;
  • ondansetron;
  • domperidone.

Si consiglia di monitorarne l'uso per eventuali effetti extrapiramidali, ovvero contrazioni toniche involontarie di alcuni gruppi muscolari che producono crisi oculogire, protrusione della lingua, rigidità della mandibola, dei muscoli del collo, tremori

Infine è bene prestare attenzione alle interazioni farmacologiche e alla valutazione della funzionalità epatica e renale.

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Antistaminici

Gli antistaminici funzionano alleviando i sintomi vertiginosi, specialmente in caso di vertigini di origine vestibolare.

Esempi di farmaco per le vertigini:

  • meclizina;
  • difenidramina;
  • prometazina.

Queste medicine per vertigini agiscono alleviandone i sintomi acuti e prevenendo la cinetosi (o chinetosi), ma possono avere effetti collaterali nel causare sonnolenza. 

Non sono adatti per l'uso a lungo termine e possono causare possibili effetti anticolinergici.

Effetti collaterali dei farmaci per vertigini

A seguire, un riepilogo degli effetti collaterali associati alle principali classi di farmaci utilizzati per trattare le vertigini.

Antistaminici (come la meclizina o la difenidramina)

  • sonnolenza;
  • secchezza degli occhi o della bocca;
  • visione offuscata;
  • ritenzione urinaria;
  • costipazione.

Benzodiazepine (come il diazepam)

  • sonnolenza;
  • confusione;
  • perdita di coordinazione;
  • dipendenza con l'uso prolungato;
  • possibile peggioramento dei sintomi con l'interruzione improvvisa.

Anticolinergici

  • secchezza della bocca e degli occhi;
  • visione offuscata;
  • ritenzione urinaria;
  • costipazione;
  • tachicardia.

Antiemetici (come la metoclopramide)

  • sonnolenza;
  • irrequietezza;
  • effetti extrapiramidali (movimenti involontari);
  • diarrea.

Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)

  • disturbi gastrointestinali (nausea, dolore addominale);
  • rischio di ulcere con l'uso prolungato;
  • possibile aumento del rischio cardiovascolare.

Steroidi

  • aumento dell'appetito e del peso;
  • ritenzione di liquidi;
  • alterazioni dell'umore;
  • aumento della pressione sanguigna;
  • rischio di osteoporosi con l'uso prolungato.

Trattamenti non farmacologici

Oltre ai farmaci contro le vertigini, esistono approcci non farmacologici che possono essere utilizzati in combinazione con i trattamenti farmacologici per la gestione delle vertigini.

Terapie fisiche

Le terapie fisiche rappresentano un approccio non farmacologico fondamentale nel trattamento delle vertigini, in particolare per quelle di origine vestibolare.

Queste tecniche mirano a ripristinare l'equilibrio, migliorare la funzione del sistema vestibolare e a ridurre i sintomi vertiginosi attraverso movimenti specifici ed esercizi mirati. 

Le terapie fisiche sono spesso personalizzate in base alla causa sottostante delle vertigini e possono offrire sollievo senza gli effetti collaterali associati ai farmaci. 

Tra le principali terapie fisiche utilizzate troviamo:

  • manovre di riposizionamento degli otoliti (es. manovra di Epley per la VPPB);
  • esercizi di rieducazione vestibolare;
  • fisioterapia specifica per l'equilibrio.

Modifiche dello stile di vita

Se le vertigini sono dovute alla posizione del corpo, alla dieta o alla scarsa idratazione, si possono provare alcune modifiche per correggere le abitudini "sbagliate":

  • fare movimenti graduali;
  • fare movimenti lenti con la testa;
  • evitare alcune posizioni di lateralità del capo che possono spostare i cristalli nell'orecchio (es. quando si fa lo shampoo)
  • passare lentamente dalla posizione seduta a quella eretta;
  • bere più acqua;
  • mantenere un livello costante di glucosio nel sangue;
  • ridurre l'assunzione di sale (per la malattia di Ménière);
  • limitare alcol e caffeina. 

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Tecniche di rilassamento

Le tecniche di rilassamento giocano un ruolo importante nella gestione delle vertigini, soprattutto quando queste sono associate a stress, ansia o tensione muscolare.

Queste pratiche aiutano a ridurre lo stress, migliorano la consapevolezza corporea e promuovono un senso generale di benessere che può contribuire a diminuire la frequenza e l'intensità degli episodi vertiginosi. 

Inoltre, possono aiutare a gestire meglio l'ansia che spesso accompagna le vertigini. 

Tra le tecniche di rilassamento più efficaci troviamo:

Quando rivolgersi al medico

La consulenza medica è sempre necessaria prima di iniziare qualsiasi trattamento con un farmaco contro vertigini; infatti, le vertigini possono essere il sintomo di diverse condizioni che richiedono una diagnosi accurata.

In particolare, per i farmaci da prescrizione come benzodiazepine, anticolinergici o steroidi, è assolutamente necessaria la supervisione di un medico

Questi farmaci possono avere interazioni con altri medicinali, controindicazioni specifiche, e richiedere il monitoraggio continuo durante l'uso.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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