Dai farmaci generici un aiuto per le cure oncologiche

Benedetta Borzillo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 19 Febbraio, 2014

Cambia lo scenario delle terapie oncologiche.

La lotta contro il cancro avrà nuove armi? Non nuove, ma più numerose e meno costose.

Un numero rilevante di importanti farmaci biotecnologici per le cure oncologiche ed ematologiche è in scadenza di brevetto tra 2015 e 2020. Gli stessi farmaci, non più coperti da brevetto, saranno presto disponibili sul mercato a prezzi più bassi.

Una grande opportunità per il nostro Sistema Sanitario Nazionale. Coi soldi risparmiati, si potranno acquistare farmaci unici e innovativi. Infatti, come suggeriscono gli esperti, più farmaci biosimilari si comprano, più si risparmiano risorse, più risorse si possono investire in cure qualitative.

Ma cosa sono i farmaci biosimilari?

Un farmaco biosimilare è una versione alternativa di un farmaco biologico, già autorizzato per uso clinico.

Cosa significa versione alternativa?

Il meccanismo è molto simile a quello dei farmaci generici. Un farmaco è per un certo periodo di tempo proprietà esclusiva della casa farmaceutica che ne ha acquistato il brevetto. Quando il brevetto scade, la casa farmaceutica perde i suoi diritti di esclusiva. Nascono i cosiddetti farmaci generici, simili e sicuri rispetto ai farmaci "di marca".

Lo stesso può dirsi per i farmaci biosimilari. Anche i sofisticatissimi farmaci biotecnologici sono coperti da brevetto. Quando questo scade, entrano in commercio i cosiddetti farmaci bio-similari, equivalenti rispetto ai farmaci biotecnologi generatori.

“Per essere approvati dalle autorità regolatorie – le stesse che approvano anche i farmaci di riferimento – i biosimilari devono fornire evidenze di comparabilità, ossia dimostrare di essere sovrapponibili in termini di efficacia e sicurezza rispetto ai farmaci già presenti sul mercato. Perché mai le autorità dovrebbero approvare farmaci che mettono a rischio la salute dei cittadini dell’Unione Europea?”, ha spiegato Armando Genazzani, Professore Ordinario di Farmacologia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale.

Farmaci biosimilari: quale risparmio?

Scegliere farmaci biotecnologi di marca quando vi sono biosimilari disponibili ha un costo altissimo. Sia per il SSN, sia per la salute dei pazienti.

Secondo uno studio pubblicato di recente su Pharmacoeconomics-Italian Research Articles, se il SSN sceglierà i farmaci generici, si risparmieranno tra i 165 e i 200 milioni di euro nel 2015, e circa 450-570 milioni di euro nel 2020.

Ad oggi, “spendiamo centinaia di milioni di euro all’anno nelle classi terapeutiche in cui vi sono biosimilari. Le risorse che non abbiamo liberato, sarebbero potute andare a migliorare la terapia per i nostri pazienti. Infatti, meno biosimilari si utilizzano, meno risorse si hanno per comprare altri farmaci, magari unici e innovativi”, spiegano gli esperti.

Scegliere i farmaci generici per le cure oncologiche è sicuro?

I farmaci generici sono già parte integrante delle diverse procedure terapeutiche di malattie oncologiche ed ematologiche. In anni di terapie, non sono mai sorte problematiche relative alla sicurezza o efficacia dei farmaci generici.

“Nell’ambito della pratica clinica ematologica è sempre più frequente l’utilizzo dei fattori di crescita biosimilari come terapia di supporto durante i regimi di chemioimmunoterapia dei linfomi e dei mielomi”, spiega il prof. Adriano Venditti, professore associato di ematologia dell’Università di Roma Tor Vergata. 

Dagli esperti, dunque, un appello chiaro a favore dei farmaci generici. 

E allora cosa frena l’ascesa dei farmaci generici?

Nonostante siano vantaggiosi, i farmaci generici sono ancora guardati con sospetto da moltissimi pazienti – e anche tra i sanitari in molti ancora percepiscono i farmaci biosimilari come un’alternativa a basso costo. 

Ma insomma, i farmaci biosimilari sono o non sono equivalenti?

Secondo Andrea Messori, Vicepresidente della Società Italiana di Farmacia clinica e terapica, “sarà necessario tracciare con assoluta tempestività le evidenze terapeutiche che vengono via via generate sui bio”.

Solo un’informazione trasparente, chiara e condivisa permetterà di venire a capo della questione.

Benedetta Borzillo | Blogger
Scritto da Benedetta Borzillo | Blogger

Scrivo, leggo, insegno e... ancora scrivo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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