Quando le temperature salgono e il caldo diventa un problema, non bisogna pensare soltanto a bere tanto e a evitare l’eccessiva esposizione al sole: se assumete farmaci dovete stare attenti. Alcuni medicinali, infatti, possono interferire con la termoregolazione del corpo e anche con l’idratazione quando il nostro organismo è esposto ad alte temperature e alle radiazioni del sole.
Se seguite delle cure particolari o avete la necessità di assumere farmaci, ecco quindi le indicazioni dell’Aifa per evitare dannose interferenze tra farmaci e calore.
I farmaci che possono provocare danni a causa del caldo
- Anticolinergici: possono interferire con la termoregolazione, ridurre lo stato di vigilanza, ostacolare la sudorazione.
- Antipsicotici: potrebbero inibire la sudorazione, diminuire la pressione e la termoregolazione, riducendo la vigilanza e quindi la capacità di adottare atteggiamenti difensivi.
- Antistaminici: possono inibire la sudorazione e abbassare la pressione arteriosa.
- Antiparkinsoniani: possono inibire la sudorazione, abbassare la pressione e causare vertigini e confusione.
- Antidepressivi: possono ridurre la sudorazione, interferire con la termoregolazione e diminuire la vigilanza.
- Ansiolitici e rilassanti muscolari: possono ridurre la sudorazione e causare vertigini, diminuire la gittata cardiaca e influenzare il raffreddamento attraverso la vasodilatazione, causando problemi respiratori.
- Antiadrenergici e beta-bloccanti: possono influenzare la dilatazione dei vasi sanguigni, riducendo la capacità di dissipare calore.
- Simpatomimetici: possono peggiorare l’ipotensione nei soggetti sensibili.
- Antipertensivi e diuretici: possono condurre a disidratazione e ridurre la pressione.
- Antiepilettici: possono diminuire lo stato di vigilanza e aumentare lo stato di confusione.
- Farmaci utilizzati in caso di nausea, vomito, disturbi gastrointestinali, incontinenza urinaria: possono determinare squilibrio idro-elettrolitico.
Conservare i medicinali e difenderli dal caldo
Il foglietto illustrativo contiene sempre delle indicazioni utili per la conservazione dei farmaci. Qualora non fossero indicate, è consigliabile tenerli ad una temperatura inferiore ai 25 gradi in un ambiente asciutto e al riparo dalla luce diretta.
Quando i farmaci vengono tenuti a una temperatura superiore ai 25° per un massimo di due giorni la loro qualità non è a rischio; quando invece il periodo di esposizione aumenta, si riduce notevolmente la data di scadenza.
Se state per partire e andare in vacanza, quindi, vi consigliamo di riporre i farmaci in contenitori termici, evitando ovviamente l’esposizione diretta al sole. Questi consigli sono particolarmente utili per:
- antibiotici;
- farmaci adrenergici;
- insulina;
- analgesici;
- sedativi.
Quando occorre prestare particolare attenzione
Chi soffre di diabete o di problemi cardiaci deve stare attento: l’alterazione di una dose di insulina o nitroglicerina può essere rischiosa. Ecco perché è meglio tenere in frigo questi farmaci. Anche gli antiepilettici e anticoagulanti possono essere pericolosi se alterati, per non parlare degli antibiotici che potrebbero causare danni ai reni e allo stomaco.
I farmaci a base di ormoni, come quelli per la tiroide o gli anticontraccettivi sono sensibili al calore perché contengono proteine, che con le alte temperature tendono a cambiare le loro proprietà.
Altri consigli
Attenzione all’armadietto del bagno: l’elevata umidità di questo luogo della casa potrebbe essere nociva per i vostri medicinali.
Un altro consiglio e di mantenere i farmaci nelle loro confezioni originali: quelli in vetro oscurato, per esempio, sono già predisposti per bloccare l’effetto nocivo della luce o impedire il contatto con la plastica, che potrebbe modificare la natura del farmaco.