Attenzione alle fake news, ovvero alla notizie false! Sono molto pericolose soprattutto quando riguardano un argomento così delicato come la salute. La dr.ssa Ellen McPake ha deciso dunque di pubblicare un articolo sui falsi miti sul cancro, grazie anche all’associazione oncologica benefica per cui lavora, la Macmillan Cancer Support. Vediamo insieme i punti salienti.
I falsi miti sul cancro
Dunque, quali sono i falsi miti sul cancro? Eccoli!
Il bicarbonato di sodio può curare il cancro
Alcune persone credono che bevendo o assumendo bicarbonato di sodio per via endovenosa si possa curare il cancro. Ovviamente, non ci sono alcune prove a sostegno di questa tesi.
La dr.ssa McPake riferisce che alcuni pazienti le hanno confessato di aver provato questo metodo perché «meno pesante della chemioterapia o della radioterapia». È opportuno, però, ricordare che, oltre a non avere alcun effetto nella cura del cancro, questo rimedio potrebbe essere altamente pericoloso per alcune persone, poiché influisce negativamente sul funzionamento dei reni.
Lo zucchero causa il cancro
Alcuni pazienti pensano erroneamente che lo zucchero possa causare il cancro. Seppur l’obesità sia stata riconosciuta come fattore di rischio per il cancro, il consumo di zucchero in sé non ha un legame diretto, come già spiegato in un nostro precedente articolo.
La Mayo Clinic, infatti, sostiene che «lo zucchero non causa la crescita più veloce del cancro. Tutte le cellule, incluse quelle tumorali, dipendono dallo zucchero nel sangue (glucosio) per l’energia. Fornire più zucchero alle cellule tumorali, però, ne accelera la crescita». Questo non vuol dire che lo zucchero debba essere sradicato completamente, anche perché, come evidenzia McPake «non c’è modo di eliminare completamente lo zucchero dalla tua dieta».
La vitamina C cura il cancro
Per quanto sembri assurdo, esiste anche questo mito. L’infermiera McPake riferisce che un suo stesso paziente abbia sborsato moltissimi soldi per una cura a base di vitamina C in una clinica estera. Questo viaggio, ovviamente, non ha apportato alcun beneficio.
Solo le persone anziane possono sviluppare tumori
Questa convinzione sembrerebbe derivare dal fatto che è più comune ricevere la diagnosi di cancro con l’avanzare dell’età. Ad esempio, la metà dei casi di cancro negli UK diagnosticati ogni anno avvengono in individui con più di 70 anni.
Questo fenomeno può essere facilmente spiegato: nel tempo, le cellule del nostro corpo si danneggiano e, proprio questo danno – se si accumula – può portare allo sviluppo di un cancro.
Recenti ricerche sembrerebbero invece evidenziare che negli ultimi decenni i più giovani hanno presentato un maggiore incremento nel rischio di essere affetti da questa brutta malattia.
Gli squali non hanno il cancro
Alcuni pazienti credono che gli squali non possano sviluppare il cancro: la loro cartilagine, dunque, potrebbe essere utilizzata nella cura e nel trattamento di alcune forme tumorali.
Questo mito risale agli anni ’70, quando i ricercatori della Florida non trovarono nessuna traccia di tumori in seguito all’esposizione degli squali a sostanze altamente cancerogene. Una serie di recenti studi, invece, hanno denigrato questa tesi. Nel 2010 è stato infatti dimostrato che anche gli squali possono sviluppare il cancro: uno squalo nutrice di sesso femminile presente nello zoo di Indianapolis era infatti affetto da un melanoma.
I clisteri di caffè aiutano nella cura
McPake riferisce che, per molto tempo, fu in voga l’utilizzo di clisteri di caffè per la cura del cancro. Alcuni siti, infatti, sostenevano che questo metodo potesse favorire il funzionamento intestinale, andando ad agire positivamente sulle forme tumorali.
Si tratta ovviamente di una falsa credenza che, se attuata, potrebbe rivelarsi molto pericolosa. A tal proposito il Cancer Research UK evidenzia che «i clisteri di caffè sono stati collegati a grave infezioni, disidratazione, costipazione, colite, pericolosi squilibri elettrolitici o addirittura morte».
È una malattia moderna
Il cancro talvolta viene addirittura considerato una malattia moderna provocata dall’uomo stesso.
Questa teoria complottista non è assolutamente vera: il cancro è stato ritrovato anche nelle mummie egiziane. Ad esempio, ad una mummia di 2250 anni fa è stato evidenziato un tumore alla prostata. Anche su un dito di uomo di 1,7 milioni di anni, proveniente dal Sud Africa, è stata rilevata una forma aggressiva di cancro osseo.
Il consiglio in caso di cancro, così come di ogni altra condizione medica, è quello di consultare il proprio medico, il quale sarà in grado di consigliarvi come procedere al meglio o a quale struttura o specialista rivolgervi.