Vacanze, buon cibo, movimento: l'estate arriva e con essa la voglia di liberarsi del torpore dell'inverno e di concedersi relax e qualche vizio.
Tuttavia, in questo periodo dell'anno non bisogna abbassare la guardia in tema di salute: non solo è bene proteggersi dai pericoli tipici di questa stagione, quali caldo e scottature solari, ma è bene non perdere di vista anche il proprio intestino. Si, perche gli esperti hanno segnalato che l'estate è la stagione peggiore per le malattie gastroenteriche.
La notizia arriva da reumatologi e gastroenterologi riuniti a Roma per il I Congresso della Società Italiana di Gastroreumatologia (Sigr) il 27 e 28 giugno scorsi, che hanno dimostrato un peggioramento in Italia nel periodo caldo di malattie infiammatorie croniche intestinali, soprattutto del morbo di Crohn.
Maggiori infezioni intestinali
Anche se non si è ancora arrivati a conclusioni definitive, la riacutizzazione di questi disturbi sarebbe dovuta a una maggiore incidenza di infezioni intestinali in determinati momenti dell'anno a seconda delle aree geografiche, che provocano un conseguente aumento di malattie gastrointestinali.
La tendenza non è solo italiana: anche in Cina, Spagna e Slovacchia i disturbi peggiorano in estate, mentre in Grecia accade in autunno e in Gran Bretagna in inverno.
Secondo quanto spiega Vincenzo Bruzzese, presidente della Sigr, l'esposizione al sole ha un effetto protettivo, in quanto favorisce la produzione di vitamina D, che aiuta a "prevenire l'insorgenza dell'artrite reumatoide e di altre malattie autoimmuni". La vitamina D è carente in tutti i Paesi, anche in quelli industrializzati, con diffusione di questo tipo di malattie.
Roberto Lorenzetti, specialista in gastroenterologia all'ospedale Nuovo Regina Margherita di Roma, segnala che in Paesi come la Gran Bretagna invece, dove il picco di malattie intestinali croniche si raggiunge nelle stagioni fredde, la causa sembra essere correlata all'aumento delle infezioni delle vie respiratiorie e quindi al maggior consumo di antibiotici e antinfiammatori.
Varietà di fattori
Gli esperti precisano tuttavia che le malattie gastroreumatologiche, quali artrite reumatoide, spondiloartriti e malattie infiammatorie croniche intestinali dipendono da molti fattori, quali predisposizione genetica, agenti esterni e il rilascio di molecole proinfiammatorie come il Tnf-alfa (Tumor Necrosis Factor).
Si tratta di una molecola che se prodotta in quantità eccessiva è in grado di danneggiare non solo l'apparato gastroenterico, ma anche cute e articolazioni.
La regolarità e la salute intestinale sono fattori di benessere importanti dell'individuo ed è quindi consigliabile consultare il medico in caso di disturbi persistenti.