Epatite acuta nei bambini: cosa ne pensa l’esperto

Dr. Guido Castelli Gattinara

Ultimo aggiornamento – 06 Maggio, 2022

Epatite Acuta Nei Bambini, La Parola All'Esperto

Intervista al dottor Guido Castelli Gattinara, membro del tavolo tecnico malattie infettive e vaccini della SIP e Presidente della SITIP (Società Italiana Infettivologia pediatrica).


È ormai da giorni che si parla dell’arrivo in Italia dell’epatite acuta che colpisce i bambini – costringendo alcuni di essi anche al trapianto di fegato.

C’è ancora molta incertezza attorno all’argomento, ma abbiamo provato a fare il punto della situazione insieme al dr. Guido Castelli Gattinara, Infettivologo dell’Ospedale Bambino Pediatrico Gesù, membro del tavolo tecnico malattie infettive e vaccini della SIP e Presidente della SITIP (Società Italiana Infettivologia pediatrica).

Che cosa sappiamo di questa nuova tipologia di epatite? È diversa da quelle già esistenti?

Purtroppo, ad oggi, ne sappiamo ben poco. Si tratta di un tipo di epatite che non si identifica con uno dei virus conosciuti: molto probabilmente è di natura virale, ma non è ancora stato trovato l’agente che la causa.

Non possiamo, quindi, affermare con certezza quale sia la causa di questo tipo di  epatite . La cosa che ci stupisce è il numero di casi, molto più elevato di quello che è registrato di solito in Europa .

Questi bambini vengono colpiti da un improvviso danno epatico, a volte anche grave – tant’è vero che, dei circa 170 positivi accertati fino ad oggi, 17 sono stati sottoposti a trapianto di fegato.

Sappiamo, inoltre, che non si tratta di un ceppo di epatite già noto, ma è normale, anche se raro, registrare nuovi casi di epatite nei bambini che non abbiano una causa eziologica riconosciuta.

Ad oggi, esistono differenze di sintomatologia rispetto all'età dei bambini?

Al momento no, non ci sono differenze rilevanti. Queste forme di epatite compaiono anche con pochissimi sintomi: a volte sono occasionali e di solito non è presente molta  febbre  – o non c’è affatto.

Altri effetti possono essere vomito e diarrea, ma i campanelli d’allarme sono  ittero  e la presenza di urine scure e feci bianche: queste sono manifestazione che il  fegato  non sta funzionando a dovere.

Perché si parla di possibili collegamenti con il covid e di effetto-lockdown?

Questo accade perché esiste una connessione temporale tra i due eventi presi in considerazione.

Veniamo da un’importante epidemia da Covid-19, il numero di bambini piccoli non vaccinati è molto alto. Di conseguenza, nei mesi scorsi, il picco epidemico che riguarda questa categoria è stato notevolmente alto.

Non si sa ancora quanto questi fattori siano connessi, ma si può sicuramente parlare di una collegamento temporale.

Dobbiamo ancora capire la condizione eziopatogenetica del fenomeno.

Quanto è concreta l'influenza dell'adenovirus sullo sviluppo di questo nuovo tipo di epatite?

È difficile da dire. L’adenovirus 41 è stato riscontrato in un notevole numero di bambini, ma, allo stesso tempo, sappiamo che questo agente patogeno di solito non causa epatiti acute

Quindi non è possibile dire con certezza che l’adenovirus sia la causa dello scoppio di questa epatite: potrebbe essere una concausa, ma abbiamo ancora pochissime certezze.

L’unico punto fermo che abbiamo è che, sicuramente, non c’entra il vaccino anti Covid. Nessuno dei bambini colpiti da epatite acuta era vaccinato, quindi è importante, per i genitori preoccupati, insistere sul fatto che la protezione e la prevenzione, nei più piccoli, è importante e va fatta.

Come mai in Inghilterra si sono registrati più casi rispetto all'Italia?

La prima cosa a cui possiamo pensare è un effetto legato alla capacità del sistema sanitario inglese di accorgersi subito di quello che sta succedendo, quindi il numero di casi è più alto poiché sono stati più capaci e veloci ad accorgersene.

Alcune epatiti possono passare inosservate, avendo dei sintomi lievi: magari in Inghilterra ne hanno scoperte di più.

Ovviamente, si tratta solo di un’ipotesi, è molto difficile avere certezza. La cosa interessante da notare è che ci sono molti Paesi coinvolti.

Si sente di dare delle raccomandazioni generali di prevenzione per i genitori?

Assolutamente, si tratta di importanti precauzioni generali nei confronti dell’igiene personale e della prevenzione delle malattie infettive.

Dal momento che questa sembra essere una malattia contagiosa, è quindi fondamentale il lavaggio frequente delle mani, l’utilizzo delle mascherine e della distanza di sicurezza.

L’altro punto fondamentale è quello di vaccinare i bambini contro il Covid-19: come abbiamo visto, non esiste una correlazione tra il siero di immunizzazione e l’epatite. I genitori non devono, quindi, avere paura.

Dr. Guido Castelli Gattinara
Scritto da Dr. Guido Castelli Gattinara

Membro del tavolo tecnico malattie infettive e vaccini della SIP e Presidente SITIP (Società Italiana Infettivologia pediatrica).

a cura di Redazione Pazienti
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