Chi soffre di endometriosi sa quanto siano dolorosi i disturbi a essa connessi.
L’endometriosi è, infatti, un disturbo che provoca dolore, in cui il tessuto che normalmente è posizionato all’interno dell’utero – l’endometrio – cresce al di fuori dell’utero. Nell’endometriosi, il tessuto endometriale dislocato continua ad agire come farebbe normalmente – si addensa, si rompe e sanguina con ogni ciclo mestruale. Purtroppo, il fatto che sia dislocato, fa sì che il tessuto non sia espulso totalmente. Il tessuto intorno può quindi irritarsi e infine sviluppare tessuto cicatriziale e aderenze – tessuto anomalo che lega gli organi insieme.
L’endometriosi può causare dolore, a volte molto forte, in particolare durante il ciclo mestruale. Possono in alcuni casi svilupparsi problemi di fertilità. Fortunatamente, esistono trattamenti efficaci che contrastano il verificarsi di tali situazioni.
Qui di seguito troverete un elenco di trattamenti alternativi (fitoterapia), per migliorare la convivenza con questa patologia, elencati dal CER.
Queste tecniche non hanno uno scopo curativo, ma si occupano soltanto di alleviare i sintomi della patologia.
Le cure alternative per l’endometriosi
- I preparati di origine vegetale, da inalare, applicare a livello topico come unguento, usati come supposta o ingeriti sotto forma di tisana, possono portare un sollievo dai sintomi dell’endometriosi. Possono anche essere combinati tra loro per aumentarne l’efficacia. Fate comunque attenzione alle erbe usate, perché alcune possono essere tossiche. Prima di intraprendere un trattamento di questo genere consigliatevi sempre col vostro medico. Gli erboristi pensano che le erbe vadano ad agire sui livelli di estrogeni, prodotti dal fegato (seppur in minima quantità). Un medico canadese ha notato come, somministrando a 15 donne che soffrivano di endometriosi un preparato a base di erbe, questo sia andato a stimolarne la funzionalità epatica, producendo effetti positivi in 12 casi su 15. Le erbe somministrate erano: tarassaco, foglie di bietola, cascara e uva ursina. Altre erbe che vanno ad alleviare il dolore dovuto sono: Cohosh blu, mirtillo, piantaggine, erba di San Giovanni, menta piperita, valeriana, Dong Quai, False Unicorn, olio di enotera, Chasteberry / Vitex, Cimicifuga, Uva ursina, gramigna, rosso lampone, Yam, e salice bianco.
- L’agopuntura è un’altra opzione possibile per alleviare i sintomi di endometriosi. Secondo la filosofia cinese, questi aghi sottili, piantati in vari punti del corpo, dovrebbero ristabilire l’equilibrio all’interno dell’organismo.
- La TENS è una terapia che controlla il dolore attraverso la stimolazione nervosa. Una macchina trasmette della corrente elettrica al corpo, attraverso elettrodi posti nelle zone doloranti. Di solito, gli effetti positivi di questa terapia si presentano velocemente. Esistono macchinari di uso casalingo per la TENS terapia.
- Il massaggio Shiatsu, una tecnica giapponese che usa la digito-pressione e va a bilanciare i flussi corporei, eliminando così il dolore.
- Un rimedio più tradizionale è praticare un po’ di sano esercizio fisico.
- Il Biofeedback è una tecnica che usa elettrodi per rilassare il corpo. Va ad alterare la frequenza cardiaca, l’attività muscolare, la temperatura della pelle e l’attività delle onde cerebrali.
- L’osteopatia cerca di alleviare i sintomi dell’endometriosi attraverso la manipolazione di muscoli, legamenti e ossa.
- La naturopatia usa solo metodi naturali per curare questi sintomi dolorosi. Di solito, questa tecnica utilizza, da soli o in combinazione, digiuno, terapia vitaminica e minerale, cromoterapia, irrigazioni, idroterapia, erbe, esercizi di respirazione, attività fisica, massaggi, manipolazione articolare, agopuntura ed altre tecniche.
- La dieta fa bene a tutto il corpo e non è utile solo a ridurre i dolori dovuti all’endometriosi. Questa patologia spesso però comporta anche varie intolleranze alimentari e un’alimentazione sbagliata può andare ad aumentare i dolori all’addome. Una dieta con pochi grassi e ricca di frutta e verdura, dove i livelli di zuccheri e sodio sono bassi è l’ideale. L’approccio dietetico può anche funzionare bene per alleviare i sintomi digestivi e gastrointestinali associati al disturbo.