È noto che le emozioni siano contagiose e che lo stato d’animo di un individuo possa influenzare quello delle persone che lo circondano.
La felicità e le altre emozioni sono sempre state al centro di numerose discipline, come psicologia o economia, e da molto tempo sappiamo che gli stati emotivi possono essere trasferiti da un individuo all’altro tramite la mimica facciale, i gesti del corpo o le nostre espressioni.
Ciò che era meno noto, e che i ricercatori americani dell’Università di Yale hanno scoperto, è che gli stati d’animo possono diffondersi anche attraverso i social network.
La ricerca
Lo studio, effettuato in collaborazione con Facebook, ha raccolto i dati di milioni di utenti per un periodo di circa tre anni, analizzando l’impatto dei giorni di pioggia sugli aggiornamenti di stato degli utenti del social network.
Il risultato, pubblicato sulla rivista scientifica online Plos One, rivela come la giornata piovosa influenzi direttamente i contenuti emozionali degli “status” che gli utenti postano e come questi, a loro volta, influenzino in grande misura gli stati d’animo dei loro amici e degli amici dei loro amici, in qualunque area geografica si trovino.
“Ciò che le persone sentono e dicono in un determinato luogo può diffondersi in molte parti del mondo in tempo reale – scrivono gli autori della ricerca – aggiungendo che “i social network possono aumentare l’intensità della sincronia emotiva globale”.
I ricercatori hanno osservato, inizialmente, come i post negativi siano aumentati dell’1,16% e quelli positivi diminuiti dell’1,19%, per le persone direttamente coinvolte dalla giornata piovosa; successivamente, l’attenzione è stata rivolta agli amici di queste persone e ai loro aggiornamenti di stato.
Il risultato
Ogni post negativo ha generato un ulteriore 1,29% di post negativi tra gli amici degli utenti sotto la pioggia, mentre i post positivi, hanno generano addirittura l’1,75% in più di post positivi rispetto al normale.
Conclusione
I social network possono amplificare e diffondere le emozioni degli utenti, generando un sincronismo emozionale su larga scala che genera gruppi di persone felici o infelici.
Si può facilmente intuire come questi picchi di emozioni globali possano comportare un aumento della volatilità in molti aspetti fondamentali della nostra società, dalla politica alla finanza.