Emorroidi sanguinanti? Una guida per capire come comportarsi in questi casi

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 08 Giugno, 2022

Cosa fare per le emorroidi sanguinanti

La sindrome emorroidaria (comunemente nota come “emorroidi”) è un disturbo frequente e facilmente curabile, ma spesso non diagnosticato e trascurato per imbarazzo. Il peggioramento della condizione può avere ripercussioni sulla qualità di vita, rendendo disagevole svolgere alcune attività e inducendo il soggetto ad evitarle. 

Tale sindrome è caratterizzata dall’infiammazione delle emorroidi, cioè di alcune strutture vascolari del canale anale, ovvero dei plessi venosi localizzati nella porzione terminale del retto e nell’ano. Esse svolgono un ruolo nel meccanismo dell’evacuazione e nel mantenimento della continenza. 

Purtroppo, quando si infiammano, le emorroidi possono gonfiarsi e provocare dolore, bruciore, prurito e sanguinamento. Quest'ultimo rappresenta uno dei sintomi più comuni, presente già nelle fasi iniziali della sindrome, che può peggiorare notevolmente con il progredire della malattia. 

Quindi, cosa fare per le emorroidi sanguinanti? Esistono dei rimedi utili? Vediamolo insieme.

Emorroidi sanguinanti: cosa fare quando si verificano?

Per curare le emorroidi è prima di tutto necessario superare ogni imbarazzo e rivolgersi al medico per sottoporsi a visita. Il medico dovrà stabilire se il paziente presenta emorroidi interne o esterne, cioè che rimangono nel canale anale o sporgono dall’orifizio. Successivamente dovrà classificare la malattia per stabilire il giusto trattamento. 

Le emorroidi, infatti, possono essere classificati in quattro gradi:

  • Grado I, con emorroidi interne
  • Grado II, con emorroidi interne con lieve protrusione (ovvero possono fuoriuscire dal canale anale durante la defecazione e rientrare spontaneamente)
  • Grado III, con emorroidi esterne che possono essere reintrodotte nel canale anale
  • Grado IV, con emorroidi esterne che rimangono al di fuori dell’orifizio anale

Sottolineiamo che il sanguinamento può essere presente in ogni stadio. Quindi, possiamo avere a che fare sia con emorroidi interne sanguinanti sia con emorroidi esterne sanguinanti.

Per curare la sindrome negli stadi iniziali è sufficiente apportare delle modifiche all’alimentazione ed eseguire una corretta igiene intima. Talvolta, per ottenere un buon risultato, il medico può ritenere utile consigliare rimedi non farmacologici, come i gel di aloe vera (con effetto lenitivo) e pomate ed integratori che aiutano a ridurre il gonfiore delle emorroidi, migliorare la circolazione sanguigna e favorire la regolarità intestinale.

Nel secondo e terzo grado di emorroidi, invece, il medico potrà prescrivere medicamenti specifici in crema o farmaci per via orale e, se si rivela insufficiente, ricorrere a trattamenti specifici, come:

Questi ultimi sono tutti eseguibili in regime ambulatoriale e mirati ad ottenere il riassorbimento delle emorroidi.

Nel caso di alcune emorroidi di terzo grado e per quelle di quarto grado, soprattutto quando vi sono emorroidi sanguinanti, spesso l’unica strategia efficace è l’intervento chirurgico. Si tratta di una procedura semplice e di breve durata (pochi minuti), realizzata in day hospital, con anestesia locale.

Alcuni rimedi per le emorroidi sanguinanti

Per alleviare i sintomi, a qualsiasi stadio, è opportuno fare attenzione all’alimentazione e all’igiene intima. Quest’ultima deve essere ripetuta dopo ogni evacuazione, utilizzando detergenti delicati con acqua tiepida. L’acqua calda, infatti, ha l’effetto vasodilatatore, peggiorando il problema; l’acqua fredda, invece, sebbene dia sollievo nell’immediato, ha effetti negativi successivamente a causa della vasocostrizione prodotta. 

Tuttavia, nel caso si presenti un sanguinamento eccessivo delle emorroidi, l’acqua fredda o il ghiaccio potrebbero essere utili ad interrompere la perdita di sangue. Corretta igiene intima, però, vuol dire che la frequenza dei lavaggi non deve essere smisurata, poiché si rischierebbe di alterare il film lipidico naturale e protettivo della pelle. L’applicazione di unguenti, poi, aiuta a ridurre il bruciore e il prurito e a lenire il dolore. 

A scopo preventivo e curativo è opportuno anche:

  • ridurre il peso corporeo in caso di sovrappeso e obesità;
  • seguire un’alimentazione sana ed equilibrata;
  • bere molto;
  • evitare un comportamento sedentario ma, al tempo stesso, non eccedere nelle attività fisiche facendo sforzi intensi (tipo sollevare o spostare oggetti molto pesanti).

Cosa mangiare e cosa non mangiare se si soffre di emorroidi 

Dal momento che la stitichezza è un fattore aggravante la sindrome emorroidale, è importantissimo seguire un’alimentazione ricca di fibre e idratarsi a sufficienza (almeno 1,5 litri di acqua al giorno). 

In generale, l’alimentazione per le emorroidi dovrebbe essere aderente alle linee guida per una sana alimentazione, aumentando il consumo di frutta, verdura e cereali integrali, e riducendo il consumo di grassi e di zuccheri semplici. 

Perciò, è consigliabile consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, preferibilmente di stagione e variando quanto più possibile la scelta. Per aumentare l’introito di fibre, è meglio mangiare la frutta con la buccia (lavandola bene!); e per la stessa ragione si possono sostituire i cereali raffinati con quelli integrali e consumare almeno quattro volte a settimana legumi. 

Per ridurre i grassi, presenti anche negli alimenti proteici, è più opportuno aumentare il consumo di pesce (almeno 4 volte a settimana) e preferire le carni bianche magre a quelle rosse e trasformate (che dovrebbero essere consumate non più di una volta a settimana). 

Vanno poi evitati tutti gli alimenti che contengono elevate quantità di grassi “cattivi”, ad esempio gli snack salati, i dolci confezionati, il lardo, lo strutto, le salse industriali. Allo stesso modo è bene evitare gli insaccati e i cibi da fast food.

Attenzione deve essere posta anche al contenuto di sale degli alimenti (per esempio degli alimenti in scatola) e a quello aggiunto durante la preparazione dei pasti (meglio ridurlo notevolmente). Il consumo eccessivo di sale, infatti, aumenta la pressione arteriosa e questo può peggiorare la sindrome emorroidale. Meglio sostituire il sale con le spezie, purché non si tratti di peperoncino, pepe, paprika, curry, poiché in essi sono presenti sostanze irritanti delle mucose.

È poi fortemente sconsigliato consumare bevande energetiche, alcolici e superalcolici.

Le emorroidi infiammate - ma, soprattutto le emorroidi sanguinanti - possono costituire un forte disagio e peggiorare la qualità di vita, ma esistono rimedi efficaci per controllare i sintomi e, con pazienza, curare la malattia. L’importante è superare le resistenze e l’imbarazzo di rivolgersi al medico, e di iniziare e seguire il percorso da lui indicato, ponendo attenzione all’igiene, all’alimentazione e all’attività fisica. 

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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