Un articolo sul blog di una mamma della Georgia, che condivide l’origine della singolare “voglia” sul volto di sua figlia, diventa virale.
Charlie Crenshaw ha soli 6 mesi e una grande voglia vascolare sotto il suo occhio destro, la quale le copre completamente la guancia. Stanca di sentire persone estranee commentare questa voglia, la sua mamma, Katie Crenshaw, ha scritto un post per sfogarsi in rete.
Una bellezza unica…
“Anche se non mi interessa educare le menti dei curiosi, non ho bisogno del vostro parere su come la voglia potrebbe progredire o che effetto potrebbe avere su di lei”, afferma Katie. “È parte della sua bellezza unica”.
La voglia di Charlie, che è di circa 5 x 6 cm di grandezza, è un emangioma capillare. Il tumore benigno si sviluppa a causa di una crescita eccessiva e anormale di piccoli vasi sanguigni. La maggior parte degli emangiomi capillari non richiede un trattamento ed è semplicemente monitorata in previsione di uno sviluppo futuro. Il tumore, talvolta, è chiamato proprio “fragola”.
“La bambina non ha problemi di vista e viene monitorata da un dermatologo pediatrico specializzato in anomalie vascolari e da un oftalmologo pediatrico ogni uno o due mesi”, scrive Katie il 7 marzo, rispondendo a una domanda diventata ormai virale per l’attenzione che ha sollevato.
Da quando aveva sei settimane di vita, Charlie prende un beta-bloccante che è stato approvato per il trattamento di emangiomi, il quale reprime la crescita e dà l’avvio al restringimento e al suo scolorimento. Secondo la madre, la bambina non prova alcun dolore e non sa nemmeno che la voglia sia lì.
Nel suo post originale, Katie, che vive con la sua famiglia nella zona metropolitana di Atlanta, ha chiesto ai sostenitori di non pregare perché la voglia scompaia, ma di farlo perché la figlia “cresca come una ragazza sicura di sé, che ama se stessa, senza dare importanza a cosa assomiglia”.
“Lei non ha un ‘lato buono’ per le foto di famiglia”, ha scritto la madre. “Io non ritocco l’emangioma in foto. Tutto il suo viso è la mia dolce Charlie, e non importa a cosa assomigli”.