Cosa fare o non fare per una educazione modello

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 08 Aprile, 2015

I genitori rappresentano dei modelli per i più piccoli. Dunque, se volete abituare i vostri figli a comportamenti sani, la cosa migliore da fare non è punirli o premiarli per avere fatto una certa cosa, ma agire voi stessi in modo positivo e mettere in pratica modelli di comportamento adeguati.

È infatti molto probabile che i bambini imiteranno i vostri modi di fare. Date loro il buon esempio in ogni cosa che fate per aiutarli a crescere felici e a mantenere il giusto peso corporeo.

Cosa non fare, per una educazione modello

  • Criticare troppo se stessi. La prima cattiva abitudine è mostrarsi ipercritici verso se stessi. In particolare, criticare il proprio aspetto esteriore può far sì che i nostri bambini pensino che il concetto di autostima si basi sul proprio peso corporeo o sul modo in cui ci vestiamo. I bimbi, e in particolar modo le femminucce, possono essere molto influenzate da ciò che le mamme dicono. Le madri che danno messaggi sbagliati alle proprie bimbe possono favorire la comparsa di problemi di autostima o di cattive abitudini alimentari.
  • Usare il cibo come ricompensa. Se mangiamo compulsivamente per sentirci meglio quando siamo tristi o delusi, potremmo inviare un messaggio poco sano ai bambini. In particolare, i più piccoli penseranno al cibo come a un modo per sentirsi bene o meglio quando qualcosa non va per il verso giusto. Dovreste, invece, trovare modi alternativi per tirarvi su il morale, se il lavoro o altri aspetti della vostra vita non vi soddisfano. Ad esempio, fate vedere ai vostri figli come una passeggiata o una chiacchierata tra amici siano dei modi semplici e sani per stare meglio.
  • A tavola con smartphone e tablet. Risulterete poco credibili e autorevoli se dite ai ragazzi di non utilizzare i cellulari mentre si è a tavola con la famiglia se poi siamo i primi a “smanettare” continuamente sullo smartphone mentre pranziamo. Infatti, l’esempio che diamo ai nostri figli è molto più educativo di ciò che diciamo loro. Inoltre, è opportuno che in famiglia si stabiliscano regole condivise e rispettate da tutti, genitori compresi, riguardo l’uso di smartphone, tablet e computer. Ricordiamo che i bambini che trascorrono troppo tempo davanti a un monitor manifestano spesso insonnia, scarso rendimento scolastico e disturbi alimentari.
  • Sottolineare gli aspetti più superficiali e materiali della vita. Soprattutto le bambine, giocano spesso a vestirsi e truccarsi imitando le mamma. Tutto ciò va benissimo, ma senza esagerare. Infatti, secondo gli esperti, dovremmo riempire il tempo trascorso con le nostre figlie di concetti più costruttivi. Ad esempio, insegniamo alle femminucce abitudini sane e incoraggiamole a praticare sport.
  • Un bicchierino per sentirsi meglio. Un’altra cattiva abitudine è bere alcolici per migliorare il tono del vostro umore e sentirvi meglio. Se tornate a casa dopo una brutta giornata di lavoro e dite “ho bisogno di bere”, i bambini probabilmente penseranno che l’alcool sia un buon modo per alleviare lo stress e migliorare la propria autostima. Lo stesso vale se assumete troppo caffè per trovare le energie giuste per la affrontare la quotidianità. Sarebbe invece opportuno trovare un modo più sano per liberarvi dallo stress e ricaricare le pile. Ad esempio, potreste provare a rilassarvi praticando attività fisica, facendo meditazione o trovando un hobby che coinvolga anche i più piccoli.
  • Trasformare tutto in una competizione. Se è vero che l’importante è vincere e non partecipare, è comunque una brutta abitudine trasformare tutto in una sorta di “gara” per i vostri bambini. Ad esempio, è una pessima idea ricordare continuamente a vostro figlio come altri bambini (cuginetti, vicini di casa, amici) siano più atletici di lui. Al contrario, è opportuno approcciarsi sempre in modo positivo rispetto alle potenzialità del piccolo. In particolare, spingetelo a fare del suo meglio, aiutatelo a trovare uno sport o un’altra attività che gli piaccia davvero, facendo in modo che si diverta senza vivere troppo la competizione con se stesso e con gli altri.
  • Troppi litigi. Evitate di litigare spesso in casa. Se voi e il vostro coniuge passate tutto il tempo a “batti-beccare” per qualsiasi motivo, i vostri figli saranno portati a pensare che questi atteggiamenti siano normali. In particolare, lo stress è spesso un fattore scatenante di continui diverbi fra marito e moglie. Chiedetevi dunque se siete in grado di gestire bene lo stress e se la risposta è no, sappiate che troppi battibecchi in famiglia legati a situazioni di stress eccessivo possono produrre effetti nocivi sui bambini, arrivando addirittura ad aumentare il rischio di divenire obesi per i più piccoli.
  • Gossip. Non spettegolate troppo. Criticare in ogni occasione l’aspetto esteriore di tutti o ciò che la gente fa può essere il segno di una scarsa autostima. Insomma, dite stop a quel fastidioso chiacchierare a vanvera circa gli argomenti più futili. Spettegolare e chiacchierare senza una buona ragione è spesso solo una cattiva abitudine. Limitate la lettura di giornali di gossip, la visione di talk-show televisivi che parlano dello showbiz e approfittate della primavera che sta per arrivare per portare i vostri bimbi a fare un giro in bicicletta o a giocare all’aria aperta.

Se vi accorgete di tenere un comportamento che può essere di cattivo esempio in presenza dei bimbi, non ignorate tutto ciò nella speranza che la vostra prole non si accorga di nulla. Al contrario, evidenziate l’atteggiamento sbagliato che avete assunto e chiedete ai bambini di aiutarvi a smettere di comportarvi in un dato modo.

Molto probabilmente, se farete di nuovo quella cosa i bambini saranno pronti a farvelo notare. Vari studi mostrano come i componenti di una famiglia hanno maggiore probabilità di riuscire a perseguire stili di vita sani e abitudini salutistiche se si sostengono a vicenda.

Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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