8 falsi miti sull’eczema

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 17 Marzo, 2016

Indice del contenuto

Si stima che l’eczema colpisca oltre il 10% della popolazione adulta, che però si lascia influenzare da troppe dicerie che circondano il problema, andando così a trattarlo nel modo sbagliato.

L’eczema rappresenta una delle varianti più diffuse di dermatite a carattere infiammatorio, che provoca prurito e rossori locali sulla superficie cutanea. Esistono molte tipologie di eczema:

  • Eczema atopico: tipico delle allergie.
  • Dermatite da contatto: reazione allergica a una sostanza.
  • Dermatite seborroica: tipica del cuoio capelluto, è favorita da corticosteroidi, malattie autoimmuni, scorretta igiene personale, infezioni fungine.
  • Lichen simplex cronico: determinato da continuo sfregamento della pelle.
  • Eczema delle mani: tipico delle allergie.
  • Dermatite da stasi: tipico di pazienti con disturbi della circolazione nelle vene delle gambe.
  • Eczema asteatosico: tipico dell’età avanzata.

Ma volte saperne di più? Qui di seguito troverete 8 punti che ci spiegano cos’è realmente l’eczema, andando a sfatare i principali falsi miti.

8 falsi miti sull’eczema

  1. Non è vero che esiste un solo tipo di eczema. Con questo termine s’intende un tratto di pelle arrossato, pruriginoso e irritato, ma non è detto che si tratti sempre della stessa cosa. Il professore associato in dermatologia, Mona Gohara, dalla Yale School of Medicine ci dà la definizione migliore: “dire eczema è come dire il gelato, dobbiamo calcolare che ne esistono infiniti gusti“. Ad esempio la dermatite atopica, frequente nei bambini fino ai 5 anni, è ereditaria e cronica, mentre negli adulti è più frequente quella da contatto. La cosa che questi due disturbi hanno in comune è soltanto lo strato della pelle interessato.
  2. Non è contagiosa. Le persone tendono a pensare che ogni alterazione cutanea sia contagiosa, ma in realtà non è così, a meno che l’infezione non sia causata da batteri o stafilococco o da virus come l’herpes.
  3. Non è lo stress che causa l’eczema, anche se può aggravarlo. La dottoressa Gohara afferma che lo stress aumenta il livello di cortisolo, un ormone che regola la capacità della pelle di trattenere l’acqua. Andando ad aumentare la secchezza, può verificarsi un aggravamento dell’infiammazione. Riposo e qualità ottimale del sonno possono aiutare a limitare lo stress.
  4. Chi è affetto da eczema non avrà sempre la pelle con un aspetto inguardabile. Se si trattano gli eczemi in modo precoce il loro aspetto può essere molto migliorato. Si deve evitare che la pelle si indurisca troppo, per evitare che i farmaci non riescano a penetrare in profondità.
  5. Non sempre l’eczema si cura coi farmaci. La dottoressa Gohara ci illustra come siamo dei piccoli gesti quotidiani ad aiutare nel trattamento dell’eczema. Fare bagni o docce con acqua tiepida, usando detergenti delicati e tamponando e non strofinando la pelle secca può essere d’aiuto. Lo stesso dicasi per un’idratazione costante, per mezzo di creme, evitando di indossare vestiti che non siano di cotone o simili e che permettano la traspirazione della pelle.
  6. L’eczema non è un disturbo che si ferma alla sola pelle. Un recente studio della Northwestern Medicine, compiuto su 62.000 adulti, ha notato come chi è affetto da questo disturbo sia più propenso a fumare, bere alcool ed evitare l’esercizio fisico. Sono anche più soggetti al rischio obesità, sviluppo di malattie cardiache e diabetiche e a soffrire di insonnia. Il dottor Jonathan Silverberg, l’autore dello studio, pensa che sia tutto dovuto a un fattore psicologico. Spesso, chi soffre di eczema ne è colpito già durante l’infanzia, cosa che ne mina l’autostima e l’identità. Un aiuto psicologico è la cura migliore per evitare di aggravare la situazione.
  7. Non esistono legami tra eczema e glutine. Uno studio su pazienti affetti da celiachia e da dermatite ha dimostrato come l’eliminazione del glutine dalla dieta non abbia portato a nessun miglioramento dello stato della pelle.
  8. Chi è affetto da eczema può andare tranquillamente a nuotare in piscina. Ci sono versioni contrastanti sull’azione del cloro sulla pelle, chi dice che peggiora il disturbo e chi invece sostiene l’esatto l’opposto. Non è però una cosa legata alla presenza dell’eczema, ma va relazionato semplicemente con la sensibilità della nostra pelle.

 

Simona Fenzi | Blogger
Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Simona Fenzi | Blogger
Simona Fenzi | Blogger
in Salute

197 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati