Secondo quanto emerge un sondaggio realizzato da Shape Smart su un campione di 5000 soggetti misti, le donne pensano più al cibo che al sesso: un quarto delle donne campionate pensa al cibo ogni 30 minuti, mentre solo una su dieci pensa al sesso nello stesso intervallo. Per quanto riguarda gli uomini, uno su venti pensa al sesso ogni minuto, il 36% ha fantasie sessuali ogni mezz’ora e il cibo viene dopo.
Un’altra ricerca inglese, condotta su un campione di 1000 soggetti, ha rivelato che in cima alla lista di piaceri ai quali le donne non rinuncerebbero mai c’è il cioccolato, e solo al secondo posto il sesso. Gli uomini, neanche a dirlo, il sesso l’hanno messo al primo posto.
Ma perché questa differenza?
Innanzi tutto, come ormai già pacificamente accertato da psicologi, medici, chimici e sessuologi, il legame tra il cibo e il sesso è più forte e antico di quanto ci si possa immaginare. Entrambi sono istinti necessari alla sopravvivenza e continuazione della specie, attivano le stesse zone cerebrali, gli stessi circuiti neuroendocrini, sono controllati dagli stessi ormoni e stimolano il rilascio della dopamina.
La dopamina, che funziona come meccanismo di “ricompensa”, ci motiva a svolgere tutte le attività necessarie alla sopravvivenza (mangiare, riprodursi, partorire, allattare e perfino fare sport, impegno fisico che corrisponde allo sforzo prolungato della caccia dei nostri antenati) promettendoci il “premio” finale ad avvenuta soddisfazione degli stimoli, cioè il piacere e la sensazione di benessere derivante dal rilascio di questa molecola.
In particolare, poi, il cioccolato pullula di feniletilamina (la stessa sostanza che il cervello produce quando ci si innamora e si fa sesso) la quale, ci spiegano, favorisce ulteriormente il rilascio della dopamina.
Se, quindi, sesso e cibo muovono gli stessi tasti dentro di noi, la prima risposta sulla differenza di “priorità” tra uomini e donne mi viene in mente leggendo altri dati emersi dalla ricerca SmartSharp e riportati dal Daily Mail: il 60% delle donne si vergogna a mangiare davanti al partner, il 50% si vergogna a svestirsi davanti al partner, il 40% è costantemente a dieta, il 13% sceglie cibi ipocalorici invece di quelli che desidererebbe davvero mangiare.
Da tutto ciò parrebbe quindi che le donne, più che gli uomini, non sentendosi a proprio agio con il proprio corpo svilupperebbero una sorta di ossessione per il peso e quindi il cibo, diventato tabù, balzerebbe immediatamente ai vertici delle classifiche di gradimento. Pensando troppo al cibo si finirebbe per mangiare di più, innescando l’effetto “droga” del piacere dopamina, e si acquisterebbe ancora più peso, fatto che scatenerebbe il rifiuto del corpo e quindi impedirebbe un rapporto sereno con il sesso, circostanza che ridurrebbe la frequenza del sesso e quindi l’effetto dopamina da questo derivante, che verrebbe poi per istinto biologico sostituito e ricercato in altro, cioè nella cioccolata, la quale farebbe aumentare i cuscinetti e cosi via, all’infinito. Non si dica che siamo complicate.