Distacco della retina: quali sono i sintomi e quando avviene

Prof. Romualdo Malagola

Ultimo aggiornamento – 06 Giugno, 2022

Distacco del vitreo

In collaborazione con  IAPB Italia onlus . Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità. 


Intervista al prof. Romualdo Malagola, specialista in oculistica, ha esercitato presso il reparto di Oftalmologia B dell'Ospedale Policlinico Umberto I di Roma, responsabile centro per la diagnosi e la chirurgia delle malattie della retina.  


Parliamo di distacco della retina, un disturbo che colpisce gli occhi, soprattutto quelli delle persone over 40. Lo facciamo, con la collaborazione di IAPB, assieme a uno degli esperti in materia, il prof. Romualdo Malagola.

Come avviene il distacco della retina?

La retina, una parte interna dell’occhio, può essere paragonata alla pellicola di una macchina fotografica, atta a catturare le immagini provenienti dall'esterno. 

A stretto contatto della superficie retinica abbiamo il vitreo, una sostanza gelatinosa, trasparente e molto ricca di acqua, che si colloca tra la retina e il cristallino e che permette, grazie alla sua trasparenza, il passaggio dei raggi focalizzati dal cristallino al piano retinico.

Il vitreo dopo i 45-50 anni, per una progressiva perdita del contenuto acquoso, si separa dalla superficie della retina (cosiddetto distacco vitreale) e fa venir meno il supporto meccanico del primo nei confronti della superficie retinica; ciò avviene in oltre l'85% della popolazione. 

Se preesistono o si formano in questa fase dei fori o rotture retiniche, il liquido del vitreo si infiltra sotto la retina causando la formazione del distacco di retina focalizzato o esteso

Il distacco vitreale, che avviene in quasi tutti i soggetti a una certa età, è la condizione predisponente all'insorgenza del distacco di retina, quest'ultimo però avviene come complicanza in una minoranza dei soggetti (1 caso ogni 10.000 persone).

Di solito il distacco vitreale si verifica in estate, col caldo o se il soggetto perde liquidi e non li reintegra, per esempio in seguito ad attività sportiva, sauna o dieta dimagrante con associata assunzione di diuretici.

Il distacco vitreale inizia bruscamente e si completa nel corso di 4-6 mesi ed è uno dei principali fattori predisponenti all'insorgere del distacco di retina.

Quali sono i sintomi che il paziente avverte?

Il distacco vitreale il più delle volte decorre senza nessun disturbo soggettivo, infatti solo una minoranza di persone percepisce nel campo visivo delle anomalie per le quali si rivolge all'oculista. 

I principali disturbi soggettivi sono:

  • Corpi mobili o mosche volanti dovuti al collasso delle fibrille del vitreo (miodesopsie).
  • Lampi o bagliori di luce, dovuti alla stimolazione retinica attuata dal vitreo nella fase di distacco dal piano retinico sottostante (fosfeni).

Nel corso dei 4-6 mesi dell'evoluzione del distacco di vitreo, la percezione dei corpi mobili diminuisce, anche se questi ultimi spesso non scompaiono del tutto a differenza dei lampi che invece progressivamente spariscono. 

Solo in una minoranza dei casi si può avere, come ulteriore disturbo, la comparsa di un opacamento di una parte o di tutto il campo visivo (sintomo dell'insorgenza di un  distacco di retina parziale o totale ). 

In seguito all' estensione del distacco di retina si può avere non solo un opacamento del campo visivo periferico, ma anche una diminuzione accentuata dell'acuità visiva centrale (ovvero il distacco della macula).

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Cosa fare in caso di distacco della retina?

Se in seguito al distacco vitreale si hanno rotture o fori retinici con la presenza di un distacco di retina, purché iniziale e molto limitato intorno all'alterazione, si può attuare in una minoranza dei casi un trattamento laser di "barrage" delle alterazioni e del distacco di retina, per evitarne la propagazione. 

Se, invece, come è il più delle volte, il distacco di retina tende a estendersi oltre la lesione iniziale, bisogna allora attuare un trattamento che ha due obiettivi: 

  1. riattacare la retina distaccata per recuperare la visione
  2. cicatrizzare la retina riattacata intorno alla lesione iniziale (rottura o foro) causa del distacco, al fine di evitare nuovamente il passaggio del liquido sotto la retina e una recidiva del distacco.

Esistono, per il distacco di retina, due tecniche chirurgiche che sono complementari: 

  • la chirurgia sclerale o ab esterno sulla superficie esterna oculare (cerchiaggio, piombaggio criotrattamento);
  • la chirurgia vitreale o ab interno (vitrectomia, tamponamento interno, laser trattamento). 

La scelta della tecnica è effettuata in relazione al quadro clinico del distacco di retina; generalmente, in una casistica normale, circa l'80% si attua in chirurgia sclerale e il restante si risolve con chirurgia vitreale.

Quali sono i tempi di recupero a seconda delle terapie?

Per il trattamento ambulatoriale con laser, meno invasivo  della chirurgia, il tempo di recupero è di 2-3 settimane, in relazione alla cicatrizzazione del trattamento.

Il trattamento chirurgico, in anestesia loco regionale, si può attuare in day hospital, anche se spesso è opportuno il ricovero per la prima notte postoperatoria, al fine di avere un controllo migliore nelle 24 ore successive all'intervento e mantenere il paziente in un ambiente protetto.

I tempi di recupero dopo la chirurgia retinica vanno parametrati in relazione con il tipo di attività da svolgere, sia essa in campo lavorativo che sportivo. Normalmente, la ripresa di un'attività lavorativa si attua in 1-2 mesi, mentre quella sportiva in 3-4.   

Si sconsiglia, in ogni caso, la prosecuzione di attività sportive con elevata probabilità traumatica, tipo karate, pugilato, rugby. Per una completa normalizzazione dello stato oculare e del recupero funzionale massimo dell'occhio si deve calcolare un periodo ci circa 6 mesi, con terapia e controlli periodici ogni 30 giorni. 

Passati 6 mesi si riprende a pieno la propria vita e si attua un controllo ogni 6-8 mesi.

Prof. Romualdo Malagola
Scritto da Prof. Romualdo Malagola

Specialista in oculistica, ha esercitato presso il reparto di Oftalmologia B dell'Ospedale Policlinico Umberto I di Roma, responsabile centro per la diagnosi e la chirurgia delle malattie della retina. .

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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