Per alcune donne, il rapporto sessuale non sempre rappresenta un momento di piacere, ma al contrario può causare una sensazione di dolore acuto che impedisce di vivere la sessualità con il proprio partner.
Parliamo della dispareunia, un disturbo che colpisce circa una donna su 10, come dichiarato da uno studio pubblicato sul Scandinavian Journal of Public Health. Ma le cifre, purtroppo, potrebbero essere ben diverse. Molte donne, infatti, scelgono di non parlare del loro dolore, per ragioni di imbarazzo generale o per una sorta di inibizione nei confronti del compagno. In realtà, le pazienti colpite dovrebbero essere oltre il 15%, con un aumento dei casi dopo la menopausa.
Ma cosa è la dispareunia?
Il disturbo si manifesta con un più o meno forte dolore vaginale o pelvico durante il rapporto sessuale. Secondo il dr. Marcello Sergio, specialista in ginecologia, “la dispareunia può essere provocata da diversi fattori, anche organici. Può infatti comparire in seguito alla presenza di: infezioni e irritazioni dei genitali esterni o della vagina, infiammazioni del collo dell’utero, infiammazioni pelviche, patologie ovariche, uretriti, cistiti, endometriosi, prolasso uterino, parto particolarmente difficoltoso e postumi di un intervento chirurgico locale”. Il dolore può poi localizzarsi in due arie distinte, rendendo la dispareunia superficiale o profonda, quando si avverte fastidio a livello pelvico e non vaginale.
Questo tipo di patologia ha un forte impatto sulla serenità delle donne e della vita di coppia. Molti sono anche i fattori psicologici che entrano in gioco, influendo notevolmente anche sul senso del dolore stesso. È importante, infatti, che lo specialista indaghi sulla vita delle pazienti colpite, valutando l’eventuale presenza di traumi psicologici passati o il feeling con il partner.
Il dolore vaginale in menopausa
Soprattutto con l’arrivo della menopausa, la dispareunia può manifestarsi a causa di un abbassamento dei livelli di estrogeni, importanti per una corretta lubrificazione delle pareti vaginali. La secchezza, infatti, può contribuire al dolore durante la penetrazione. In questi casi, sarà il ginecologo a valutare soluzioni terapeutiche che permettano di vivere al meglio la propria sessualità.
Le terapie
La prima terapia è sicuramente ammettere di avere questo tipo di disturbo, senza alcun problema. In questo modo, lo specialista potrà indagare sulle cause del dolore, valutando l’eventuale esistenza di infiammazioni, o problemi psicosessuali. Dopo aver individuato la causa scatenate, la terapia sarà mirata ed efficace. Spesso, oltre all’assunzione di farmaci, si consiglia alle pazienti un percorso di terapia da uno psicologo-sessuologo che potrà aiutare a ritrovare il giusto equilibrio tra mente e corpo.