Dagli Stati Uniti arrivano notizie positive per la diagnosi del Sarcoma di Kaposi, una forma di tumore piuttosto rara, legata all’azione di un virus che appartiene alla famiglia degli herpes virus.
Lo studio
I ricercatori della Cornell University di New York hanno sviluppato il KS-Detect, un dispositivo che per funzionare necessita solo di uno smartphone e dell’energia solare e che sembra in grado di rilevare la presenza della patologia, molto comune nell'Africa sub-sahriana, dove viene rilevata difficilmente a causa della mancanza di cure mediche di base e della scarsa diffusione di test di laboratorio.
Come si diagnostica il Sarcoma di Kaposi?
Il Sarcoma di Kaposi viene in genere diagnosticato grazie all’utilizzo della Pcr, tecnica di laboratorio capace di rilevare la presenza delle sequenze di DNA del virus responsabile della malattia. Durante il funzionamento della Pcr, la temperatura viene alzata e abbassata più volte, sfruttando l'alimentazione elettrica.
I ricercatori della Cornell University, però, hanno pensato di sostituire l’energia elettrica con l’energia solare. Infatti, il KS-detect focalizza i raggi solari su un disco i cui bordi si trovano a una temperatura inferiore rispetto alla parte centrale del disco stesso. Quest’ultimo è provvisto di un piccolo canale in cui confluisce il campione da analizzare. Il contenuto del campione si sposta nelle varie parti del disco che si trovano a temperatura diversa, proprio come avviene nella classica Pcr.
Uno smartphone, mediante un’app, controlla le reazioni chimiche che avvengono nel chip grazie a un sensore ottico che valuta la fluorescenza di un colorante, che varia quando il genoma del virus è presente nel campione.
Il test dura solo 30 minuti e la batteria dello smartphone completamente carica permette all’intero sistema di funzionare fino a 70 ore. Il dispositivo a energia solare utilizza 100 volte meno energia rispetto al metodo classico e dovrebbe costare meno di 500 dollari.
Il dispositivo è stato testato all'inizio di quest'anno in Uganda e in Kenya e potrebbe divenire un metodo per diagnosticare il Sarcoma di Kaposi per moltissime persone nonostante la carenza di strutture mediche.
Probabilmente, la prossima sfida sarà trovare un modo per curare adeguatamente coloro che risulteranno positivi al test.