Uno studio pubblicato su Nature Ecology and Evolution spiega come i livelli di zuccheri presente nel sangue dei pipistrelli siano i più alti mai registrati in natura – capaci di mandare in come qualsiasi mammifero.
Questo dato ha spinto gli scienziati dello Stowers Institute for Medical Research ad indagare per capire come migliorare le cure per l’uomo.
Ecco un approfondimento.
Lo studio
Come detto, un recente nuovo studio ha confermato che i pipistrelli, nel sangue, presentano livelli di zucchero talmente elevati da essere considerati i più alti mai registrati in natura (una condizione che risulterebbe letale in altri mammiferi).
Questo animale, dunque, sembra aver sviluppato meccanismi in grado di permettergli di sopravvivere e prosperare nonostante il livello elevato di zucchero.
L’uomo, invece, deve regolarne le concentrazioni per rimanere in salute e alimentare le proprie cellule: averne troppo o troppo poco può causare gravi complicazioni e un livello elevato nel sangue è segno distintivo di diabete.
Per approfondire lo studio, sono stati misurati i livelli di zuccheri nel sangue di quasi 200 pipistrelli di 29 specie diverse – dopo una singola somministrazione di uno dei tre tipi di zuccheri associati a diete di insetti, frutta o nettare.
È stato osservato come lo zucchero viene assimilato e utilizzato nel corpo in base a diverse diete; il processo che mantiene i livelli di zucchero nel sangue all’interno del giusto intervallo è chiamato omeostasi del glucosio, che è tipicamente regolata dall'ormone insulina.
Diverse specie di pipistrelli dal naso a foglia rivelano uno spettro di adattamenti all'omeostasi del glucosio che vanno da cambiamenti nell'anatomia intestinale ad alterazioni genetiche per le proteine che trasportano lo zucchero dal sangue alle cellule.
Pipistrelli e glucosio: come lo gestiscono?
I pipistrelli della frutta hanno migliorato il modo di segnalare l'insulina per abbassare la glicemia, mentre quelli del nettare possono tollerare alti livelli di glicemia simili a quelli osservati nelle persone con diabete non regolato – si tratta di un meccanismo diverso che non sembra dipendere dall'insulina.
La metodologia precisa con cui i pipistrelli gestiscono il glucosio è ancora oggetto di studio, ma i ricercatori hanno trovato potenziali indizi per strategie metaboliche alternative per la regolazione del glucosio.
È stato osservato che i pipistrelli con diete ricche di zucchero hanno porzioni di intestino più lunghe e cellule intestinali con aree di superficie maggiori per assorbire i nutrienti dal cibo, rispetto ai pipistrelli con altre diete.
Inoltre, i pipistrelli del nettare hanno un'espressione continua di un gene responsabile del trasporto dello zucchero.
Le due co-autrici, Camacho e Andrea Bernal-Rivera commentano “speriamo di poter estendere questa comprensione ad altri mammiferi, compresi gli esseri umani". Nadav Ahituv, docente di bioingegneria e genetica dell'Università della California, invece, aggiunge che “questo studio stabilisce risorse estremamente importanti per il settore e fornisce set di dati che alimenteranno la ricerca futura e potrebbero far progredire lo sviluppo di nuove terapie per una varietà di malattie metaboliche negli esseri umani”.